di Sergio Pastena
Serbia-India (1-1): clamoroso a Novi Sad, dopo la prima giornata i campioni in carica della Serbia pareggiano con l’India. Gli indiani sembravano destinati ad essere una vittima sacrificale, specie dopo i forfait di Paes e Bhupathi, ma le cose son cambiate rapidamente. Prima è arrivata la defezione di Djokovic, poi due prestazioni da incorniciare degli ospiti. Rohan Bopanna, che già era stato eroico nello spareggio col Brasile portando il punto decisivo, ha fatto soffrire il numero uno serbo Troicki, costringendolo al quinto set. Troicki aveva regolato l’avversario con un doppio 6-3 nei primi due parziali, ma si è trovato a subire la rimonta dell’indiano. Arrivati al quinto il serbo si è portato subito 4-0, ma Bopanna non ha mollato recuperando uno dei due break di svantaggio: alla fine il primo punto per la Serbia, seppur tirato per i capelli, è arrivato. Nel secondo singolare Tipsarevic ha invece sprecato l’impossibile: in tutti e tre i set si è trovato in vantaggio di un break su un solido Devvarman, ma ha finito col perdere 7-5 7-5 7-6. Punteggio di 1-1 e, se ci fossero stati Bhupathi e Paes, ora i serbi avrebbero di che mettersi paura. Dovranno stare comunque attenti: Bopanna è uno dei migliori specialisti in circolazione e il doppio serbo, Bozoljac-Zimonjic, non è propriamente formato da due fuoriclasse. Se due giorni fa il pronostico sembrava chiuso, ora non lo è più.
Svezia-Russia (2-0): “Pim Pim” è tornato, e lo ha fatto alla sua maniera. Trentatrè aces e ventisei vincenti di diritto per sommergere un Gabashvili mai in partita, troppo falloso e incapace di esprimere il suo consueto gioco offensivo. Merito dello svedese, che ha dimostrato di essere ancora pienamente competitivo nonostante i numerosi stop per via degli infortuni che hanno caratterizzato la sua carriera. Prima di lui era stato Soderling a siglare, come previsto, il primo punto per gli svedesi battendo nettamente Andreev. Insomma, alla fine della prima giornata l’eliminazione della Russia appare certa e non è nemmeno questa gran sorpresa: se anche Aspelin e Lindstedt non dovessero chiudere il conto domani contro Tursunov e Kunitsyn, è impensabile che gli ospiti possano aggiudicarsi i due singolari di domenica (il Gabashvili di oggi contro Soderling non avrebbe neanche l’1% di possibilità).
Repubblica Ceca-Kazakistan (1-1): un Golubev in grande spolvero tiene a galla i kazaki nell’impegnativo confronto contro i cechi, reso più abbordabile dal fatto che Stepanek non è della partita. Hajek, ad ogni modo, è avversario ostico che in Davis dà tutto: l’anno scorso ha demolito a domicilio il cileno Capdeville. Non a caso lo scontro tra lui e Golubev è stato molto equilibrato: due tie-break, uno per parte, nei primi due set, poi un passaggio a vuoto del kazako di Bra per un rapido 6-1 del ceco, quindi si arriva al tie-break del quarto e Golubev riesce a portarlo a casa. E’ la svolta del match, Hajek cala e Golubev porta a casa il primo punto. Nel secondo match tutto secondo pronostico, eppure Berdych è andato per due volte ad un passo dal perdere il primo set: prima Kukushkin si è trovato a servire sul 5-4, poi ha avuto a lungo un mini-break di vantaggio nel tie-break, ma ha sprecato tutto. A quel punto si è sciolto lasciando via libera al ceco. Il doppio sarà importantissimo: le formazioni annunciate vedono da un lato lo specialista Dlouhy in campo con Vesely (numero uno del ranking under 18), dall’altro la coppia Korolev-Schukin, all’esordio in Davis.
