“Spostamento del disco intervertebrale“: è questa la diagnosi che Matteo Donati ha ricevuto in seguito agli accertamenti effettuati dal dottor Michele D’Agruma, responsabile della struttura complessa di neurochirurgia dell’ospedale “Santa Croce e Carle” di Cuneo. Constatata la natura del problema, occorrerà stare a riposo assoluto per due settimane, dedicandosi solo a nuoto e attività di rinforzo muscolare in scarico, ipotizzando un ritorno all’agonismo a partire dal 7 marzo, in Messico.
“Speravo meglio, ma temevo peggio“, commenta Matteo Donati, “perché sentivo di non essere ancora a posto. Come ci ha spiegato il luminare, ora è fondamentale cercare di curare bene l’infiammazione: seguirò le indicazioni terapeutiche che mi sono state date e rientrerò solo al 100 per cento della condizione. Il problema alla schiena non è grave e nemmeno invasivo, quindi potrei provare a giocare anche quando sono ancora in fase di recupero, ma non voglio rischiare che il fastidio diventi cronico: tirarselo dietro tutto l’anno non avrebbe senso”.
“Nella sfortuna dell’infortunio, mi era consolato pensando che perlomeno sarei potuto andare allo stadio a vedere Milan-Alessandria di Coppa Italia (Matteo è tifoso milanista, ma da alessandrino è anche simpatizzante per i Grigi e nello scontro diretto farà il tifo per la squadra della sua città), invece, il giorno della partita, il primo marzo molto probabilmente sarò già in aereo. Mi perdo pure questa occasione!”, ha commentato Matteo con quel pizzico di ironia che conferma come l’umore sia comunque alto. Umore alto che servirà eccome nelle prossime settimane, quando si farà via via più forte la voglia di rientrare nel circuito, per proseguire una stagione fondamentale nel percorso di crescita tennistica di “Donats”.