di Sergio Pastena
Alla fine è stata Robertina Vinci a portare a casa il punto decisivo per la finale di Federation Cup. Una vittoria che, dopo il primo giorno, non pareva in discussione visti i successi travolgenti delle nostre due ragazze, ma che ha rischiato di diventare più complessa dopo che Sara Errani si è fatta rimontare da Petra Kvitova.
In certe situazioni, anche se tutto sembra sotto controllo, è necessario mantenere la barra dritta e la Vinci è stata bravissima a farlo quando, al termine di un secondo set molto tirato, la Safarova ha equilibrato il conto dei parziali prevalendo al tie-break. Stessa cosa quando la tarantina, in vantaggio di un break nel terzo, ha perso il servizio rischiando di nuovo di farsi rimontare: nulla di tutto ciò, 6-3 e doppio che diventa ininfluente.
In finale avremo la Russia, che ha dovuto sudare ben più di sette camicie per avere ragione delle slovacche in rimonta: in particolare il punto di svolta è stato la vittoria della Makarova sulla Hantuchova, arrivata in tre set, che ha dato la parità alle russe. Non che il doppio sia stato facile, con le slovacche andate in vantaggio di un set, ma a quel punto crederci era obbligatorio e il successo è arrivato.
Diamo uno sguardo anche ai gruppi inferiori.
Williams Power
Pochi problemi per Stati Uniti e Spagna: le americane, che stavolta avevano in squadra le sorelle Williams, hanno chiuso il confronto sul 3-1 lasciando il secondo punto alle svedesi per walkover. Ancora meglio le iberiche, che hanno irretito le povere giapponesi costrette ad un clima e ad una superficie non loro.
Decisamente più duro il successo della Germania sulla Serbia: le tedesche son state costrette a rimontare e alla fine ce l’han fatta, vanificando il doppio successo della Ivanovic. Ancora in corso di svolgimento il confronto tra Svizzera e Australia, con le oceaniche avanti nei singolari decisivi.
Nei play-off per il World Group II si guadagnano gli spareggi Polonia, Canada (vittoria in Ucraina!), Francia e Argentina.
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