di Sergio Pastena
Difficile immaginare di meglio.
Già, perché se nella vittoria di Roberta Vinci era lecito sperare, il modo in cui è arrivata a Katowice ci ha letteralmente incantati. La tarantina ha avuto un solo, piccolissimo, momento di difficoltà, quando nel secondo turno ah ceduto il set d’apertura all’olandese Bertens per poi recuperare senza ricorrere a long set e insidie simili. Per il resto: due games nel primo turno alla Hlavackova, uno nei quarti alla Pliskova e un altro in semifinale alla Beck, che aveva eliminato nel turno precedente la bravissima Maria Elena Camerin.
Quello che però ha lasciato di stucco è il modo in cui Robertina ha condotto la finale contro la Kvitova: un primo set duro, vinto con un tie-break giocato alla perfezione, e un secondo set da ricordare a lungo nel corso del quale la Vinci ha letteralmente dilagato inchiodando la ceca, comunque molto sottotono e in difficoltà contro il gioco vario dell’azzurra, con un umiliante 6-1. E così arriva un altro titolo per Roberta, autentica serial killer da finali: ne ha vinte 8 su 9 disputate in singolare e, grazie ai punti presi in Polonia, arrotonda ulteriormente il suo best ranking portandosi in dodicesima posizione.
Questa settimana il circuito femminile tirerà il fiato, ma il tennis in rosa vivrà un momento importante, specie per l’Italia: abbiamo la semifinale di Federation Cup contro la Repubblica Ceca nel weekend. A Palermo ci saranno tutte: Errani, Vinci, Schiavone e Pennetta. E considerando quanto successo nella finale di Katowice, la Kvitova non fa più così tanta paura…
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