di Daniele Sforza (Foto Stefano Berlincioni)
Lorenzo Sonego è uno dei tanti giovani interessanti del panorama italiano. Classe ’95, ha disputato una splendida stagione, cogliendo due successi a livello Future (a Santa Margherita, dove ha raggiunto altrettante finali), il best ranking (n. 410) e qualche vittoria anche a livello Challenger, confrontandosi con giocatori sicuramente più esperti di lui. Dopo aver raccontato la sua storia lo scorso anno, lo abbiamo incontrato per parlare di questo 2015, finito in crescendo.
Partiamo da Ortisei, dopo una bella vittoria al primo turno (contro Eremin), ti sei arreso sul filo di lana contro Rajeev Ram dopo aver mancato alcuni match point nel tie break del secondo set. Che esperienza è stata? Cosa ti è mancato per la vittoria?
Ho pensato subito di potermela giocare con il mio avversario anche se questo era stato top 100 e ora comunque viaggia intorno a quelle posizioni. Me la sono giocata fin dall’inizio, ho fatto un ottimo match ma poi alla fine è mancato qualcosa. Pensavo di aver vinto perché avevo segnato l’ace e invece la pallina era uscita di pochissimo, quando io stavo già esultando… poi è stato bravo lui nei punti successivi. Credo di aver giocato una partita quasi perfetta, ma purtroppo è arrivata la sconfitta. Penso di aver peccato di inesperienza e anzi forse è stata questa la chiave che ha permesso a lui di prevalere.
Hai 20 anni e sei vicino ai top 400, ma nonostante questo non hai giocato juniores. Come mai?
Diciamo che non giocavo perché non mi sentivo pronto per un livello di questo tipo.
Hai giocato ad inizio anno un paio di tornei su cemento per poi spostarti su terra fino ad arrivare a questi ultimi tornei indoor. Cosa preferisci?
Penso di giocar meglio su cemento però, avendo fatto tornei sempre su terra, devo ancora abituarmi a questi campi. Indoor mi sono trovato davvero bene, ho avuto fin da subito ottime sensazioni.
Da aprile hai poi cominciato a giocare su terra, giocando prima Challenger e poi Futures. Hai passato un turno a Torino prima di impegnare il top 100 belga Coppejans, cedendo solo al terzo set. È stato un match importante questo? Hai rimpianti?
Sì, anche qui mi è mancata esperienza per portare a casa la partita. Penso di essere lontano da questi giocatori non tanto a livello di gioco quanto a livello mentale perché ovviamente ho meno match “nelle gambe”.
Hai poi giocato altri match a livello Challenger, come ti sei trovato a questi livelli? Quanta differenza c’è rispetto a un Future?
Devo dire che mi sono trovato bene, ho dovuto alzare il mio livello di gioco ma sono soddisfatto. La velocità di palla è sicuramente diversa, affronti anche altri giocatori che magari giocano a livello Atp. È completamente un altro livello.
A livello Future non puoi lamentarti per la stagione disputata, con i due successi a Pula e le altrettante finali. Sei felice per la stagione?
Sì, sono soddisfatto soprattutto del finale di stagione, perché magari a metà stagione potevo fare qualcosina in più. Ad inizio stagione avevo un obiettivo più basso, sono stupito e altrettanto contento per questo 2015.
Lo scorso anno dovevi ultimare la scuola, sei riuscito a diplomarti?
Sì, mi sono diplomato.
Dove ti alleni? Su cosa state lavorando? E cosa pensi tu stesso ti manchi per fare un ulteriore passo in avanti?
Mi alleno al Green Park a Torino, o comunque nelle vicinanze, con Gipo Arbino. Con lui ho lavorato tanto su risposta e rovescio. Penso ci sia ancora da lavorare tanto dal punto di vista fisico, questo è un grosso gap da colmare per il momento.
Chiudi l’anno quasi in top 400, quali possono essere gli obiettivi per la prossima stagione?
Ora non ho un obiettivo, proverò a dare il massimo ma non ho idea di dove posso arrivare. Molto dipenderà dall’inizio della stagione, in quel momento capirò l’andazzo.
Non hai avuto l’occasione di giocare al Foro Italico, questo potrebbe essere un tuo sogno?
Sì, giocare le prequali o addirittura le qualificazioni sarebbe un’emozione grandiosa. Un mio sogno è però quello di giocare a Wimbledon, torneo con una tradizione fantastica.
Cosa ami fare nel tempo libero?
Mi piace stare con gli amici, con la mia ragazza e con la mia famiglia. Quando non si è in giro per i tornei è importante svagarsi e rilassarsi in questo modo.
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