(Martina Zerulo – Foto Nizegorodcew)
di Roberto Commentucci
La manifestazione si è conclusa con due finali a senso unico.
Nel femminile, Martina Zerulo ha agevolmente confermato il pronostico della vigilia, che la vedeva favorita nei confronti della piemontese Federica Gardella, aggiudicandosi il match con un rapido 61 63. La Gardella, portacolori dello Stampa Sporting di Torino, ha un bel gioco lineare e pulito, ma ha subito costantemente la maggiore pesantezza di palla della Zerulo, che ha fatto valere la sua maggiore potenza sia nei colpi di inizio gioco, sia negli scambi. Determinante in particolare il servizio: la Zerulo riusciva a difendere il proprio, mentre la Gardella veniva costantemente aggredita. Dopo un primo set molto veloce, c’è stato un pò più di equilibrio nella seconda frazione, ma l’esito non è mai stato in discussione. L’azzurrina Zerulo ha confermato le sue qualità: ha grande tecnica, appoggi sempre perfetti, un fisico molto esplosivo e pare avere già una mentalità da professionista: sempre calma, molto concentrata e focalizzata sull’obiettivo.
Anche la finale maschile, fra Pellegrino e Sasha Merzetti, non ha avuto molta storia: Andrea Pellegrino di Bisceglie, che con il suo bel rovescio bimane aveva molto ben impressionato nei giorni precedenti, specie nella semifinale dominata contro il campione italiano Mattia Rossi, è sceso in campo piuttosto scarico e nonostante la sua maggiore pesantezza di palla ha subito per tutto il match la notevole aggressività di Merzetti. L’allievo di Silvano Papi, molto determinato e concentrato, ha confermato le buone doti di anticipo e la capacità di andare in pressing con entrambi i fondamentali. C’è stato equilibrio solo nei primi 5 games, perché poi Merzetti, dopo essersi portato avanti di un break sul 4 a 2, non ha più mollato l’iniziativa e ha condotto fino alla fine, aggiudicandosi il match per 63 62.
(Michelangelo Dell’Edera e Roberto Commentucci – Foto Nizegorodcew)
A bordo campo, spettatore attento, Michelangelo Dell’Edera, Direttore dell’Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi,che ha promosso a pieni voti l’esperimento “Campi Veloci”: “E’ una novità molto importante, un progetto su cui la Federazione punta molto, e sono molto contento che una manifestazione di prestigio come il Lemon Bowl abbia aderito all’iniziativa. A livello internazionale, quasi l’80% dell’attività si disputa sulle superfici veloci, e quindi è opportuno che i nostri ragazzi si preparino per tempo ad affrontarle. La prossima settimana ci sarà a Tirrenia la fase finale della Coppa d’Inverno under 15, anch’essa sul veloce, e poi quest’anno anche i campionati italiani, under 13 e under 14, nonché le relative prove di qualificazione, verranno disputati su superfici veloci. E ovviamente non ci fermiamo qui: come Istituto di Formazione Roberto Lombardi daremo il nostro contributo al Progetto Campi Veloci, mediante le opportune integrazioni ai programmi didattici, per sensibilizzare i maestri su questo importante aspetto. ”
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