di Alessandro Nizegorodcew
E’ notizia di poche ore fa. L’Atp ha deciso di sperimentare nuove regole per aumentare la velocità del gioco e ridurre la lunga durata dei match. La prima sarà una vera e propria sperimentazione che avrà luogo solamente nei tornei Challenger nei primi tre mesi del 2013. Alcuni non ci crederanno ma il Board Atp ha deciso di togliere il “let”. Sostanzialmente, come accaduto anni fa nella pallavolo, quando si colpisce il nastro il punto proseguirà normalmente.
La seconda invece riguarderà la violazione dei limiti di tempo e non sarà affatto in prova, ma immediatamente “ufficiale”: confermati i 25 secondi tra un punto e l’altro ma da gennaio in poi un giocatore verrà sanzionato la prima volta con un warning e le volte successive con un: “fault” per chi è al servizio e un penalty point per chi è in risposta.
Partiamo dalla seconda norma. Il principio è giustissimo, ma forse prima di cambiare le regole bisognerebbe applicarle. La regola dei 25 secondi esiste ma spesso viene disattesa dai giudici. Bene l’introduzione del penalty point/fault, ma è l’applicazione della regola che conta…
E veniamo ora al punto numero 1: l’eliminazione del “Let”. In queste ore non si sono fatte attendere le reazioni dei giocatori di quella che potremmo definire seconda fascia, oltre ovviamente ai pareri degli addetti ai lavori. Salvo qualche rarissimo caso la reazione è stata negativa. Nei college americani, mi dicono (non ne avevo idea), si gioca già così da alcuni anni…
Il giovane Matteo Donati è stato categorico nel rifiutare l’idea, aggiungendo che “se un giocatore alterna Atp a tornei challenger poi non ci capisce più nulla…”
Il tecnico nazionale Dario Bellino ha parlato invece di numeri e statistiche: “Bisognerebbe fare un conto su quanti “let” vengono colpiti in un singolo match e capirne l’incidenza. Personalmente non avrei sentito il bisogno di un cambiamento del genere. Sulla seconda norma invece si può discutere, anche se prima di tutto bisognerebbe far rispettare la regola dei 25 secondi…”
Perplesso anche il coach Leonardo Caperchi: “La prima impressione è che abbia poco senso, anche se come ogni questione va approfondita. La regola dipende sempre dall’obiettivo che vuoi raggiungere e non credo che in questo caso di ridurrebbe il tempo di un incontro. Non credo ne valga la pena, anche se poi magari potrebbe diventare un aspetto spettacolare del gioco.”
Claudio Pistolesi, Coach che fa parte del Council Atp (che ha dovuto approvare o meno la proposta della Competition Committee), ha invece dichiarato: “Il council ha proposto di fare una prova nei challenger e infatti sarà così. Io ho dato parere contrario ma non lo sento come un eventuale cambiamento importante. Certo, c’è da dire che se giocassi ancora oggi fermerei la palla con la mano io stesso … Dopo 35 anni di tennis…”
Leggendo distrattamente tra gli “status” di facebook in merito all’argomento, abbiamo trovato altri commenti, in particolare sul “Let”. Contrario il lituano Laurynas Grigelis, che ha sottolineato anche come la fluidità dei match sia stata rallentata… rallentando le superfici rapide come il cemento e che non sarebbe di certo questa nuova regola ad accelerare gli incontri.
Interessante infine il pensiero di Roberto Marcora, uno dei pochissimi tennisti a favore dell’introduzione della prima regola: “Secondo me non è una cattiva idea. Voglio dire, sarebbe così drammatico? no. Anzi…aggiungerebbe un po’ di pepe. Di certo questa regola non sposta gli equilibri di un match. E la storia dell’accorciare i match non è però veritiera…si guadagnano al massimo un paio di minuti. Invece così si vuole dare un piccolo aiutino a chi risponde e considerando i battitori che ci sono oggi….ben venga…”
Qual è la vostra idea in merito a queste due nuove soluzioni?
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