(Filippo Baldi)
di Roberto Commentucci (inviato al Parioli)
Si è conclusa felicemente per i colori italiani la prima edizione dei Campionati Internazionali d’Italia BNL under 14, andata in scena nella confortevole cornice del Tennis Club Parioli.
La prima ad alzare le braccia al cielo è stata la grintosa trentina Deborah Chiesa, che ha superato alla distanza (26 61 60) grazie soprattutto alla notevole tenuta mentale, la brillante croata Jana Fett, tds. n. 1 del tabellone.
La Chiesa dopo una buona partenza (20) ha dovuto subire il prepotente ritorno della serba, che ha giocato sei game ad un ottimo livello, con numerosi vincenti con il rovescio e soprattutto con il notevole diritto, un colpo molto penetrante.
Ma l’azzurra è stata molto brava all’inizio della seconda partita. Non ha perso la fiducia, ha cercato di rendere più propositivo il suo gioco e ha iniziato a pungere con la sua arma migliore, il rovescio bimane. La croata dopo aver perso, lottando, i primi due o tre giochi, ha improvvisamente smarrito la concentrazione e ha finito per cedere di schianto, mettendo insieme un solo game nel secondo e nel terzo parziale.
La Chiesa si muove molto bene, serve discretamente, ha un buon ordine tattico e un rovescio molto solido, mentre ha notevoli margini di miglioramento sul lato destro: il diritto non è particolarmente incisivo, a causa di un impatto un po’ troppo arretrato. Ma il carattere e la grinta sono quelli giusti.
Nel singolare maschile, molto atteso e sentito il derby azzurro fra il lombardo Filippo Baldi e il mancino ragusano Chessari. I due sono amici per la pelle, compagni di doppio e di allenamento, e il match è stato ovviamente molto spigoloso: tensione a mille, nervi a fior di pelle e gioco diseguale, con grande alternanza di ottimi punti ed errori banali.
In avvio, è Chessari a partire meglio, ottenendo un break sul due pari, ma poi il ragusano si disunisce e subisce un parziale di quattro giochi di fila, consegnando il set al suo avversario. Più equilibrio nel secondo parziale. Baldi va avanti di un break, ma lo restituisce prontamente. Grandi emozioni sul 3 pari: il vigevanese si procura cinque palle break, di cui tre consecutive, ma il siciliano le annulla con altrettanti vincenti e tiene il servizio. Gran battaglia, anche di nervi, ma Baldi, è bravo a tenere la concentrazione, fa il break al nono gioco e va a servire per il match sul 54, salvo farsi rimontare e rifugiarsi nel tie break. Chessari parte ancora una volta meglio e con due bei diritti va avanti 42, ma ancora una volta deve subire la maggiore qualità agonistica del suo avversario, che non si scompone, recupera e chiude l’incontro al secondo match point.
Chessari, brillante mancino dal magnifico rovescio ad una mano (un gesto molto naturale ed elegante, che a tratti ricorda quello di Hicham Arazi) ha mostrato picchi di gioco molto elevati, ma ha subito la maggiore consistenza complessiva del gioco di Baldi, tennista molto ordinato e in possesso di un bagaglio tecnico già molto completo: buon servizio (ricorda un po’ quello di Soderling, sebbene con un lancio di palla più basso), e due fondamentali molto equilibrati, fra cui spicca un rovescio che l’azzurrino esegue con buona disinvoltura sia a due mani che nella soluzione in back.
In chiusura, le dichiarazioni del tecnico Federale Giovanni Paolisso, responsabile del settore under 14 maschile: “Due ragazzi interessanti, una bella finale, ma la cosa più importante, a questa età, non è tanto il risultato, quanto la crescita del livello: tecnico, atletico, agonistico, tattico. Bisogna avere la lungimiranza di non guardare solo i risultati immediati, ma porsi obiettivi a lungo termine. Per prepararsi a vincere fra qualche anno, speriamo nel circuito maggiore”.
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