di Sergio Pastena
Repubblica Ceca-Olanda 2-1
Stavolta il doppio di ferro ha rischiato: Berdych e Stepanek, infatti, han dovuto sudare di brutto contro il duo olandese, formato da un Haase in palla e dallo specialista Rojer, valore aggiunto degli orange da un paio d’anni. Gli olandesi nel primo set, perso 7-5, hanno avuto ben 10 palle break senza convertirle, han dominato il secondo e poi costretto a due tie-break i cechi, che sono stati più freddi nei momenti decisivi. E il piano olandese salta per aria, anche se per un soffio.
Berdych/Stepanek d. Haase/Rojer 7-5 1-6 7-6(2) 7-6 (4)
Giappone-Canada 2-1
Pospisil non c’era nel doppio canadese. Nishikori, invece, per la seconda volta nella sua vita ha fatto gli straordinari. E allora ai canadesi non è bastata l’esperienza di Nestor e neppure il talento di Dancevic ha fatto la differenza. La coppia formata dal bombardiere Kei e da Uchiyama, primo giapponese nel ranking di doppio ma appena al numero 215 del mondo, ha piazzato una sorpresa che, in buona sostanza, chiude il match e manda imprevedibilmente i nipponici ai quarti.
Nishikori/Uchiyama d. Dancevic/Nestor 6-3 7-6(3) 4-6 6-4
Germania-Spagna 3-0
No way. Per la Spagna formato ridotto non era proprio aria. Se non basta persino schierare in doppio Verdasco e Marrero, campioni nell’ultimo Master di Londra, allora tanto vale alzare le mani e arrendersi. A mettere ko la roja sono stati Tommy Haas e Philipp Kohlschreiber, uno che in doppio gioca di rado e l’altro che ha ottenuto alcuni titolo ma non può dirsi uno specialista. Il tasso tecnico notevole e il tifo di casa, tuttavia, hanno trascinato i tedeschi alla vittoria e alla qualificazione.
Haas/Kohlschreiber d. Marrero/Verdasco 7-6(5) 6-7(9) 7-6(7) 6-3
Francia-Australia 3-0
Dura un paio di set la paura, peraltro molto relativa visto l’andazzo dei singolari, del doppio transalpino formato da Gasquet e Tsonga. Giusto il tempo di perdere il primo set contro Guccione e Hewitt, capaci di giocare meglio anche per buona parte del secondo ma poi calati vistosamente dopo aver perso il tie-break. Nel quarto set gli aussies hanno provato a ritrovarsi ma il colpo di reni decisivo è stato piazzato dai padroni di casa: un sigillo che consentirà ai loro big di riposare domani.
Gasquet/Tsonga d. Guccione/Hewitt 5-7 7-6(4) 6-2 7-5
Usa-Gran Bretagna 1-2
Tutto secondo le previsioni, almeno per stavolta. I Bryans Bros battono senza troppi problemi Fleming e Inglot, che fanno il possibile portando a casa un set in occasione dell’unica palla break concessa dai fortissimi avversari. La partita si risolve in meno di un paio d’ore nonostante i quattro set con i padroni di casa che non danno mai l’impressione di perdere il controllo della partita. Domani apre Querrey-Murray: per lo scozzese l’occasione di firmare un’impresa da ricordare.
M.Bryan/B.Bryan d. Fleming/Inglot 6-2 6-3 3-6 6-1
Kazakistan-Belgio 2-1
La differenza? Sta nell’efficacia. Il doppio belga formato da Bemelmans e Olivier Rochus ha la meglio su quello kazako, che vedeva in campo Kukushkin e il “vecchio” Korolev: per i padroni di casa due soli break a fronte di ben 18 opportunità, mentre gli ospiti strappano la battuta ben cinque volte e, alla fine, la spuntano in quattro set. Poco cambia nell’economia della sfida, che vede ancora gli ex russi nettamente favoriti, ma se non altro il Belgio potrà dire di aver venduto caro il proprio scalpo.
Bemelmans/O.Rochus d. Kukushkin/Korolev 6-2 6-7(4) 6-3 7-6(4)
Serbia-Svizzera 0-3
Ultima giornata di relax per Federer e Wawrinka: contrariamente ai pronostici, infatti, il duo svizzero formato da Chiudinelli e Lammer ha portato a casa il punto decisivo battendo in quattro set il giovane Krajinovic e l’espertissimo Zimonjic. Una sfida equilibrata, che ha visto gli ospiti dare il meglio nei tie-break del primo e del terzo set, inframmezzati dall’unico set vinto dai serbi. A quel punto i serbi, fin lì perfetti al servizio, si son fatti breakkare due volte e il match è scappato via.
Chiudinelli/Lammer d. Krajinovic/Zimonjic 7-6(3) 3-6 7-6(2) 6-2
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