(Go Soeda – Foto Antonio Milesi)
Appena sbarcato dal Giappone, dove era impegnato in Coppa Davis, la prima testa di serie del challenger bergamasco firma un esordio. Fuori Marco Crugnola
Giocare un incontro del Gruppo Mondiale di Coppa Davis. Vincere un incontro di cinque set contro un avversario meglio piazzato in classifica. Perdere il match decisivo, con i disagi emotivi del caso. 24 ore dopo, essere dall’altra parte del mondo per giocare un torneo challenger con otto ore di fuso orario da smaltire. E’ la cronaca degli ultimi giorni di Go Soeda, testa di serie numero 1 al Trofeo Perrel – Faip (42.500€, Play-It). Sarebbe stato facile “inventarsi” un infortunio diplomatico per restare a casa e ricaricare le energie in vista dei prossimi tornei. Invece il giapponese ha rispettato gli impegni presi con una professionalità esemplare. E’ arrivato a Bergamo lunedì sera e martedì si è pure concesso un’ospitata sull’emittente locale “Bergamo TV”. Mercoledì mattina è sceso in campo e ha battuto Marius Copil con un doppio 6-4, dimostrando che la sua presenza a Bergamo non è un semplice atto di presenza. Copil è un giocatore in gran forma, reduce dalla finale al torneo di Kazan e dalle grandi ambizioni. Inoltre era rodato tra tre turni di qualificazione, mentre Soeda aveva sulle gambe solo un leggero allenamento. Ma la fiducia fa miracoli, e nell’ultimo mese Soeda ha fatto il carico (semifinale ATP a Chennai, vittoria a Honolulu, best ranking). Ha vinto 6-4 6-4, strappando il servizio all’avversario in apertura di entrambi i parziali. Da giocatore di altra categoria. “La Davis è stata una grande esperienza per me – ha detto – rimontare due set è stato fantastico. Adesso il mio obiettivo a breve termine è entrare tra i primi 50, poi non mi pongo limiti”. Allenato da un paio d’anni da Davide Sanguinetti, ha le idee chiare. Per lui è la terza apparizione a Bergamo: “Due anni fa ho perso nelle qualificazioni, l’anno scorso al secondo turno, stavolta voglio vincere il torneo. E’ il mio unico obiettivo”. Sanguinetti è contento dei progressi del suo allievo, che proprio questa settimana ha festeggiato il suo best ranking, volando al numero 81 ATP. “Quando abbiamo iniziato, un paio d’anni fa, non mi ascoltava molto, forse anche per qualche problema di comunicazione – racconta – ma poi le cose sono migliorate e con lui mi trovo benissimo. E’ un ragazzo molto deciso, sa quello che vuole”. Al secondo turno se la vedrà con Uladzimir Ignatik, altro “fedelissimo” del torneo bergamasco.
Il resto della giornata ha sancito l’eliminazione di Marco Crugnola, penultimo italiano in gara. Il varesino ha giocato un partita coraggiosa contro Jurgen Zopp, uno dei favoriti per la vittoria finale. Negli scambi giocava a viso aperto, sembrava non patire più di tanto le botte dell’èstone, ma due break al settimo gioco di entrambi i set gli sono stati fatali. Peccato soprattutto per il secondo set, quando un paio di errori arbitrali gli hanno fatto perdere la pazienza, testa e partita. Crugnola si è arrabbiato molto, come raramente gli accade. Al di là di questo, le sensazioni sono buone e la stagione è ancora lunga. Giocando sempre così, non dovrebbe avere grossi problemi ad entrare almeno tra i primi 200. Poi si vedrà. Il problema da risolvere risiede nella continuità, che a quasi 29 anni “Crugno” spera di aver trovato. E’ già nei quarti di finale anche il russo Konstantin Kravchuk, che in una partita molto intensa ha battuto 6-3 1-6 6-3 il giovane belga David Goffin, giocatore dal sicuro avvenire accompagnato a Bergamo da Reginald Willems, ex capitano del team belga di Coppa Davis. Ha vinto Kravchuk, ma Goffin è un cavallo su cui puntare. D’altra parte i risultati gli danno ragione. In mattinata si era ultimato il primo turno con la vittoria di Amer Delic contro Malek Jaziri, numero 3 del tabellone. Delic, reduce dall’epico weekend di Coppa Davis (ha dato alla Bosnia i 3 punti nella vittoria in Turchia), ha confermato di attraversare un ottimo momento di forma. Il suo match contro Benjamin Becker promette un alto tasso spettacolare. Nell’ultimo match della sessione pomeridiana, Arnaud Clement ha dovuto lottare per tre set contro il coriaceo Martin Fischer, ma anche stavolta….l’ha sfangata. E’ finita 6-2 4-6 6-3 per l’ex top 10 francese, che nei quarti se la vedrà con Kravchuk.
Il programma di giovedì ha almeno tre match “clou”. Oltre al già citato Delic-Becker (programmato in sessione serale), ci sarà Andrea Arnaboldi, ultimo italiano in gara, opposto all’ostico Bjorn Phau. Il match è previsto per le 18.30, mentre verso ora di pranzo Go Soeda affronterà Ignatik. Pubblico sempre più numeroso al PalaNorda, grazie anche all’ingresso gratuito garantito dall’organizzazione per tutta la durata del torneo.
TROFEO LAME PERREL – FAIP (42.500€, Play-It)
Primo Turno Singolare
Go Soeda (Gia) b. Marius Copil (Rom) 6-4 6-4
Amer Delic (Bih) b. Malek Jaziri (Tun) 6-4 7-5
Secondo Turno Singolare
Jurgen Zopp (Est) b. Marco Crugnola (Ita) 6-4 6-4
Konstantin Kravchuk (Rus) b. David Goffin (Bel) 6-3 1-6 6-3
Arnaud Clement (Fra) b. Martin Fischer (Aut) 6-2 4-6 6-3
Primo Turno Doppio
Dustin Brown / Jonathan Marray (Ger-Gbr) b. Jordan Kerr / Travis Parrott (Aus-Usa) 6-4 7-6(0)
Quarti di finale Doppio
Martin Emmrich / Andreas Siljestrom (Ger-Swe) b. Amer Delic / Ivan Navarro (Bih-Spa) 7-6(13) 6-3