di Sergio Pastena
Due tornei, due strategie diverse. C’è chi si lascia tentare dall’erba londinese e i motivi sono tanti: giocando ad Eastbourne prepari Wimbledon “in loco”, fai più punti vincendo e prendi più soldi. Il field, però, è duro e rischi di non essere testa di serie anche se sei Top 20, per cui se la priorità è di giocarne tante, di partite, finisce che ripieghi su ‘s-Hertogenbosch, dove pure comunque non è che ci siano scartine. Ma vediamoli, i due tornei della settimana “pre-Wimbledon” del circuito Wta.
Ne mancano poche
Ad Eastbourne, come detto, “parterre des reines”, con ben cinque Top Ten in fila nel tabellone: Radwanska, Kvitova, Jankovic, Azarenka (al ritorno!) e Kerber. Subito dopo le nostre stelle, che dalle prime dieci sono appena fuori: Flavia Pennetta e Sara Errani. A completare il tutto l’ex numero uno Caroline Wozniacki.
L’urna non è stata severa con le italiane teste di serie: qualificate per Pennetta ed Errani. Diverso il discorso per Vinci e Giorgi, che teste di serie non lo sono e incocciano subito in due nomi d’eccezione come Daniela Hantuchova e Vika Azarenka. Le qualificazioni vedono Francesca Schiavone al turno decisivo contro Ajla Tomljanovic, dopo aver battuto Doi e Beygelzimer.
Simona alla (ri)carica
In Olanda di Top Ten ce ne sono soltanto due, ma una risponde al nome mica da ridere di Simona Halep, campionessa in carica, accompagnata da Dominika Cibulkova. Tra Bouchard, Suarez Navarro e Petkovic (avanti subito in scioltezza contro la Wickmayer), comunque il livello generale è alto.
Nessuna italiana in gioco, ma sicuramente in giro ci sono nomi degni di interesse, tra i quali spiccano sicuramente Puig, Svitolina, Kanepi e, udite udite, Michaella Krajicek, 25 anni di cui la metà spesi nel circuito, impegnata in una rentrèe in singolari dopo essersi creata un ranking solido nel doppio.
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