(Giulia Remondina – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Giulia Remondina b. Carmen Pinto 60 76(4)
Il primo set è un vero e proprio monologo della tennista lombarda, infallibile con le sue accelerazioni di rovescio, sia lungolinea che incrociato. In particolare, nel rovescio incrociato, Giulia riesce a trovare degli angoli molti stretti, senza dare particolari rotazioni alla palla, che parte piuttosto piatta. La Pinto, nel primo set, non riesce a trovare le giuste contromisure tattiche, che iniziano invece a funzionare all’inizio del secondo parziale. La Remondina inizia a sbagliare di più, soprattutto con il diritto, colpo a tratti troppo ballerino. La Pinto si mette a lottare e si porta addirittura in vantaggio 5-3 e poi 5-4 40-15. Qui la Remondina è brava ad annullare due set point consecutivi, riuscendo a portarsi, non senza difficoltà, al tie-break. La Pinto si porta subito 2-0, grazie a due errori della lombarda; da qui in poi però, il tie-break viene dominato dalla Remondina, che dimostra di essere in ottima forma, fisica, tecnica e mentale. Dal punto di vista tecnico, la Remondina ha messo in mostra un rovescio bimane davvero splendido, giocato bene in qualsiasi situazione (attesa, difesa, attacco), mentre il diritto, soprattutto su una con poco peso, non è sempre efficace. A livello 10.000$ Giulia è una garanzia, siamo curiosi di vederla nel 2010, alle prese con tornei di ben altro spessore.
(Michaela Meszarosova – Foto Nizegorodcew)
Sandra Martinovic b. Michaela Meszarosova 62 36 76(4)
Assistiamo al terzo set di questo incontro tra l’esperta Martinovic (classe 1979 e top 200 lo scorso anno) e la giovanissima Meszarosova, tennista slovacca di 16 anni. La Martinovic si porta avanti 5-2, arrivando però ai vantaggi in quasi tutti i giochi. La Meszarosova però non demorde e, punto dopo punto, rosicchia il vantaggio della bosniaca, sempre più nervosa. La slovacca recupera e si porta sul 5-5, in vantaggio 0-30 sul servizio dell’avversaria. Qui la Martinovic, grazie alla propria esperienza, porta comunque a casa l’incontro, ma la Meszarosova è ragazza da tenere d’occhio. Fondamentali molto interessanti, la slovacca ha già la testa da giocatrice professionista; il diritto, potentissimo, è un colpo molto incisivo ed il rovescio, seppur migliorabile, è giocato bene sia con la palla bassa (Michaela si piega benissimo sulle gambe) che con la palla all’altezza della spalla.
(Alice Moroni – Foto Nizegorodcew)
Alice Moroni b. Raffaella Bindi 60 64
Nonostante i primi giochi siano molto equilibrati (spesso ai vantaggi) è la Moroni ad aggiudicarsi tutti i punti importanti, non lasciando nemmeno un gioco all’avversaria nel primo set. Discorso simile nel secondo parziale, con la Moroni che sale inesorabilmente 5-2. Il tentativo di rimonta della Bindi si ferma sul 5-4, quando la lombarda chiude il match. Alice non ha giocato un match esaltante, ma ha fatto sempre la scelta giusta dal punto di vista tattico, senza rischiare troppi vincenti. Partita intelligente.
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