di Guido Pietrosanti
Ben 5 i tornei challenger disputati nella seconda settimana del torneo di Indian Wells. Il più ricco e quello con la partecipazione dei giocatori più forti è stato sicuramente il torneo di Dallas, dove nonostante un cut off al numero 99, ha finito per vincere il canadese Frank Dancevic, numero 132 del ranking atp, sconfiggendo in finale il russo Igor Andreev per 76 63. Dancevic, partito dalle qualificazioni, ha sconfitto tra gli altri anche la testa di serie numero 1 del torneo, il croato Cilic, che aveva fermato al primo turno il nostro Simone Bolelli. Brutta sconfitta al primo turno anche per Andreas Seppi, contro il veterano Tommy Haas mentre non si può rimproverare molto a Potito Starace che si è arreso al primo turno a Gilles Muller, più adatto di Poto alle superfici rapide. Nel caso di Thomas Fabbiano poi, la sconfitta al primo turno rappresenta un ottimo risultato, visto che il giovane pugliese è ruscito a passare le qualificazioni e ad impegnare fino al terzo set un top 100 come Leonardo Mayer. L’unica vittoria azzurra a Dallas è stata quella di Flavio Cipolla contro l’americano Bogomolov al primo turno. Peccato che Flavio non sia poi riuscito a ripetersi al secondo turno contro Andreev.
Nel continente americano si è giocato anche in Messico a Guadalajara dove il brasiliano Thiago Alves ha sconfitto in finale per 63 76 un ottimo Paolo Lorenzi, autore di un buon inizio di stagione che lo ha portato a ritoccare il suo best ranking raggiungendo la posizione numero 81. Per Alves, già nei top 100 nel 2009, quella in Messico è stata la seconda vittoria stagionale in un torneo challenger, dopo la vittoria ottenuta a San Paolo nel primo torneo challenger del 2012. Per Lorenzi, la finale di Guadalajara significa che Paolo ha ormai raggiunto un livello e una continuità di rendimento tale da poter puntare ad arrivare in fondo ad ogni torneo challenger disputato. Con la classifica raggiunta grazie a questi risultati, Lorenzi riuscirà a giocare più spesso nel circuito maggiore e a confrintarsi con i migliori giocatori al mondo. Sicuramente sarà un’opportunità per lui di migliorare ulteriormente il suo gioco, completando un bagaglio tecnico che a 30 anni sta ancora migliorando. Forse dovrebbe ridurre il numero di tornei e soprattutto i viaggi intorno al mondo, rinunciando a qualche torneo ma preparandosi al meglio per quelli a cui partecipa.
Sul veloce si è giocato anche in Cina a Pingguo dove il giapponese Go Soeda conferma l’ottimo momento del tennis giapponese, vincendo il torneo e portando il proprio best ranking al numero 67. Soeda ha sconfitto in finale per 61 36 75 il tunisino Malek Jaziri che a sua volta sfonda per la prima volta il muro dei top 100, raggiungendo la posizione numero 93. Best ranking anche per il cinese, classe 90, Ze Zhang, che dopo aver ottenuto buoni risultati nel circuito future ad inizio stagione, sta dimostrando ora di poter giocare anche nei challenger. A Pingguo, Zhang è stato fermato ai quarti di finale, ma la crescita di questi primi 3 mesi dell’anno (da numero 290 al numero 234) lascia presagire che il giovane cinese possa essere una delle novità di questa stagione.
Sul veloce si è giocato anche a Sarajevo dove il vincitore è stato il ceco Jan Hernych, numero 191 del mondo, che ha sconfitto il suo connazionale Jan Mertl (211 atp) per 63 36 76. Mertl al primo turno ha sconfitto 62 al terzo il nostro Marco Crugnola che purtroppo ancora stenta a trovare la continuità necessaria per tornare stabilmente nei primi 200 giocatori del mondo.
Infine a Rabat in Marocco, vittoria dello slovacco Martin Klizan che in finale ha battuto il nostro Filippo Volandri per 62 63. Buon risultato per Filippo che ha rinunciato ai tornei americani forse per preparare una stagione sul rosso che lo vedrà impegnato nei tabelloni principali di tutti i tornei più importanti, come ai tempi d’oro della sua carriera. Buona semifinale anche per il giovane russo Andrey Kuznetsov, classe 91 molto promettente, che dopo un 2011 al di sotto delle aspettative, nei primi mesi del 2012 ha già vinto 2 future e raggiunto la semifinale nel challenger di Casablanca prima di ripetere lo stesso risultato a Rabat.
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