Argentina-Romania (2-0): nessuna sorpresa a Buenos Aires, con i padroni di casa che lasciano per strada due set ma regolano abbastanza agevolmente i rumeni. Nalbandian partiva nettamente favorito contro Ungur ma, dopo aver vinto le prime due frazioni, si è rilassato concedendo la terza all’avversario. Poco danno, comunque, ha chiuso al quarto senza troppi patemi d’animo. Più equilibrata, almeno all’inizio, la sfida tra Monaco e Hanescu: l’argentino ha avuto bisogno di un tie-break tirato per vincere la prima frazione, ma nella seconda si è disunito subendo un rapido 6-1. A quel punto, però, Hanescu è sparito dal campo mentre Monaco è stato assolutamente perfetto, convertendo cinque palle break su cinque e rifilando un 6-1 6-1 all’avversario per il secondo punto dei padroni di casa. A questo punto, inutile dirlo, la sfida sembra già decisa.
Belgio-Spagna (0-2): anche a Charleroi tutto va secondo i pronostici, anche se francamente ci si aspettava un po’ più di resistenza da Malisse contro Verdasco. Il belga, invece, ha giocato una partita assolutamente anonima, sbagliando troppo e dando l’impressione di non crederci più già a metà del secondo set: 6-3 6-4 6-1 il punteggio per lo spagnolo. In quanto al secondo singolare… si sapeva che per Nadal sarebbe stata una formalità: Bemelmans ha provato a non sfigurare e ci è riuscito, ma alla fine ha messo assieme lo stesso numero di games del suo connazionale: 6-2 6-4 6-2 per il maiorchino. Domani il doppio, che potrebbe essere un po’ più combattuto, ma per i belgi la Davis finisce qui.
Croazia-Germania (1-1): indicata alla vigilia come una delle sfide più incerte del primo turno, quella tra croati e tedeschi non sta tradendo le attese. Due match al quinto set, parità al termine della prima giornata. Cilic ha battuto Florian Mayer, ma il tedesco ha sprecato tanto: in vantaggio per due volte di un set, ha finito col perdere con un punteggio che la dice lunga sul suo rendimento altalenante, 4-6 6-0 4-6 6-3 6-1 per Cilic. Anche Kohlschreiber ha rischiato di sprecare un set di vantaggio contro un mai domo Dodig, che nel tie-break del quarto set è arrivato a giocarsi un match-point. Perso il set e incassato subito un break nel quinto sembrava fuori dai giochi, ma è riuscito a rientrare portandosi sul 4-4. A quel punto, però, Kohlschreiber ha tolto di nuovo il servizio all’avversario e ha tenuto il suo. Cruciale per l’esito finale della sfida il doppio di domani: Kas e Petzschner sfideranno Dodig e Karlovic.
Austria-Francia (0-2): shock nell’hangar a Vienna. Quella coi francesi sembrava una sfida equilibrata in partenza: agli ospiti mancavano tutti i pezzi da novanta e Melzer pareva in grado di portare a casa i due punti del singolare, rendendo decisivo il doppio. A scanso di equivoci il numero dieci del mondo, anche se un po’ troppo falloso, non ha giocato malissimo contro Chardy, schierato a sorpresa da Forget. Mai scelta fu più azzeccata, se teniamo conto del fatto che il francese ha giocato un match fenomenale, attaccando dall’inizio alla fine e portando a casa il primo punto in tre set nel silenzio del pubblico presente sulle tribune. Il secondo singolare è stato senza storia: Gilles Simon ha letteralmente massacrato Stefan Koubek. Non è dato sapere se Fischer, secondo singolarista austriaco, fosse infortunato: se così non fosse la scelta di Schaller è stata assolutamente folle. Koubek è stato un buon giocatore, ma ha 34 anni e non meritava una figura del genere davanti ai propri sostenitori.
Usa-Cile (1-0): incertezza a sorpresa anche in Cile, con la prima giornata che termina in parità. Roddick ha superato Massu cedendo però un set (encomiabile l’esperto cileno) e rischiando di andare sotto di un break nel terzo. L’atmosfera è infuocata come nel match contro la Colombia dell’anno scorso e Isner e Capdeville arrivano al quinto set dopo ben quattro tie-break, i primi due per l’americano e gli altri due per il cileno. Sul 4-4 arriva il primo e unico break dell’incontro, fatto dal cileno. L’Estadio Nacional di Santiago esplode, Capdeville tiene il servizio e fissa un risultato di parità assolutamente inatteso alla vigilia.
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