di Sergio Pastena
Flashback. Mese di febbraio, Camila Giorgi elimina Nadia Petrova nel WTA di Memphis.
All’epoca la Giorgi non era ancora nota al grande pubblico, o almeno non la si conosceva bene: se per noi italiani, consapevoli che in giornata Camila può far sudare chiunque, il risultato non fu così sorprendente, all’estero fu tutto un fiorire di sfottò verso la povera Petrova, da più parti invitata a ritirarsi in quanto ormai ex giocatrice. Nadia perderà un’altra volta da Camila, a Wimbledon, spianando la strada verso gli ottavi alla Giorgi.
Ecco, l’ex giocatrice in questi giorni si è presa la sua rivincita, portando a casa il “Masterino” di Sofia e la dodicesima posizione in classifica alla fine dell’anno. Non ne ha persa una, Nadia, pur essendo stata costretta per ben tre volte a rimontare un set di svantaggio: contro Kirilenko e Pironkova nel girone eliminatorio e in semifinale contro la nostra Robertina Vinci, altra splendida protagonista del torneo bulgaro con le sue vittorie su Hantuchova e Hsieh nel girone eliminatorio.
In finale la russa partiva comunque sfavorita contro quella Caroline Wozniacki che mai, a gennaio, avremmo pensato di vedere impegnata in questo Master. Risultato finale: 6-2 6-1 per la Petrova e Caro a casa, a rimuginare su un’annata disastrosa che solo in extremis, e per un pelo, l’ha vista chiudere la stagione nelle Top 10.
In quanto a Robertina Vinci, presto detto: chiude l’anno come numero 16 ma è saldamente agganciata al trenino composto da Kirilenko e Cibulkova, intorno ai 2500 punti in classifica. Un’altra perla in un’annata straordinaria che ha visto sugli scudi la tarantina e Sara Errani. Applausi, please.
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