di Sergio Pastena
Esito scontato? Sicuramente.
Il Roland Garros femminile si chiude con la vittoria, pronosticata un po’ da tutti, di una Serena Williams in uno stato di forma eccellente. E quando Serenona sta bene, si sa, non c’é trippa per gatti.
Probabilmente la piú grande sorpresa del torneo, infatti, non é coincisa con una vittoria imprevista ma solo con un set, quello strappato da Svetlana Kuznetsova alla tennista americana nei quarti di finale. Un 6-3 che non ha inciso sul risultato finale del match ma che ha confermato le recenti impressioni sulla russa, apparsa in netta ripresa. Stesso discorso per la Jankovic: arriva fino ai quarti e rifila un bagel nel primo set alla Sharapova, brava a riprendersi e a vincere in rimonta.
Per il resto poco da dire: alle semifinali sono arrivate le prime tre teste di serie e, unica intrusa stando al ranking, la nostra Sara Errani, bravissima a sconfiggere la Radwanska ma poi impotente, come tutte, di fronte a Serena, che ha sbattuto fuori anche Roberta Vinci. Poco da dire, poco da fare: anche la Sharapova in finale le ha provate tutte ed é stata perfetta nei punti decisivi, strappato due break su due opportunitá. Quando peró la tua avversaria di palle break ne colleziona 15 c’é ben poco da fare: anche se ne annulli due su tre il risultato finale non cambia.
Colori azzurri: anche se i risultati sono peggiori rispetto alla straordinaria edizione dell’anno scorso, possiamo essere soddisfatti. Nel singolare abbiamo piazzato tre atlete negli ottavi, con la Schiavone che si é fermata solo davanti alla Azarenka, mentre nel doppio abbiamo comunque collezionato una finale di tutto rispetto. Purtroppo Sarita e Robertina non sono riuscite a difendere il titolo e hanno ceduto, lottando allo spasimo nel primo set, alle russe Makarova e Vesnina, ma resta comunque un risultato eccellente.
E in fondo, se essere contenti una semifinale in singolare e una finale in doppio vuol dire accontentarsi, siamo ben lieti di accontentarci…
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