di Michele Galoppini (@MikGaloppini)
Siamo giunti al terzo e quindi all’ultimo sondaggio di questa settimana, in cui vi chiediamo dopo le valutazioni sui migliori dritti ed i flop della stagione anche un ulteriore parere, per la breve rubrica chiamata SpazioTennis Polls. Oggi, sabato (con possibilità di votare per 24 ore dal mezzogiorno odierno), proseguiamo con la valutazione dei due fondamentali di base da fondo campo e dopo avervi chiesto del dritto passiamo al rovescio, con un poll al maschile ed un poll al femminile.
Vi ricordo che le modalità di voto sono le seguenti:
– Sondaggio sull’articolo
– Sondaggio su Twitter, metodo facile e veloce, sulla nostra pagina ufficiale, che fin da ora vi suggeriamo di seguire, dove ogni giorno pubblichiamo tutte le notizie del nostro sito e tutte le curiosità tennistiche del momento. Seguiteci, se ancora non l’avete fatto, anche sulla nostra pagina Facebook ufficiale.
Non saranno conteggiati voti espressi in altro modo. I risultati saranno ufficializzati domenica, col resoconto settimanale sui primi tre sondaggi.
ROVESCIO UOMINI
Il numero 1 al mondo, protagonista di una stagione forse tra le migliori di sempre e solo priva di un Calendar Grand Slam sfiorato, è spesso oggetto di tante critiche, per un tennis non eccessivamente spettacolare ma fatto molto di attese e logorio mentale dell’avversario. Ma poco si può additargli se l’oggetto di discussione è il rovescio del serbo. Un colpo anticipato e capace di generare molta potenza ben direzionata sia sull’incrociato stretto, imprimendo alla palla forti rotazioni, sia in aperture repentine in lungolinea. Solido come la roccia (e come tutto il gioco di Djokovic), è ottimamente giocato anche nella versione slice ad una mano, a completezza di un colpo sublime ed estremamente efficace. Certamente tra i migliori nel panorama attuale, può essere considerato anche uno dei migliori di sempre.
Se il suddetto Calendar Grand Slam è stato mancato di un soffio da Novak Djokovic è tutta colpa di questo ragazzo svizzero e del suo rovescio, ad una mano, di assoluta qualità. Proprio in quel match del Roland Garros fu il rovescio dello svizzero a fare la differenza, ed a punire (fin quasi troppo spesso vien da dire) Djokovic con una bordata lungolinea mentre il serbo si intestardiva sulla diagonale preferita da Wawrinka. E non solo questo rovescio è estremamente potente (se necessario anche dotato di molto spin) e letale ma anche stilisticamente bellissimo da ammirare, dalla preparazione alla chiusura. Non sorprende il fatto che lo svizzero ci faccia così estremo affidamento e che nella sfida casalinga dei rovesci di stampo svizzero vinca per distacco sull’amico Federer.
Un giocatore che se avesse a disposizione un dritto di qualità quanto di qualità è il suo rovescio sarebbe quantomeno il quinto dei Fab4 è Richard Gasquet, che al contrario si “limita” a stare a cavallo della top10, con due ATP250 vinti nel 2015. Il suo rovescio, anche in questo caso ad una mano, è un colpo molto efficiente ed esplosivo, che risulta molto solido ed affidabile sia nelle sue soluzioni più potenti che nelle soluzioni più lavorate e dotate di estremo spin. Ed è proprio l’estrema varietà tecnico-tattica del suo colpo a fare la differenza: può far rimbalzare la pallina estremamente alta o scagliare una staffilata piatta e potente, può creare ogni angolo necessario e con esso essere ottimo nei passanti; col rovescio è inoltre perfettamente a suo agio coi colpi in slice, con i lob e con le palle corte. Un full-optional di primissima categoria.
