di Paolo Angella
Il primo Slam della stagione, l’Australian Open, è da sempre quello con le maggiori sorprese nella categoria Junior, perché è il primo dopo il ricambio generazionale, dopo che la maggior parte dei protagonisti dell’anno precedente sono passati definitivamente ai tornei del circuito pro. Quest’anno però, almeno nel torneo maschile, le sorprese sono state veramente tante, al di là di ogni previsione.
Alla fine il vincitore è risultato la wild card australiana Oliver Anderson, arrivato alla prima prova del grande Slam senza classifica junior e quindi ammesso al torneo solo grazie alla wild card concessa dagli organizzatori. Anderson comunque si era già messo in evidenza in alcuni tornei pro, in particolare nel recente importante torneo di Brisbane aveva superato le qualificazioni battendo prima Tim Smyczek e poi Dennis Novikov, per poi perdere al primo turno del main draw contro Ivan Dodig. Anderson aveva avuto anche una wild card per il tabellone di qualificazione degli Australian Open senior, dove ha superato il primo turno, per poi arrendersi al secondo contro lo spagnolo Menendez-Maceiras.
In finale Oliver Anderson ha avuto la meglio contro l’uzbeko Jurabek Karimov, numero tredici del mondo a livello junior all’inizio del torneo e numero sette del seeding. Anche la finale raggiunta da Karimov è sicuramente una grande sorpresa visto che per trovare il risultato più significativo della sua carriera bisogna tornare esattamente a un anno fa, sempre agli Australian Open, dove aveva raggiunto la semifinale. In tutto il 2015 ha vinto un solo torneo, un G2 in casa propria in Uzbekistan e poi solo risultati di minore rilevanza.
In questa prova dello Slam, Oliver Anderson ha eliminato al terzo turno la testa di serie numero uno, l’ungherese Mate Valkusz e poi il connazionale Purcell nei quarti e infine il coreano Chung in semifinale, mentre Jurabek Karimov ha avuto la strada spianata fino alle semifinale da tante cadute eccellenti nella sua parte di tabellone e la partita più difficile è stata sicuramente in semifinale quando ha battuto l’australiano Alex De Minaur, evitando così una finale tutta australiana.
La finale è stata una partita a fasi alterne con l’australiano che ha dominato il primo e il terzo set e l’uzbeko che invece sembrava aver preso le redini dell’incontro nel secondo set. Alla fine vittoria meritata e primo trofeo in una prova del grande Slam Junior per Oliver Anderson che ha chiuso con il punteggio di 6-2 1-6 6-1.
Oliver Anderson, australiano di Brasbane, è stato il quinto tennista di casa a vincere l’Australian Open Junior negli ultimi dieci anni. Recentemente si è affidato ad un nuovo coach, Wayne Arthurs, ottimo doppista che è arrivato anche al numero undici al mondo nel doppio. Il sodalizio ha avuto subito l’effetto migliore possibile.
Anche nel singolare femminile non sono mancate le sorprese, ma decisamente in misura minore rispetto al tabellone maschile. Alla fine la vittoria è andata alla bielorussa Vera Lapko, che ha superato in finale la sua amica e compagna di doppio nello scorso Wimbledon, la slovacca Tereza Mihalikova con il punteggio di 6-3 6-4.
Tereza Mihalikova era la campionessa in carica avendo vinto lo scorso anno e si è presentata qua con la seconda testa ed è diventata la grande favorita per la vittoria finale quando la testa di serie numero uno, la canadese Bianca Vanessa Andreescu si è dovuta ritirare per un infortunio al terzo turno.
Fino ai quarti di finale il cammino della Lapko è stato molto semplice, al quarto turno è stata impegnata duramente dalla russa Anna Kalinskaya e alla fine è uscita vincente da un match maratona. Nelle semifinale ha mantenuto i nervi saldi contro la sorpresa australiana Sara Tomic, proveniente dalle qualificazioni ed è arrivata in finale senza troppi patemi d’animo.
