Con gli US Open Junior alle porte, sono terminati i tornei di avvicinamento a quello che è di fatto l’ultimo torneo Major della stagione, con molti dei principali candidati alla conquista del trofeo newyorkese che si sono ritrovati nell’importante rassegna americana dei “Canadian Open Junior Championships”, torneo Grade 1 di scena a Repentigny, cittadina nella parte meridionale del Quebec a poco più di 600km dalla sede del prossimo impegno Slam Junior che prenderà il via proprio nelle prossime ore.
I due tabelloni hanno presentato numerosi talentini in cerca di punti e di continuità, anche se non è una novità che le sorprese possano spesso rubare spazio al pronostico della vigilia.
Nel maschile sono due i Top10 ai blocchi di partenza, con il cileno Marcelo Tomas Barrios Vera ed il coreano Yunseong Chung ad occupare rispettivamente il N.1 ed il N.2 del seeding, con dietro di loro molti giovani estremamente interessanti quali il norvegese Casper Ruud, il forte greco Stefanos Tsitsipas, l’argentino Franco Capalbo, l’ungherese Mate Valkusz ed il canadese Felix Auger-Aliassime.
Nonostante il valore assoluto dei favoritissimi, sono solamente in pochi a superare lo scoglio del secondo turno, con la sorpresa assoluta che è rappresentata dal qualificato statunitense Gianni Ross, 16enne originario di Chicago che si è fatto largo fino alla semifinale battendo proprio il N.1 Barrios Vera, il teutonico Nicola Kuhn e l’irlandese Bjorn Thomson, prima di raggiungere il sopracitato astro nascente del tennis mondiale Auger-Aliassime, protagonista di ottime vittorie tra cui quella importantissima ai quarti di finale sull’ellenico Tsitsipas.
Con Chung, N.2, e Capalbo, N.6, entrambi eliminati all’esordio, rispettivamente dal britannico Ryan James Storrie per 6-3 7-6(2) e dall’egiziano Youssef Hossam con un doppio 6-4, a portarsi avanti nel tabellone canadese sono stati i due classe ’98 Ruud e Valkusz, entrambi estremamente solidi per tutto il torneo, che sono andati ad occupare le ultime due caselle disponibili per la seconda semifinale.
Se per Auger-Aliassime sono bastati pochi games per prendere il largo ed avere la meglio su Ross, l’ungherese Valkusz ha dovuto arginare non senza qualche difficoltà il N.3 del seeding, portandosi comunque a casa l’incontro con lo score di 6-3 7-6(5) dopo un finale di secondo set che poteva far girare la partita in favore del suo avversario.
Nonostante la maggiore freschezza, Auger-Aliassime ha dovuto arrendersi a Valkusz nell’incontro finale del torneo, dopo una prima fuga dell’ungherese grazie al 6-2 del primo parziale, il pareggio che poteva rimettere tutto in discussione con il 6-4 del secondo set ed il punteggio speculare del terzo decisivo set che incorona il tennista di Budapest dopo l’ennesima settimana di grande tennis.
Nel tabellone femminile la disputa per la vittoria finale è un affare tutto canadese, con le due contendenti che rappresentano due grandi speranze per i colori del loro paese: Bianca Vanessa Andreescu si attesta al N.22 della classifica mondiale degli Under 18, classe 2000 di origini rumene allenata da Natalie Tauziat, mentre Charlotte Robillard-Millette è di appena un anno più grande ed ha già raggiunto il N.6 nel ranking mondiale dedicato, è mancina ed è allenata da Ralph Platz, sotto la guida del quale ha ottenuto il successo all’importante rassegna dell’Orange Bowl Under 16 nel 2013, trofeo ottenuto 12 mesi più tardi proprio dalla Andreescu.
Nel corso del torneo, la Andreescu ha ottenuto certamente delle vittorie più nette, come il 6-1 6-3 rifilato sia all’australiana Kimberly Birrell agli ottavi di finale che alla francese N.14 del seeding Tessah Andrianjafitrimo in semifinale, senza dimenticare tuttavia la vera e propria battaglia che l’ha vista eliminare la britannica N.1 Katie Swan con il punteggio di 6-7(5) 7-5 6-2 ai quarti.
La Robillard-Millette ha dovuto faticare più del previsto sia contro la statunitense in stato di grazia Sofia Sewingche contro l’olandese Phillis Vanenburg, e dovendo anche recuperare in un match estremamente complicato come quello dei quarti di finale contro la giapponese N.12 Chihiro Muramatsu. L’incontro più combattuto, tuttavia, è stato sicuramente quello che le ha poi dato accesso alla finale, ovvero la sfida che l’ha opposta alla tennista indiana classe ’98 Karman Kaur Thandi, capace di vincere il primo parziale per 7 giochi a 5 prima di subire la rimonta della sua avversaria fino al 5-7 6-3 7-6(5), con il risultato stesso che può ben trasmettere l’effettivo equilibrio della contesa.
La fatica accumulata ha sicuramente giocato un ruolo fondamentale al momento della finale, con la meno quotata Andreescu che ha lasciato alla Robillard-Millette appena 3 games, facendo l’ennesimo enorme passo in avanti in classifica ed arrivando agli US Open da probabile mina vagante in grado di impensierire qualsiasi giocatrice.
E’ sicuramente da segnalare, spostando l’attenzione al Grade 2 “ITF International 2015” di Pancevo, in Serbia, la settimana di grande tennis dell’azzurro classe ’99 Samuele Ramazzotti: lo jesino, che partiva come N.5 del seeding, ha davvero impressionato conquistando l’accesso alla finale dopo una serie di vittorie di grande livello, e se ad attenderlo in finale c’era l’insidioso macedone Bojan Jankulovski, il fattore determinante è stato senza dubbio l’infortunio che lo ha costretto al ritiro sul punteggio di 7-6(4) 4-6 0-3.
Sfuma la vittoria, dunque, ma i segnali estremamente positivi dati dal suo gioco, oltretutto ben supportati dai risultati, fanno ottimamente sperare per un roseo futuro fin già dai prossimi tornei.