di Guido Pietrosanti
Nell’ultima settimana prima delle qualificazioni del Roland Garros si sono disputati ben 4 tornei challenger su terra battuta, di cui 3 in Europa e piu’ precisamente a Biella, a Zagabria e a Bordeaux. Si è giocato su terra verde anche a Sarasota negli Stati Uniti mentre l’unico torneo challenger della settimana sul duro si è disputato in Corea a Busan.
A Biella, nonostante la presenza di 9 italiani in tabellone, compresi Bolelli, Starace e Lorenzi reduci dalla buona prova di Davis contro l’Olanda, solamente due, Bolelli e Lorenzi, hanno raggiunto i quarti di finale. Oltre all’inaspettata sconfitta di Starace al secondo turno, da segnalare la prima vittoria a livello challenger per Enrico Fioravante, giocatore campano del 1990, già autore di buoni risultati a livello future lo scorso anno. Fioravante, che ha fin qui avuto una carriera condizionata da numerosi infortuni, ha avuto la fortuna di incontrare al primo turno Federico Gaio, classe 92 e numero 913 del ranking atp. I due giovani italiani si sono affrontati in un match con vari capovolgimenti di fronte e una sospensione per pioggia, prima di concludersi con il punteggio di 60 67 63 in favore di Fioravante. Opportunità persa da Gaio per incamerare punti e migliorare una classifica che è praticamente ferma dall’inizio dell’anno. Per Fioravante invece la possibilità di rientrare nei primi 1000 del ranking e riuscire a giocare direttamente nei main draw dei tornei future.
Il torneo è stato vinto dal tedesco Bjorn Phau, numero 135 del ranking atp che ha sconfitto in finale il nostro Simone Bolelli il quale, dopo aver vinto contro Lorenzi nei quarti e Gabashvili in semifinale, si è arreso in finale, un po’ a sorpresa per 64 62. Risultato comunque positivo in questo torneo per Bolelli che dal torneo di Barcellona nel mese di aprile sembra aver finalmente alzato il suo livello di gioco e sembra adesso in grado di poter tornare a breve almeno nei primi 100 giocatori del mondo.
A Bordeaux torna alla vittoria Richard Gasquet, precipitato al numero 82 del ranking, che ha sconfitto in finale il connazionale Michael Llodra (54 atp) per 46 61 64. Gasquet, già autore di un buon risultato la settimana scorsa al torneo di Belgrado dove è stato sconfitto nei quarti di finale da Isner solamente al terzo set, arriva al Roland Garros in crescendo di forma e, con il sostegno del pubblico parigino che sarà sicuramente tutto dalla sua parte, potrebbe essere uno dei giocatori da seguire con attenzione nello slam francese.
A Zagabria vittoria dell’esperto kazako Yuri Schukin (221 atp) alla prima affermazione del 2010, che ha sconfitto in finale lo spagnolo Santiago Ventura (136 atp) per 63 75. Buona semifinale raggiunta dall’argentino Federico Del Bonis (148 atp) che dopo i buoni risultati nei recenti challenger in Italia, si conferma come uno dei giovani piu’ interessanti del circuito, sconfiggendo tra gli altri anche il recente vincitore del challenger di San Remo Gaston Gaudio. Conferme negative invece per altri due giovani speranze presenti a Zagabria, Bernard Tomic e Ryan Harrison. L’australiano Tomic, che in 6 tornei sulla terra rossa europea è riuscito a vincere solamente due partite, contro il tedesco Fischer (688 atp) e contro il nostro Roberto Marcora (904 atp), non sembra aver ancora capito come giocare sul rosso pur avendo un tipo di gioco che potrebbe bene adattarsi alla terra rossa ed è stato eliminato al primo turno. L’americano Harrison, classe 92 come Tomic, al suo primo torneo dell’anno sulla terra europea è stato invece sconfitto già nelle qualificazioni.
Seconda vittoria consecutiva per Kei Nishikori (345 atp) che a Sarasota ha vinto il suo secondo challenger dell’anno dopo quello della settimana scorsa a Savannah, sconfiggendo in finale l’argentino Dabul (132 atp) per 26 63 64. Nishikori sembra ormai pronto a giocare di nuovo tornei di livello maggiore e migliorare quel best ranking numero 56 raggiunto nel febbraio del 2009 quando aveva compiuto da poco 18 anni.
Vittoria di un asiatico anche nel challenger di Busan in Korea dove ha vinto il giocatore di casa Yong-Kyu Lim (760 atp), classe 91 sconfiggendo in finale per 61 64 il cinese di Taipei, Yen-Hsun Lu numero 91 del ranking atp. Per il giovane Lim, che ha finora giocato pochissimi tornei al di fuori della sua Korea, è forse arrivato il momento di giocare tornei piu’ importanti per provare a fare il salto di qualità nel tennis che conta.
Se i giovani giocatori asiatici si mettono in mostra nei tornei challenger, in Italia sono ancora i giocatori maturi a riservarci le soddisfazioni maggiori, almeno a livello future. Infatti, nel torneo di Pozzuoli, Italy F8, sono stati Alessio Di Mauro (classe 77) e Simone Vagnozzi (classe 83) a giocarsi la finale, dando continuità ai buoni risultati già ottenuti la settimana scorsa a Belgrado e al Cairo. In finale Di Mauro ha vinto con il punteggio di 75 64, vincendo il secondo future dell’anno e rientrando con questo risultato nei top 200 atp.
Nel future USA F12 è stato Stefano Ianni (476 atp) a raggiungere una buona semifinale a conclusione di una buona tournee americana che gli ha fruttato una finale una semifinale e un secondo turno nei 3 future disputati in Florida.
Buon risultato anche per Andrea Falgheri nel future Bulgaria F2, vinto dallo spagnolo Javier Marti, altro 92 interessante, già arrivato al numero 612 atp. In Bulgaria Falgheri si è spinto fino alle semifinali per la seconda volta in questa stagione, dopo la semifinale raggiunta nel future Panama F1 nel mese di febbraio. L’azzurro, classe 85, sta provando già da qualche anno a girare il mondo in cerca di punti e vittorie per migliorare il suo ranking con molta umiltà e forza di volontà e per questo va considerato un buon esempio per tutti i giovani italiani che vorrebbero diventare dei professionisti. Uno dei pochi giovani italiani che non ha paura di viaggiare per diventare un buon professionista è Stefano Travaglia, classe 91, che al terzo tentativo in Argentina, dopo aver perso nelle qualificazioni nel torneo Argentina F4 e aver perso al primo turno del future Argentina F5, è riuscito nel future Argentina F6 a qualificarsi e a raggiungere i quarti di finale.
In Sud America ci sarebbe da segnalare anche la semifinale di Daniel Lopez nel future Brazil F6 ma Daniel sembra ormai giocare (e vivere?) esclusivamente in Sud America e chissà che prima o poi non smetta di giocare per i colori italiani.
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