Ha collaborato Luca Brancher
La vendetta è servita. Va al Tennis Club Genova 1893 lo scudetto femminile 2014. La squadra ligure ha sconfitto in finale per 3-2 proprio il Tc Prato (alla quinta finale di fila) da cui aveva perso dodici mesi fa a Rovereto. Nel doppio di spareggio Alice Balducci e Karin Knapp hanno firmato il successo 63 62 su Maria Elena Camerin e Corinna Dentoni, riportando a Genova un titolo che mancava dal 1998.
Dentoni aveva aperto la giornata con la quarta sconfitta in quattro singolari nelle ultime due finali di serie A. Il punto del 2-1 per il TC Genova l’ha portato Alberta Brianti, numero 1 della squadra ligure l’anno scorso, sconfitta come Corinna Dentoni, sempre seconda alfiere di Prato, dodici mesi fa. Per cui c’era voglia di rivincita, in maniera particolare per la tennista di Pietrasanta, che vedeva l’impegno conclusivo del campionato di Serie A sempre più stregato, date le sfortunate prestazioni dell’ultimo quadriennio nell’atto finale. Le ultime vittorie, negli ITF Santa Margherita di Pula e Casablanca, le infondevano il giusto coraggio, ma passare dalla consolante terra battuta mediterranea al veloce play-it genovese non è esattamente semplicissimo, soprattutto se dall’altra parte della rete si trova una giocatrice come la 34enne di Fontanellato.
Dopo un inizio un po’ stentato per le due in battuta, appariva leggermente più centrata e mobile sulle gambe la toscana, che, avanti 2-1 e sul 15-30 in risposta, vedeva una palla della sua avversaria cadere vicina alla riga, ma non oltre per sfruttare quindi le due conseguenti palle break per salire sul 3-1, infilando così tre giochi consecutivi. Dopo la chiusura particolare dell’incontro Camerin-Knapp, un episodio non da dimenticare, visto che da quel preciso istante il match subiva una sostanziale mutazione. Superato lo spavento, la tennista del TC Genova 1893 si vedeva regalare un break, complici tre doppi falli da sinistra della Dentoni, che nel gioco successivo non sfruttava due altre per impattare nuovamente la contesa sul 3-3, a causa di eccessivi problemi in risposta, in particolare col dritto. E da quell’istante al 6-2 finale non passava concettualmente molto.
E’ stata brava poi la tennista del TC Prato, ad inizio seconda frazione, sempre incoraggiata dalla capitana Carla Mel – che l’aveva guidata anche nel suo ultimo successo in terra marocchina – a non subire un nuovo break, al termine del gioco più lungo dell’intero incontro, che le restituiva il giusto coraggio per giocare punto a punto contro la portacolori del tennis club genovese, che tornava, dal canto suo, a concedere qualcosa al servizio: dopo la palla break annullata – ma anche in questo caso c’era la complicità della Dentoni – sul 2-3, sul 3-4 Corinna riusciva a breakkare la sua avversaria, garantendosi così la possibilità di ricucire lo strappo subito dopo la sconfitta nella prima frazione.
Purtroppo per lei, e per i sostenitori di Prato, quando era giunto il momento per azzannare l’avversaria, Corinna ha concesso un paio di punti, e così nuova fiducia, ad Alberta, che risaliva in cattedra e riagguantava il pareggio sul 5-5, e, nella volata verso il 7-5 che sanciva come il secondo punto fosse da attribuire al TC Genova 1893, non secondaria importanza ha avuto il nastro colpito da Alberta Brianti sul 15-30 dell’undicesimo gioco, che metteva in ginocchio la Dentoni. E’ proprio in quel momento, più che nel punto successivo, al termine del quale la giocatrice lucchese avrebbe lanciato per frustrazione la racchetta per terra dopo il nuovo break subito, o nel decimo del game successivo, vale a dire il match point, il primo, capitalizzato dalla tennista parmense, che la fine di questo incontro è stata scritta.
Genova ha fallito la possibilità di chiudere il discorso con Karin Knapp ed Alice Balducci che hanno ceduto per 57 64 10-8 contro Maria Elena Camerin e Corinna Dentoni. Le padrone di casa hanno recuperato un break di svantaggio nel secondo set e mancato più volte un minibreak di vantaggio nel super tie-break decisivo. Sono anche arrivate a due punti dallo scudetto, sull’8-8 ma hanno finito per cedere.
Alla fine, sul 2-2, nel doppio di spareggio, Alice e Karin hanno offerto una prestazione super con un solo un piccolo momento di black-out, sul 3-0 “pesante” nel secondo set, ma hanno facilmente arginato il timido tentativo di rimonta di Camerin/Dentoni da 0-3 a 2-3.
Felice della vittoria Karin Knapp. “E’ sempre bello vincere uno scudetto, le gare a squadre mi piacciono da morire. Voglio ringraziare il pubblico: è stata davvero una grandissima soddisfazione”. Due partite diversissime il doppio regolare e quello di spareggio, quasi che a giocarle non fossero state le medesime giocatrici. “Dopo la sconfitta abbiamo rosicato per dieci minuti buoni” – ha ammesso Karin – “poi ci siamo concentrate e caricate cercando di non pensare troppo a quello che era successo. E così Alice ed io siamo riuscite a giocare proprio un gran doppio”.