Una stagione ai limiti del rocambolesco quella di Benoit Paire, costretto a ripartire da zero a causa di un infortunio. Soprattutto a ripartire da un Futures, vinto dopo gli Australian Open, prima di vincere anche Challenger e niente di meno che un ATP 250 a Bastad. Una della chiavi di questa prorompente risalita è certamente il rovescio a due mani di Benoit, mancino di mano ma destrorso di gioco. Probabilmente anche questo aiuta e non poco il colpo del francese, molto più solido e stabile grazie alla sua mano sinistra “abituata”. Ed oltre a solido e stabile, che gli permette di potercisi affidare con costanza e tranquillità, va aggiunta una potenza bruta impressa alla palla al momento di chiudere. Forse stilisticamente non è eccelso, ma l’efficacia della sua sberla di rovescio è estremamente vicina al non poter essere migliorata, o quantomeno è da “chapeau!”
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ROVESCIO DONNE
In una stagione che l’ha riportata vicina alle top20, dopo addirittura le voci di ritiro di inizio anno, Jelena Jankovic deve ringraziare il colpo che da sempre è emblema indiscusso del suo gioco (ed i tre titoli tutti in terra cinese, Nanchang, Hong Kong e Guangzhou). Giocato con estrema naturalezza e capace di generare elevate velocità, il suo rovescio è estremamente solido nella costruzione del punto e devastante, soprattutto in avanzamento ed in lungolinea, nella chiusura dello scambio. Se il dritto fosse altrettanto buono, la serba sarebbe di nuovo là, dove è stata ormai un’era tennistica orsono, al numero 1.
Uno dei rarissimi rovesci ad una mano del circuito WTA è anche uno dei rovesci in assoluto più efficaci e più belli da vedere. Il colpo di Carla Suarez Navarro, che quest’anno grazie all’estremo miglioramento del suo dritto e della sua solidità mentale (almeno per la maggior parte della stagione) è salita fino alla top10, è dotato del classico spin da terraiola, ma può far molto male su ogni superficie. Da ferma, lungolinea, incrociato stretto o passante in corsa: in ogni caso è una gioia per gli occhi. E la peculiarità di essere ad una mano non può non obbligare a farci, piacevolmente, caso.
Uno dei motivi per cui la nostra portacolori tanto ci mancherà sul campo da tennis è certamente il suo colpo a due mani. Anche in una stagione di livello molto altalenante e parca di soddisfazioni (ah già, ha poi solo vinto gli Us Open!), il suo rovescio l’ha raramente abbandonata. La risposta di rovescio in lungolinea e il colpo in lungolinea in generale sono tra i colpi più killer tra le top del ranking, ma anche nello scambio è sempre riuscita, quando necessario, a produrre la devastante potenza e l’estrema precisione necessarie a chiudere gli scambi a suo favore. Dal centro del campo, negli angoli più remoti del rettangolo di gioco, incrociato, ad uscire, in lungolinea o passante, ogni giocatrice sa che non bisogna stuzzicare il rovescio della brindisina.
Se escludiamo il gioco a rete, che la rumena tenta di evitare come la peste, è difficile trovare dei punti deboli nel gioco della numero 2 del mondo. Ma se Simona Halep può contare su un buon servizio ed un più che buon dritto, non ha dubbi nel scegliere come sua arma migliore il suo solidissimo e presissimo rovescio a due mani. Generalmente non estremamente potente, ha però la capacità di trovare sempre il giusto e preciso angolo per mettere in difficoltà il più possibile le sue avversarie e, abbinato alle naturali doti difensive ed ai piedi veloci, permette di tramutare più volte una complicata difesa in un inaspettato attacco (ma questo vale anche per il dritto, non per nulla stiam parlando di un’immensa campionessa).
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Assenti (in)giustificati: Sharapova, Bacsinszky, Schmiedlova (la concorrenza era spietata: per la slovacca ci sarà certo spazio per il suo sublime colpo il prossimo anno, mentre per le altre due la scelta di inserire un rovescio ad una mano come quello della Suarez ha fatto scattare la “condanna”), Thiem e Murray (anche qui, la concorrenza era di assoluto livello ed anche a pari merito un premio speciale è stato assegnato a Paire per la stagione complicatissima eppur vincente).
Prossimo poll: Miglior Risposta, martedì 15 dicembre
Poll di Twitter: Uomini e Donne
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