Dall’altra parte del tabellone Tereza Mihalikova fino alla finale ha lasciato solo un set alla spagnola Cristina Bucsa al secondo turno e poi ha sempre vinto nettamente i propri match, compreso il quarto di finale, dove ha incontrato l’astro nascente del tennis mondiale la quattordicenne russa Anastasia Potapova e la semifinale dove ha sconfitto la svizzera Rebeka Masarova.
La finale si è chiusa in un’ora e mezzo di gioco con il punteggio di 6-3 6-4 a favore della bielorussa, che si aggiudica per la prima volta nella carriera una prova del Grande Slam a livello Junior. Vera Lapko ha confermato il suo eccellente stato di forma, palesato la settimana precedente lo Slam, quando aveva vinto il G1 di Traralgon, sempre in Australia.
Vera Lapko è stata la seconda tennista bielorussa a vincere gli Australian Open Junior, dopo Victoria Azarenka, che li aveva vinti nel 2005. L’avevamo intervistata lo scorso agosto in occasione della European Summer Cup, trovate l’intervista qua.
Tereza Mihalikova si è parzialmente riscattata vincendo la finale del doppio, con coppia con la russa Anna Kalinskaya, battendo la coppia di giovanissime ucraine Dayana Yastremska e Anastasia Zarytska
Per quanto riguarda gli italiani, nessuno ha superato il secondo turno, sia nel tabellone maschile che in quello femminile. Ci aveva illusi Ludmilla Samsonova, la tennista nata in Russia, ma vissuta praticamente sempre in Italia, che ha ottenuto due anni fa di gareggiare per l’Italia. Samsonova ha battuto al primo turno la forte canadese Charlotte Robillard-Millette, testa di serie numero 3, ma poi si è dovuta arrendere alla padrona di casa, la wild card australiana Violet Apisah.
Australian Open dignitoso anche per l’altra italiana presente tra le ragazze, Lucrezia Stefanini, che ha superato le qualificazioni, vincendo due partite, ma poi si è dovuta arrendere al primo turno contro la cinese Jia Qi Ren. Per un curioso caso del destino le nostre la Stefanini si è incrociata con la stessa tennista cinese anche in doppio, dove le nostre due rappresentanti Samsonova – Stefanini hanno perso al primo turno con la coppia cinese Ren – Cao.
Molto sfortunati i nostri ragazzi nel sorteggio. Gian Marco Moroni ha trovato subito la prima testa di serie del torneo e numero uno al mondo nelle classifiche junior prima degli Australian Open, l’ungherese Mate Valkusz, e ha dovuto soccombere, per 6-4 6-4, giocando comunque una buona partita.
Corrado Summaria ha pescato la testa di serie numero sei, idolo di casa, l’australiano Alex De Minaur e non è mai riuscito a entrare in partita perdendo al primo turno con il punteggio di 6-2 6-3. Andres Gabriel Ciurletti invece, può sicuramente considerare positiva la sua trasferta australiana, essendo riuscito a superare le qualificazioni, vincendo due partite, ma poi, anche per lui, un sorteggio negativo lo ha messo di fronte al primo turno del main draw al fortissimo tennista canadese Felix Auger–Aliassime ed ha perso con un duplice 6-4. Non sono invece riusciti a superare le qualificazioni gli altri due tennisti italiani impegnati nel primo slam della stagione, Giovanni Fonio, eliminato al secondo e decisivo turno delle qualificazioni dall’australiano Lucas Vuradin e Riccardo Balzerani, eliminato anche lui al turno finale delle quali dal forte ungherese Zsombor Piros.
Infine nel doppio maschile Gian Marco Moroni, in coppia con lo statunitense Ulises Blanch ha superato il primo turno, ma poi si è fermato al secondo sconfitto da una coppia di giapponesi. Eliminati invece al primo turno gli altri due nostri tennisti impegnati nel doppio, Andres Gabriel Ciurletti, in coppia con l’altro americano Lian Caruana ha perso subito contro Klein- Rikl e Corrado Summaria che ha giocato assieme al tedesco Rudolf Molleker è stato sconfitto da Lim-Hossam.
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