(Jerzy Janowicz – Foto Nizegorodcew)
Vengono definiti “hot” tutti quei giocatori che stanno attraversando un ottimo periodo di forma. Se l’affermazione vale anche per i tornei, gli Internazionali Trismoka 2011 (42.500€, Play-It) possono considerarsi un evento decisamente…caldo. Tra i suoi protagonisti, infatti, ci sono diversi giocatori che stanno attraversando un grande periodo di forma. Tra loro spicca l’indiano Somdev Devvarman, reduce da una splendida finale al torneo ATP di Johannesburg. Ma non possono dimenticarsi il sudafricano Van Der Merwe, pure lui gran protagonista a Johannesburg (dove è giunto in semifinale) e altri giocatori che hanno fatto molto bene nei challenger della settimana: il rumeno Marius Copil (vincitore a Kazan), i tedeschi Andreas Beck e Dominik Meffert (finalista e semifinalista sempre a Kazan) nonché Gilles Muller e Jerzy Janowicz, rispettivamente finalista e semifinalista a Courmayer. Curiosamente, i due si troveranno di nuovo a Bergamo a livello di primo turno. L’ottimo stato di forma di questi giocatori, unito al pedigree importante di alcuni protagonisti, garantirà al torneo bergamasco una settimana di grande spettacolo. Gli impegni della scorsa settimana, tuttavia, hanno fatto si che molti giocatori avessero il diritto di giocare il secondo o addirittura il terzo giorno. Si spiega così il programma di lunedì, incentrato soprattutto sui doppi e con il derby slovacco nel match serale, in cui saranno impegnati Martin Klizan e Andrej Martin. Per gli appassionati bergamaschi, dunque, un gustoso antipasto in attesa di due giornate piene di tennis e con i protagonisti più attesi in campo uno dopo l’altro.
Nel frattempo si stanno ultimando le qualificazioni, da cui sono già emersi i primi verdetti. In attesa degli ultimi incontri, hanno centrato un posto in tabellone lo svizzero Alexander Sadecky e il serbo Dusan Lajovic. Nel turno decisivo, Sadecky ha superato il toscano Walter Trusendi, autore di una prova generosa ma un po’ sfortunato nei momenti decisivi. E’ finita con il punteggio di 7-6 3-6 6-3 in poco più di due ore, ed è stato un match divertente. Da una parte il serve and volley mancino e velenoso di Sadecky, dall’altra la solidità e l’esuberanza di Trusendi. L’azzurro ha sprecato un break di vantaggio nel primo set, poi perso al tie-break con uno smash sparato fuori di metri. Nel secondo è rimasto in partita ed ha centrato il break decisivo all’ottavo game, mentre nel terzo ha commesso alcune ingenuità che gli hanno costato la “rottura” decisiva nel quarto gioco. Grida vendetta, in particolare, una palla corta finita in rete quando aveva tutto il campo aperto. Al di là di questo, Trusendi ha mostrato un tennis superiore alla sua attuale classifica (n. 392) ed anzi ci si stupisce che non sia mai andato molto più in alto della 341esima posizione. Oggi ha 26 anni, ma non gli manca nulla per sfondare. La storia del tennis italiano, in fondo, è piena di giocatori che hanno trovato la completa maturazione in età agonisticamente avanzata.