di Sergio Pastena
La finale di quest’anno di Newport era la sintesi perfetta di quello che è il torneo americano: da un lato il bombardiere John Isner, dall’altro la mano fatata di Olivier Rochus. Scorrendo l’albo d’oro troviamo tanti giocatori dal servizio devastante (Philippoussis, Rusedski e, in tempi meno recenti, Shelton) ma anche braccia pregevoli (un nome per tutti, Fabrice Santoro). Alla fine ha prevalso Isner al tie-break del secondo set, dopo aver fallito un match point sul proprio servizio: la differenza l’ha fatta, com’era prevedibile sull’erba, proprio la battuta: il lungagnone americano ha tirato 22 aces, ha messo dentro il 66% di prime e di queste ne ha vinte il 90%. Troppo per riuscire a batterlo. Da segnalare la performance di Michael Yani, giocatore da Challenger di 30 anni che fino a pochi giorni fa vantava uno 0-7 nei tornei Atp: è arrivato fino alle semifinali, battendo nei quarti Kudla (anche lui eccellente).
Veniamo ai tornei di questa settimana. A Stoccarda troviamo un buon tabellone, con Monfils e Melzer favoriti d’obbligo. Non ci sono solo loro, però: Youzhny e Simon possono tranquillamente aspirare alla vittoria, mentre Florian Mayer proverà a sfruttare il fattore-campo e il suo gran talento. Tra le teste di serie troviamo anche Andreas Seppi, che troverà subito Granollers e poi, eventualmente, il vincente tra Paire e un qualificato. Non sarà Andrea Arnaboldi, che ha lottato a lungo con Romain Jouan ma ha finito per perdere al tie-break del terzo.
In campo gli uomini anche a Bastad dove, manco a dirlo, il numero uno del seeding è Robin Soderling, che però dovrà far attenzione a rivali molto pericolosi come Ferrer, Berdych e Almagro. Tra le teste di serie troviamo anche il nostro Potito Starace (per lui il tedesco Reister) mentre Volandri è stato sfortunato nel sorteggio, visto che sarà opposto a Tommy Robredo. Oggi sapremo se in tabellone ci sarà posto anche per Gianluca Naso, impegnato nel turno decisivo delle qualificazioni contro lo spagnolo Guillermo Olaso. Una curiosità, della serie “eterni ritorni”: in tabellone c’è Andreas Vinciguerra, un altro svedese tormentato dagli infortuni come Joachim Johansson e come lui più volte ritirato salvo poi tornare in campo. Che dire, auguri.
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