Thomas Fabbiano ha appena vinto il doppio nel torneo junior del Roland Garros..e mettere il proprio marchio, il proprio nome, in un albo d’oro di cotanto nome deve essere, senza ombra di dubbio, motivo di grande orgoglio: “Sono tornato domenica sera da Parigi, è stata un’esperienza bellissima. Vincere un titolo dello slam è una cosa che rimarrà per sempre negli annali”
L’avventura nel torneo di singolare si è interrotta invece presto, contro il nuovo enfant prodige transalpino, Eysseric, non dopo aver lottato molto in un primo set a dir la verità non bellissimo: “Abbiamo giocato male tutti e due”. Thomas, che sta giocando molto (e questo è motivo di polemica in Italia tra gli addetti ai lavori) a livello junior ci ha fatto, ai microfoni di C’è Musica in Campo, il punto della situazione degli atleti maggior talento che notato: “Eysseric ha già una palla che è molto più pesante di quella degli altri, anche se per me il più forte da fondo è Trevisan. Matteo ha una palla veramente pesante. Poi c’è Jones, che ha battuto proprio Matteo a Parigi, che serve molto bene. Altri due da tenere d’occhio, che secondo me hanno qualcosa più di altri, sono il romeno Luncanu e il portoghese Elias.” Il passaggio al tennis professionistico è sicuramente difficile e Thomas Fabbiano, come Matteo Trevisan, si stanno avvicinando al tennis che conta a piccoli passi; questo non è visto di buon occhio da alcuni tra addetti ai lavori ed appassionati, che ritengono un errore a 18 anni aver giocato pochi tornei future e challenger. Questa intervista è anche un modo per discuterne insieme a voi, leggendo attentamente anche le parole sarcastiche sull’argomento di Thomas: “Adesso giocherò Roehampton e Wimbledon Junior, poi per la felicità di tutti mi dedicherò a futures e challenger. Si, lo dico con un po’ di ironia perchè nel mondo nel tennis a volte c’è troppa fretta e nessuno è mai contento; ci sono troppi pessimisti. Le critiche ovviamente fanno bene però a volte sono esagerate.”
Per giocare tornei pro ovviamente ci saranno alcune da mettere a posto sotto il profilo tecnico-tattico: “La differenza maggiore tra livello junior e livello professionistico è la continuità mentale che mette in campo un pro rispetto ad un giovane, che regala molto di più all’interno di un singolo match. Poi ovviamente c’è anche una pesantezza di palla diversa. Un professionista poi, una volta trovato il tuo punto debole insiste su quello, cosa che non avviene smpre a livello junior. Io personalmente devo migliorare tutti i colpo, ma in particolar modo servizio e risposta, fondamentali che sono sempre più importante nel tennis di oggi e che, se eseguiti bene, portano molti punti.”
C’è da dire comunque che i pochi incontri giocati da Thomas Fabbiano a livello pro non sono andati male, quantomeno come equilibrio in campo: a Marzo Thomas ha battuto 62 al terzo Arnaboldi, perdendo poi in maniera però combattiva con Gensse 76 62. Anche a Barletta con Navarro Pastor la sfida è stata combattuta (46 46 il risultato finale) e negli scambi con Serra al foro italico la palla di Fabbiano viaggiava piuttosto bene.
Ma la domanda che voglio farvi ora è: giusto dedicarsi ai tornei junior o meglio entrare subito da giovanissimi nei tornei pro? La domanda meriterebbe almeno altri 3 articoli ed è per questo che lascio la parola ai lettori…
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