(Edris Fetisleam con Nicola Pietrangeli e Manolo Santana)
di Alessandro Nizegorodcew (dal Canottieri Roma)
Edris Fetisleam e Arianna Capogrosso hanno vinto gli Internazionali BNL d’Italia Under 12. Il piccolo romeno ha superato il più potente e talentuoso Alexei Popyrin 6-3 6-3, mentre l’azzurra si è imposta in due semplici set (6-0 6-2) sulla campana Rosanna Maffei.
Fetisleam ha iniziato un po’ contratto, mentre l’australiana Popyrin è entrato in campo deciso a “spaccare” la palla. Numerosissimi i vincenti, soprattutto con il diritto, del giovane di origine russa, che anche grazie ad alcune splendide smorzate di rovescio si è portato avanti 3-1 40-15 sul proprio servizio. Ma Edris, punto dopo punto, ha cominciato a “leggere” il gioco dell’avversario, recuperando l’impossibile grazie a due piedi velocissimi e accelerando appena possibile con il rovescio, miglior colpo senza alcun dubbio del romeno. Popyrin, per portare a casa qualche 15, è stato spesso costretto ad alcuni “numeri” eccezionali, che hanno messo in luce le doti tecniche di livello assoluto dell’australiano, che ha lottato sino alla fine, mostrando il pugnetto nei momenti importanti del match. Il secondo set, come il primo, è stato equilibrato sino al 3-3, con Popyrin che ha tirato fuori dei numeri che avrebbero scomodato il “circoletto rosso” di tommasiana memoria. Ma Fetisleam è giocatore di intelligenza tattica superiore e alla fine è riuscito a spuntarla.
“La partita è stata difficile perché Popyrin gioca molto bene.” – ci ha raccontato il piccolo Edris – “Io sono stato bravo a recuperare il primo set nel quale ero sotto 1-3. Mi alleno a Costanza, in Romania, circa 2 al giorno, mentre nel weekend facciamo molta preparazione atletica. A Roma sono stato benissimo, l’organizzazione è stato ottima e anche gli arbitri mi sono piaciuti. Mi sono divertito molto questa settimana. Il Mio giocatore preferito? Nadal ovviamente…”
“Edris si allena nell’impianto di Costanza” – ci spiega il coach – “che è gestito interamente dallo stato, visto che vi è anche l’università dello sport (immaginiamo si tratti del loro “Iusm”; ndr). Edris ha delle doti fisiche innate. I suoi piedi sono velocissimi e ha anche grandissima intelligenza. Queste non sono cose che si imparano… Edris per ora ha giocato 4 tornei quest’anno, 3 in Romania e 1 qui a Roma, e ha sempre vinto. Il mio obiettivo, per il 2011, è quello di fargli giocare 7-8 tornei Eta in Europa, di cui un paio in Romania, oltre ovviamente ai campionati nazionali del nostro paese.”
Alexei Popyrin, dal canto suo, ha finito il match in lacrime; ma un talento così, dotato di grandi accelerazioni, buon servizio e grande tocco, se ben gestito, potrebbe sicuramente far parlare di sè nei prossimi anni. Accompagnato al torneo dalla mamma, che ha sempre sostenuto il ragazzo nei momenti difficili, è stato seguito a Roma anche dal fratellino di un anno più piccolo, che ha perso nelle qualificazioni. Da segnalare che sia Popyrin che Fetisleam, non essendoci a livello Tennis Europe i punti e quindi le classifiche, sono partiti dalle qualificazioni.
(Arianna Capogrosso premiata da Nicola Pietrangeli e Manolo Santana)
Nel femminile bellissima vittoria di Arianna Capogrosso, che ha letteralmente dominato la campana Rosanna Maffei, campionessa del Lemon Bowl under 12 (Arianna aveva invece giocato l’under 14; ndr). Due i giochi concessi dalla figlia (e allieva) del maestro nazionale Andrea Capogrosso, che ha messo in mostra un diritto potentissimo e dotato di grande anticipo. Il rovescio anche è certamente un bel colpo, mentre probabilmente c’è da lavorare maggiormente su servizio e variazioni. Ma, se crescerà in altezza (probabile guardando entrambi i genitori), potrà divenire devastante con quel diritto eccezionale. La Maffei, più piccola fisicamente, non ha saputo sopperire alla maggiore potenza della sua avversaria, mettendo comunque in mostra grande acume tattico e capacità di leggere il punto. “Ho giocato bene” – ci racconta la timida Arianna “Nel secondo ho avuto qualche difficoltà all’inizio, quando lei è riuscita a rimanere attaccata fino al 3-2, ma poi ho ricominciato a spingere con il diritto. Il mio giocatore preferito è Federer! La partita più difficile? Sicuramente la semifinale…”
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