(Lila Simpson – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew (inviato al Canottieri Roma)
In una giornata che ha alternato momenti di sole a repentini scrosci di pioggia, si sono svolte, al Canottieri Roma, le semifinali degli Internazionali d’Italia Under 12. Tra le ragazze, bella e sfortunata prova di Eleonora Palumbo, uscita sconfitta da una vera e propria battaglia contro la potentissima inglese Jazzi Plews. Sarà derby britannico in finale, poiché la gracilissima ma fortissima Lila Simpson ha avuto la meglio sulla russa Yulia Bryzgalova.
Lila Simpson b. Yulia Bryzgalova 76(6) 64
Guardando scendere in campo le due ragazze, in pochi avrebbero scommesso sulla piccola inglesina, che probabilmente peserà la metà della sua avversaria russa. La Simpson è davvero gracile e sembra incredibile (tutto il pubblico ha tifato per Lila, a tratti incredulo di fronte ad alcune vere e proprie magie della britannica) che la palla possa uscire così bene dalla sua racchetta. I colpi sono tecnicamente impeccabili e il tempo sulla palla è molto buono. La tecnica di servizio è decisamente ben impostata, anche se ovviamente la forza è quella che è. La Bryzgalova è una giocatrice già piuttosto formata fisicamente e dotata di una potenza maggiore, se non addirittura doppia, rispetto a Lila, che però ha saputo appoggiarsi molto bene, sfruttando la velocità dell’avversaria. Il modo in cui la Simpson disegna il campo è davvero invidiabile e la maniera in cui, con grande leggiadria, si sposta sul campo zompettando qua e là, è stata l’arma vincente di oggi. Tanti i punti in cui Lila ha dovuto sopperire ai potenti colpi della russa, riuscendo pian piano a cambiare l’inerzia dello scambio. Il primo set è stato molto combattuto, con Lila che ha servito per il parziale sul 6-5. Durante i primissimi punti del tie-break vi è stato un forte (anche se passeggero) acquazzone, che ha interrotto il match per una decina di minuti. Al rientro in campo la Simpson ha chiuso il parziale 8-6. Nel secondo la via per il successo è stata più agevole, con l’inglese che si è portata avanti 5-3, prima di chiudere (grazie ad un doppio fallo slavo) 6-4. Da segnalare come il gioco di Lila abbia infuocato gli animi dei soci del circolo, pronti ad incitare la giovanissima inglesina dopo ogni piccola magia.
(Yulia Bryzgalova)
Jazzi Plews b. Eleonora Palumbo 62 67(5) 64
Se la Bryzgalova è sembrata piuttosto formato fisicamente, ancor di più lo è l’inglese Jazzi Plews, che dimostra molto più della sua età. La britannica ha già un bagaglio tecnicamente invidiabile, composto da un servizio ottimo (il migliore visto in tutto il torneo) e da due fondamentali da fondo campo di grande potenza e penetrazione nell’aria. La mancina Palumbo non è invece potentissima, ma è una lottatrice straordinaria, oltre ad avere già in questa tenera età una visione della partita da professionista. Eleonora sa sempre cosa fare e dove mandare la palla, oltre a leggere in anticipo le intenzione delle avversarie. Per poco, nonostante la grande differenza di peso di palla tra le due, la Palumbo non è riuscita a rimettere in piedi un match iniziato decisamente in salita. La Plews infatti ha vinto il primo set 6-2, dominandolo in maniera quasi imbarazzante (tranne il game che ha portata l’inglese dal 4-2 al 5-2, nel quale Eleonora ha avuto le suo occasioni). Ma dal secondo parziale in poi, ogni game è stato lottato ed Eleonora ha finito per prevalere al tie-break per 7-5, recuperando da 2-4 (parziale di 5-1).
(Jazzi Plews – Foto Nizegorodcew)
Nel terzo, Eleonora ha dimostrato ancor di più le sue grandi qualità di fighter, sprecando però un importante vantaggio di 0-40 su servizio Inghilterra sul punteggio di 1-0. La Plews è tornata a macinare gioco e il parziale è stato in equilibrio sino al 3-2 per la britannica, quando Jazzi si è staccata fino a conquistare il 5-2. La Palumbo però non ha assolutamente mollato, riportandosi sotto (4-5) grazie ad un diritto vincente all’incrocio delle righe. Nel gioco successivo la Plews ha chiuso, lasciando partire un urlo di gioia che ha messo a dura prova i timpani dei presenti. Difficile dare un giudizio completo sulle due ragazze, poiché la differenza di fisico e quindi di punch, è stata fin troppo evidente. La palla della Palumbo non esce in maniera straordinaria dalla racchetta ma, come detto, ha una visione di gioco importante, oltre ad una capacità di lottare che le farà vincere tanti match nei prossimi anni. Bisognerà capire quanto sia futuribile il suo tennis, ma dopo una sola “visione” non è assolutamente giusto giudicare in maniera compiuta. La Plews ha impressionato soprattutto per il servizio, fondamentale che tra le ragazze, come si sa, fa la differenza. La tecnica è eccelsa, come potete notare dalla foto.
(Eleonora Palumbo – Foto Nizegorodcew)
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