Dopo la pericolosa sconfitta di Sara Errani per mano di Kiki Mladenovic, l’Italia torna ad affidarsi a Camila Giorgi per l’ottenimento del punto decisivo che porterebbe l’Italia alla vittoria finale ed alla qualificazione per la semifinale di Fed Cup, dove l’Italia affronterebbe, al 99%, la Repubblica Ceca, questa volta in casa, togliendo alle ceche il grosso vantaggio di una superficie di gioco velocissima, come è sempre capitato in quel di Ostrava. E l’affidarsi a Camila purtroppo non ha dato i suoi migliori frutti: dopo la vittoria in totale dominio contro la Cornet, l’azzurra domina anche Caroline Garcia ma solo nel primo set, prima di sciogliersi completamente sotto gli ottimi colpi di una ritrovata francese, in completo controllo negli ultimi due set. Tutto è rimandato al doppio, dove ovviamente siamo favoriti (sebbene favoriti eravamo comunque anche contro Mladenovic e Garcia…).
I primi game volano via a favore di chi serve proprio come se si fosse sul “ghiaccio” di Ostrava piuttosto che sulla terra rossa genovese. Le due avversarie si sfidano a suon di colpi vincenti costruiti a partire dal servizio e si arriva senza problemi all’1-2 e Camila al servizio. È la Giorgi la prima a soffrire al servizio, nel quarto game, quando in un game particolarmente lungo e combattuto deve anche salvare una palla break, prima di tenere azzerato il computo dei break del match. Da quel momento però, arriva l’accelerazione che risulterà poi decisiva per il set: ancora un game di attesa, a favore della Garcia al servizio, e poi Camila mette il piede sull’acceleratore e finalmente riesce a mettere spazio, di gioco e di punteggio, tra lei e la francese, con un break al settimo game che porterà poi al definitivo 6-4 senza ulteriori problemi. La Giorgi non sta giocando al livello eccellente della giornata di ieri, ma sta anche affrontando una giocatrice più potente e propensa a mettere in difficoltà l’avversaria; Camila deve quindi correre di più e rischiare di più per cercare il vincente e questo produce ovviamente più errori. Il comunque ottimo livello dell’azzurra è contrastato da una buona Garcia, che tutto vuole tranne che cedere ai bombardamenti del fuoco nemico.
Infatti, è subito una reazione della francese a rompere gli equilibri del secondo parziale. Contestualmente ad una Giorgi meno incisiva, la Garcia prende un break di vantaggio e si issa sul 3-0, prima di una lunga pausa causata dall’ennesimo problema dovuto alle pessime condizioni del campo di gioco: su una riga di fondo campo si è creato un buco che ha peraltro spostato la riga, obbligando gli organizzatori ad un lungo lavoro per riaggiustare le cose. Risolta la situazione, che onestamente comincia a diventare eccessivamente problematica considerata l’importanza anche mediatica dell’evento, si ritorna in campo, o meglio è solo la Garcia a tornare in campo: la Giorgi ha chiaramente subito la pausa ed il suo gioco si è completamente spento; la Garcia ringrazia ed approfitta e chiude con un perentorio 6-0.
Purtroppo, la brevissima pausa tra un set ed il successivo non porta giovamento alla nostra portacolori. La Giorgi ha le possibilità di potersi portare avanti nel punteggio e c’è anche una palla break malamente sprecata, ma è poi la Garcia a concretizzare le opportunità concesse ed a volare nel punteggio. In breve tempo, c’è già un complicato 1-4 da recuperare per la maceratese. La linea del traguardo è ora troppo vicino oggi, perfino per un match con protagoniste al femminile, dove i break di vantaggio non sono sempre discreta certezza di vittoria. Camila non riesce ad alzare l’asticella del suo gioco e la Garcia non può far altro che approfittarne e vincere il match, pareggiando i conti sul 2-2. Il match si è chiuso 4-6 6-0 6-2. Tocca alle Chiquis salvare il weekend e la competizione.
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