di Piero Emmolo
Weekend “povero” tennisticamente per il circuito challenger. Unico appuntamento settimanale la tappa nipponica di Kyoto. Ad imporsi è stato il ventisettenne austriaco Martin Fischer sul giocatore di casa Tatsuma Ito.
KYOTO (40000$, SINTETICO INDOOR) L’ex capitale dell’Impero del Sol Levante ha patrocinato il tradizionale appuntamento dell’ATP challenger tour, giunto alla sua diciasettesima edizione. La concomitanza con il ben più blasonato master 1000 di Indian Wells non poteva non ripercuotersi sulla qualità del parterre di giocatori ai nastri di partenza. Il torneo rappresenta comunque un buona vetrina per tanti giovani talenti giapponesi, sempre più desiderosi di percorrere le orme del numero uno Nishikori. Dopo il Rakuten tennis open di Tokyo, Atp 500 di cui Supertennis ha acquisito i diritti anche per quest’anno, il challenger appena conclusosi è la kermesse tennistica più importante del Giappone. La vittoria è andata all’austriaco Martin Fischer, al suo secondo sigillo in carriera nel tour cadetto, dopo un digiuno di ben quattro anni. Buona semifinale per lo svizzero Marco Chiudinelli che, dopo la finale persa lo scorso anno, conferma la bontà del suo tennis sul carpet giapponese. La finale s’é risolta solo alla terza partita, con l’idolo locale Ito che getta al vento la possibilità di riscattare dinanzi ai propri connazionali le non proprio esaltanti prestazioni in Davis Cup. Lo Score del match è stato 3-6 7-5 6-4. Duole sottolineare un altro passo falso dell’azzurro Gianluigi Quinzi, dopo l’altalenante match nel challenger orobico contro Jan Hernych. L’italiano sta faticando ad approcciare nella dimensione tennistica indoor. L’attitudine del campione di Wimbledon jr alle superfici lente è rinomata, ma sorprendono le dimensioni della sconfitta del sangiorgese nel primo turno del torneo. Gianluigi è stato infatti estromesso 6/0 6/2 dal teutonico numero 397 ATP Richard Becker. Essere competitivo sul rapido sarà uno step da superare imprescindibilmente nel cammino di crescita verso il mondo dei pro di Gianluigi, data la sempre maggiore quantità di punti che questo genere di superfici mette in palio.