Con il circuito ITF Under 18 che si addentra nel freddo mese di Novembre, i tornei più importanti della settimana rimbalzano tra Corea del sud, con l’edizione 2015 del Grade 2 “Lee Duk Hee Cup Incheon International Junior Tennis Championships”, e Kazakhstan, in occasione del “Shymkent Open G3”.
Nell’importante G2 di scena a Incheon non potevano mancare i sempre più competitivi atleti di casa, a dimostrazione di un movimento come quello coreano in netta crescita: si presentano, dunque, ai blocchi di partenza Seong Chan Hong e Yunseong Chung, rispettivamente classe ’97 e ’98 oltre che teste di serie numero 1 e 2, oltre al 17enne Yeong-Chan Oh che si presenta come t.d.s. numero 5. Ad insidiarli, di certo non da meno, si sono trovati il numero 3 del draw Alex De Minaur, talentuoso 16enne australiano, ed il suo coetaneo nipponico Toru Horie, due ottimi prospetti di cui abbiamo parlato a più riprese che hanno confermato la loro presenza al vertice della classifica Under 18 maschile.
Una assolutamente inaspettata eliminazione, subita nella circostanza dal numero 2 Yunseong Chung al secondo turno dal croato Karlo Boljat con lo score di 1-6 7-6(3) 6-4, spalanca le porte della semifinale ad un fin lì quasi perfetto Toru Horie, capace di lasciare allo stesso Boljat appena 2 giochi nel primo set e di dominare il resto del match. Cammino pressoché impeccabile anche quello del numero 5 Oh, con un notevole 36-11 nel bilancio dei game vinti/persi e protagonista dell’eliminazione nei quarti della quarta forza del torneo, il cinese Yibing Wu, per 6-4 6-1.
Nella parte alta del tabellone si distingue ancora una volta Alex De Minaur, vincendo tutti i 6 set disputati: 6-3 6-0 al cinese Yi Zhou Liu all’esordio, doppio bagel al thailandese Vorachon Rakpuangchon e 6-3 6-3 al giapponese numero 7 del seeding Shohei Chikami. Altrettanto positivo il percorso del grande favorito Hong, che sbriga velocemente le prime due pratiche del torneo – doppio 6-2 all’australiano Kody Pearson e 6-1 6-3 all’indiano Vasisht Cheruku – fino ad arrivare al primo vero scoglio del suo torneo, ovvero l’incontro con il promettente 17enne croato Borna Gojo, che lo impegna fino ad un tiratissimo tie-break del primo set in favore di Hong, svantaggio dal quale Gojo non riesce comunque a riprendersi uscendo sconfitto per 7-6(3) 6-2.
Se per De Minaur non c’è storia nel big match della prima semifinale, con Hong che si conferma la bestia nera dell’australiano (dopo la vittoria per 7-5 5-7 8-6 agli scorsi Australian Open Junior Championships) battendolo per 6-3 6-2, ad uscire a testa alta dal torneo è Horie, che nella seconda semifinale va vicinissimo al successo contro Oh prima di subire un grave contraccolpo psicologico nel terzo decisivo set: il risultato di 4-6 7-6(5) 6-1 darà ragione al coreano ma regalerà molti applausi al recente vincitore del G2 di Tokyo.
Nella finale tutta “in casa” tra Hong e Oh, sarà il primo ad avere la meglio con un 6-1 6-3 che non lascia spazio all’immaginazione, confermando il grande momento del numero 3 del mondo Under 18 e lanciandolo nel miglior modo possibile verso il passaggio al circuito maggiore, magari seguendo le vittoriose orme di Hyeon Chung.
Oh e Hong si sono poi affrontati anche al primo turno del tabellone di doppio, e se il risultato di 11-9 nel super tie-break ha dato il successo alla coppia Hong-Im, i due sono poi riusciti ad imporsi a fine settimana con una vittoria che permette a Hong di mettere a segno un personalissimo en-plein.
