Gli Internazionali di Bergamo si potrebbero orami rinominare Campionati Nazionali di Germania. Altissimo il numero di giocatori presenti in tabellone (8), quattro dei quali hanno già raggiunto il secondo turno.
di Alessandro Nizegorodcew
Becker b. Stoppini 64 64
Benjamin Becker ha vinto con pieno merito l’incontro che lo vedeva opposto al tennista trentino Andrea Stoppini. La prima palla break, sul 3-2, è arrivata a vantaggio dell’azzurro, annullata però prontamente da Becker con un ace. Nel gioco successivo è arrivato il break che ha deciso la prima frazione, con il tedesco molto aggressivo sin dalla risposta e con uno Stoppini poco incisivo con il servizio (poche prime, in particolare da sinistra). Il secondo set è iniziato subito con il break di Becker, che ha agevolmente portato a casa il match, senza mai perdere il servizio. Impressionante in particolare la seconda palla del tedesco, molto profonda ed inattaccabile. Becker, già numero 38 del mondo in carriera, è apparso in buona condizione psico-fisica. Stoppini, dal canto suo, non ha giocato un grande match, in gran parte a causa dell’ottima prestazione del suo avversario. Poche prime e molti errori con il diritto nei momenti decisivi. L’impressione è che su un campo in cemento outdoor sarebbe stata un’altra partita. Oggi bisogna solo fare i complimenti a Benjamin Becker
(Michael Berrer – Foto Nizegorodcew)
di Luca Brancher
Berrer b. Elgin 62 75
Additato dai più come uno dei favoriti della kermesse orobica, Michael Berrer, numero 115 delle classifiche mondiali e quinta testa di serie di questo torneo, non ha tradito le attese della vigilia, imponendosi in due set sul russo Michael Elgin, fotocopia estetica di Mikhail Youzhny, ma che col suo compatriota, oltre alla prevalenza del rovescio sul dritto, non ha molto altro da spartire. Va in scena così una partita in cui il tedesco non da mai l’impressione di poter essere messo in difficoltà: mai a rischio sul suo servizio, che si conferma molto efficace, spesso ottimo in risposta e in grado di prendere la rete quando l’occasione si rivela propizia, Berrer non ha mai concesso eccessivamente ad Elgin. Primo set dominato – come ben sottolineato dal risultato di 6-2 – nel secondo alcuni moti d’orgoglio del russo (che ha recuperato in un paio d’occasioni da 0-30 sul proprio servizio, non lesinando aces nei momenti critici) impegnavano il più forte avversario fino al dodicesimo gioco. Per un Berrer apparso alquanto sicuro e pronto per un torneo da protagonista, da rimandare invece Elgin, un pesce fuor d’acqua in una competizione di questa caratura: da un giocatore che al momento ricopre la posizione numero 136 della classifica mondiale ci si aspetta ben altro.
(Benedikt Dorsch – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Dorsch b. Armitraj 76(5) 63
Il primo incontro di singolare del tabellone principale al PalaNorda di Bergamo ha visto in campo il tedesco Benedikt Dorsch e l’indiano Prakash Armitraj. Il primo set è stato caratterizzato dal predominio dei servizi. Le uniche palle break, che avrebbero permesso all’indiano di conquistare il set, sono arrivate sul 6-5 15-40 (più una terza ai vantaggi). Nella circostanza Armitraj ha commesso due errori piuttosto banali, finendo per perdere il parziale al tie-break. Il secondo set è stat deciso dall’unico break dell’incontro, giunto sul 4-3 in favore di Dorsch. Armitraj aveva rimontato da 0-40, prima di commettere due errori gratuiti con il diritto. Il gioco dell’indiano è certamente più brillante e spettacolare. Armitraj appena può si avvicina alla rete; il back di rovescio è di buon livello e, nei pressi della rete, sa farsi valere. Il punto debole è il diritto, il particolare nell’approccio alla rete. Dorsch, dal canto suo, appare un giocatore solido, dal talento non eccelso. Il tedesco fa tutto piuttosto bene, anche se il suo tennis lascia a desiderare; il rovescio ad una mano del tedesco è esteticamente rivedibile.
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