di Sergio Pastena
No, non si puó proprio lamentare. E sí, parliamo di Novak Djokovic. Al di lá delle solite, stucchevoli accuse alle urne, sempre truccate per favorire qualcuno dai tempi delle guerre puniche, non si puó dire che al tennista serbo sia andata male: Federer, Murray e Nadal dall’altra parte del tabellone, una prima parte tutta in discesa. Un’arma a doppio taglio, per certi versi, ma sempre meglio che beccare Rafa o Roger ai quarti di finale.
Andiamo a vedere il tabellone maschile di Wimbledon.
Djokovic (1) – Haas (13): Mayer, uno tra Reynolds e Johnson, male che vada Harrison e Haas. Questo il cammino dei primi tre turni per RoboNole, che non dovrebbe avere troppi problem ad arrivare fino ai quarti di finale. Questo spot include anche Gilles Simon e qualche outsider di talento come il giá citato Florian Mayer, il lituano Berankis e il redivivo Feliciano Lopez. Troppo poco, tuttavia, per impensierire il re del ranking. O almeno, cosí sembrerebbe.
Gasquet (9) – Berdych (7): due teste di serie e una storia in commune, ovvero un conto ancora aperto con il torneo londinese. Berdych qui é arrivato in finale, Gasquet ci ha subito cocenti rimonte. E allora entrambi hanno la testa all’ottavo di finale, anche perché gli ostacoli sul percorso non sembrano insuperabili. Il principale scoglio per Gasquet sará uno tra Tomic e Querrey (primo turno interessante), Berdych dovrebbe vedersela con Anderson.
Ferrer (4) – Kohlschreiber (16): lamentarsi? Ma neanche troppo, poi. Con Nadal quinta testa di serie in giro a David poteva capitare qualcosa di peggio di un ottavo contro Kohlschreiber. Ottavo molto teorico, visto che tra il Tedesco e Milos Raonic il favorito sembrerebbe essere proprio il canadese. Per Ferrer da superare lo scoglio Dolgopolov, mentre le non teste di serie presenti in questa zona del tabellone sembrano in veritá poca cosa.
Nishikori (12) – Del Potro (8): bella zona, decisamente bella. E un sogno chiamato semifinale per chi ne uscirá vincente, anche se battere Ferrer non é mai semplice neanche sull’erba. Ad ogni modo, oltre al giapponese e all’argentino, troviamo il nostro Andreas Seppi che affronterá, il talentino eterno Grigor Dimitrov impegnato subito contro il nostro Simone Bolelli, e uno come Michael Llodra, che sull’erba non va mai sottovalutato.
Nadal (5) – Wawrinka (11): un vero e proprio girone dell’inferno questa zona. Nadal in alto, Federer in basso e tra gli altri protagonisti gente mica innocua come John Isner. Estremamente affascinante sará il primo turno che vedrá Wawrinka opposto a “ci credo ancora” Hewitt, mentre Paire proverá a non fare da comparsa. Per Long John rivincita contro Donskoy, che lo ha battuto recentemente, mentre a Rafa toccherá il belga Darcis.
Almagro (15) – Federer (3): non é tanto il percorso fino ai quarti di finale. Almagro, Janowicz e Fognini non sono il peggio che possa capitare. Il problema é che Federer é atteso ai quarti da quel Nadal che negli Slam lo batte puntualmente da anni. Il nostro Fabio ha un primo turno all’apparenza non facile contro Melzer, ma bisognerá vedere come sta l’austriaco, mentre Rosol sfida subito Reister sognando l’impresa del 2012…
Tsonga (6) – Cilic (10): no, non sará facile abbattere Murray, che mai come quest’anno punta alla corona di Wimbledon. Non sará facile ma Tsonga e Cilic, una volta superati Goffin e Baghdatis, ci proveranno eccome. Piú che le altre teste di serie (Benneteau e Monaco) questa zona vede i maggiori pericoli provenire da avversari di talent come Gulbis o Malisse, entrambi dal lato di Jo. E c’é Paolino Lorenzi, subito contro De Schepper.
Tipsarevic (14) – Murray (2): si sará lamentato, il buon Janko, e ne ha tutte le ragioni. Subito Troicki, poi un secondo turno abbordabile ma dopo, eventualmente, Youzhny, Murray, Tsonga, Nadal/Federer e Djokovic. Quanto basta per alzare i tacchi e tornarsene a casa. Da seguire con attenzione sará Nicolas Mahut, che dopo anni di sconfitte ha finalmente rotto le catene portando a casa ‘s-Hertogenbosch. Esordio contro Hajek.
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