di Giovanni Cola
Ormai è risaputo: l’atmosfera del Foro Italico e il profumo della terra rossa galvanizzano Francesca Schiavone. Lo spot migliore è il match conquistato quest’oggi dalla Leonessa (3-6 6-1 7-6) contro la spagnola Garbine Muguruza, astro nascente del circuito Wta. Quasi tre ore di battaglia vera durante le quali possiamo affermare che la grinta della tennista milanese ha fatto la differenza nei momenti topici della partita. Paradigmatico il tie break decisivo in cui Francesca ha vinto la guerra di nervi. Prima lo sprint sul 4-0, poi l’allungo sul 6-4 e la chiusura al secondo match point con un urlo liberatorio. Un successo che pesa, in una giornata molto condizionata da forti raffiche di vento, perchè ottenuto contro un avversaria molto solida che ha commesso pochi errori da fondo campo e che ha dato parecchio filo da torcere tatticamente all’azzurra. La svolta è arrivata a metà del secondo parziale, il pubblico sulle tribune del Grandstand è raddoppiato e la Leonessa ha saputo caricarsi un quindici dopo l’altro innalzando il suo livello di gioco e facendo leva in particolare sul suo micidiale slice di rovescio. Ora negli ottavi ci sarà ad attenderla Agnieszka Radwanska.
“Una gioia inimmaginabile – ha confessato la Schiavone a fine match – chi mi conosce sa quanto ho lavorato duro negli ultimi mesi. Non ho mai voluto mollare ed essere riuscita a tornare competitiva vale più di qualunque altra cosa. Qui mi sento a casa e sono felice di aver potuto regalare una bella soddisfazione ai tanti tifosi azzurri presenti. Non ho mai visto così tanta gente al Foro Italico in tutta la mia carriera…”.
Si è invece spenta la luce a Camila Giorgi che ha fallito l’esame di maturità contro l’americana Christina McHale (1-6 6-3 6-1). Ci sentiamo di dire che il suo ko abbia avuto ragioni più psicologiche che tecniche perchè la giocatrice marchigiana fino al 6-1 2-0 in suo favore si era rivelata un autentico rullo compressore. Poi il buio, senza motivazioni apparenti. Dal 3-2 ha ceduto alla statunitense 8 games consecutivi, spianandole così la strada pure nel terzo set. La Giorgi non è praticamente più riuscita a mettere una palla in campo. Errori in serie che hanno dato nuova linfa ad una McHale quasi incredula che nella prima ora di gioco aveva solamente demeritato. Camila dovrà approfondire le modalità con cui è arrivata questa battuta d’arresto. Per una come lei che dispone di tutti i requisiti per sognare in grande, questi cali di tensione non devono più presentarsi.
“La mia sconfitta nasce da un doppio che non volevo giocare – ha sostenuto la Giorgi davanti ai giornalisti – ieri sono scesa in campo con Karin Knapp, ma quello è un altro sport. Io voglio concentrarmi sul singolare, preferisco stare in campo da sola e focalizzarmi sui miei obiettivi. Non ripeterò lo stesso errore nei prossimi tornei”. Dichiarazioni pesanti, fuori dalla diplomazia, che hanno fatto rumore tra gli addetti ai lavori.
Sara Errani nel suo incontro ha sfruttato la chance (6-2 6-3) di vendicare Roberta Vinci, vittima ieri delle rotazioni mancine di Ekaterina Makarova. Sarita è stata più efficace della sua compagna di doppio nel contenere le sfuriate della russa. Inoltre è stata brava a farla colpire molto più spesso di dritto, il palese tallone d’achille della 26enne moscovita. La diagonale sul rovescio ha fruttato molti punti da fondo alla romagnola. L’azzurra ha inoltre avuto il merito di far emergere tutte le lacune della sua avversaria negli spostamenti laterali su una superficie a lei tutt’altro che congeniale. Prossimo turno non impossibile per la Errani che affronterà Petra Cetkovska.
“Devo dare i giusti meriti al mio allenatore – ha ammesso Sarita in conferenza stampa – perchè mi aveva dato i consigli necessari su come neutralizzare la Makarova. Io sono stata brava ad eseguirli con il timing giusto. Ho sempre cercato di essere molto profonda ed insidiosa già dalla risposta. Sento che sto salendo di condizione dopo i problemi respiratori di ieri, guardo con ottimismo alle prossime sfide”.
Bene anche Flavia Pennetta che al calar della sera ha strozzato sul nascere il tentativo di rimonta di una predestinata come la 17enne Belinda Bencic (6-2 2-6 6-3). Partita vinta soprattutto sul ritmo, scambi prolungati con la brindisina che ha tirato il fiato solamente nel secondo parziale. Ad essere incisivo è stato soprattutto il rovescio lungolinea di Flavia con cui ha conquistato anche il break decisivo nel terzo set. Impressionante comunque la capacità di interpretare la sfida da parte della baby svizzera che ha pagato dazio in special modo dal punto di vista emotivo. La sua esplosione definitiva sembra tuttavia essere a portata di mano. La Pennetta invece raggiunge per la quinta volta in carriera gli ottavi di finale al Foro Italico.
Ultima nota legata al ritiro di Simona Halep, finalista a Madrid lo scorso fine settimana, che ha dovuto gettare la spugna a causa di un problema addominale. Per precauzione, non ha voluto rischiare di compromettere il cammino verso il Roland Garros.
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