Nel tabellone femminile, visto lo scarso apporto dalle giocatrici di casa, si rinnova l’eterna disputa tra atlete cinesi e giapponesi, con il solo denominatore comune rappresentato dalla classe ’98 numero 1 del seeding Wushuang Zheng: la cinese, numero 23 nella classifica mondiale Junior, trova qualche difficoltà al momento di uscire dai blocchi di partenza, ma dopo la vittoria sofferta con la giapponese numero 5 Mayuka Aikawa per 3-6 6-2 6-3, l’approdo in finale è minacciato dalla forte 16enne Mai Hontama, giapponese numero 3 del tabellone, che tuttavia non riesce più a pungere dopo essere anche andata sopra di un set, uscendo sconfitta e proiettando la cinese verso una finale con tutti i favori del pronostico.
Nella pozione inferiore del tabellone si lotta molto più del previsto, con la numero 2 Muramatsu che non va oltre i quarti di finale – sugli scudi la cinese Shuyue Ma vincitrice per 6-4 6-7(4) 7-5 – ma viene prontamente vendicata dalla connazionale classe ’99 Haruna Arakawa, che dopo aver superato un quarto di finale “thrilling” contro la indonesiana Rifanty Kahfiani per 3-6 6-0 7-6(4), lascia appena 3 games alla Ma guadagnando un posto in finale dove avrà luogo l’ennesimo derby Cina-Giappone del torneo: basteranno pochi game per definire l’esito della sfida, con il solido gioco della Zheng che avrà indiscutibilmente la meglio sulla sua avversaria, assicurandosi il successo finale grazie ad un doppio 6-2.
A Shymkent fin dalle prime battute ad impressionare sono due classe 2000, il kazako Dostanbek Tashbulatov ed il russo Alexey Zakharov: il primo, che esordisce alla grande avendo la meglio sull’uzbeko testa di serie numero 7 Amal Sultanbekov per 7-5 6-4, riesce ad issarsi fino alla semifinale senza grandi problemi, mettendo in fila Sergey Fomin e Vladyslav Lobak rispettivamente negli ottavi e nei quarti di finale, mentre a Zakharov spetta l’oneroso compito di estromettere dal torneo per 7-6(8) 6-2 il numero 2 del tabellone Cagatay Sami Soke prima, e con un doppio 7-5 il numero 3 del seeding Sharobiddin Abzalov poi, giungendo in finale dopo uno splendido torneo.
A prendersi in toto la scena, tuttavia, è il N.1 del tabellone e grande favorito della vigilia Khumoun Sultanov, classe ’98 che non vede intaccato il suo personale record di 21 successi a fronte di una sola sconfitta nell’anno solare battendo con un doppio 6-1 Tashbulatov in semifinale prima di salire sul gradino più alto del podio grazie al 6-4 6-1 su un comunque bravissimo Zakharov.
Nel femminile regnano sovrane le teste di serie, con le prime 4 atlete della entry list che si ritrovano in semifinale: ad un passo dall’atto finale del torneo arriva la rising star 14enne russa Sofya Treshcheva, t.d.s. numero 2 che cede alla uzbeka numero 3 Komola Umarova per 4-6 6-4 6-4, mentre nella parte alta del tabellone deve sudare la kazaka numero 1 Gozal Ainitdinova con la forte bielorussa classe 2000 Yuliya Hatouka, avanzando in finale in rimonta grazie allo score di 4-6 7-6(4) 6-4.
Dopo l’exploit nel doppio – 6-4 6-4 di Ainitdinova/Umarova ai danni della coppia tutta russa composta da Treshcheva/Vishnevskaya – la Ainitdinova bisserà tale successo grazie all’ottimo 6-3 6-0 nel “derby” della finale sulla Umarova; per lei sarà doppietta, ma per la numero 3 del seeding sarà comunque una settimana importante a livello di risultati e punti conquistati.