di Sergio Pastena
Un esordio e un ritorno.
L’esordio è quello di John Isner che, ad un passi dai 28 anni, conquista il primo titolo sulla terra battuta nel torneo di Houston, dove era arrivato in finale nel 2012. Long John, che per vincere il titolo ha dovuto prima soffrire con Jack Sock e poi fare fuori in sequenza Monaco e Almagro, non aveva mai vinto sul rosso e ciò era dovuto non solo alla minore efficacia del servizio su quella superficie ma anche a fattori strategici: l’americano, infatti, predilige i tornei di casa dove c’è poco spazio per la terra, mentre per ovvi motivi gli eventi sul mattone tritato che l’han visto presente in questi anni come il Roland Garros e gli Atp 1000 erano molto difficili da portare a casa per lui.
Ad ogni modo, come detto, Isner ce l’ha fatta al termine di un torneo che ha riservato qualche sorpresa: ad esempio in semifinale c’è arrivato Rhyne Williams, complice un tabellone abbastanza agevole che l’ha visto comunque eliminare Karlovic. Bene Lorenzi, ancora una volta ai quarti di finale dopo aver eliminato nel derby tra italiani Flavio Cipolla. Male Hewitt, out subito contro Alund, e Tommy Haas che ha ceduto a Ricardas Berankis.
Il ritorno, invece, è quello di Tommy Robredo, che torna a vincere un torneo dopo il successo di Santiago nel 2011: in particolare lo spagnolo, a parte il torneo cileno appena citato, dal 2009 non aveva raggiunto nemmeno una finale. Ora ce l’ha fatta e ne ha approfittato subito, a Casablanca, mettendo in fila Paire e Wawrinka prima di regolare in tre set il sudafricano Kevin Anderson.
Un successo mica da ridere, che gli consente di guadagnare decine di posizioni in classifica e di potersi dire finalmente “resuscitato” dopo un periodo molto problematico a causa di varie vicissitudini fisiche che ne avevano messo in dubbio l’effettivo recupero a 30 anni suonati. Ma si sa, come dimostra Ferrer gli spagnoli della classe 1982 sono davvero di ferro…
L’ora del Principato
Questa settimana sarà ancora terra e gli occhi di tutti saranno puntati su Rafael Nadal, in cerca del nono successo a Monte Carlo.
Sarebbe un record allucinante, ma stavolta il maiorchino dovrà fare i conti sia con Djokovic che con Murray, mentre non saranno della partita Roger Federer e David Ferrer. Qualche spazio anche per gli italiani, con Seppi testa di serie numero 15 che, purtroppo, è stato messo contro Fabio Fognini da un’urna dispettosa. Per il resto niente tricolore ma qualche primo turno interessante tra cui quello tra Gulbis e John Isner, in volo dall’altro capo del mondo e omaggiato di una wild card, così come il francese Monfils e il rappresentante di casa Benjamin Balleret.
Qualche incontro s’è già giocato, tra cui lo scontro tra i talenti di Dimitrov e Malisse, con il bulgaro che ha prevalso con un comodo 6-3 6-2. Nei prossimi giorni si entrerà nel vivo: Rafa suonerà la nona?
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