Si sono conclusi gli incontri del tabellone di qualificazione del torneo ATP Challenger di Perugia organizzato dalla MEF Tennis Events del patron Marchesini (con Elena Marchesini in prima fila), e la direzione del supercampione perugino Francesco Cancellotti ex numero 21 ATP negli anni 80.
Gianluca Di Nicola, 779 ATP, qui accompagnato da papà coach Italo, e facente parte del progetto Over 18 FIT, supera brillantemente le qualificazioni, eliminando al turno decisivo il russo Safiullin, uno dei più promettenti prospetti tra i giovani e testa di serie numero 7 del tabellone, più di 300 posizioni avanti al nostro campioncino nella classifica mondiale. Molto solido il giocatore marsicano, che ha vinto il primo set, poi nel secondo parziale ha dovuto arrendersi al tie break, per finire in crescendo nel terzo e decisivo set. Da tempo sta lavorando sul servizio per avvicinare i piedi, spingere maggiormente e quindi avere una prima palla di servizio più pesante ed incisiva, riuscendo pienamente nel tentativo come dimostrato in questi primi giorni qui a Perugia.
Nel turno precedente aveva silurato un altro piccolo campioncino come l’argentino Cachin, uno che a tennis gioca benone ed è numero 322 delle classifiche mondiali, ma forse manca di pesantezza di palla ed è ancora acerbo sul piano emotivo, tendendo ad uscire dal match in alcuni momenti.
Il responsabile del progetto Over 18 FIT Umberto Rianna è sempre prodigo di complimenti per il giovane azzurro, perché è un ragazzo che sta facendo progressi importanti. Il sorteggio lo ha messo di fronte nel main draw ad una sfida affascinante quanto difficile contro il forte argentino Nicolas Kicker, testa di serie numero 2 del torneo che da quando è diventato papà, pur giovanissimo, ha inanellato successi e vittorie, compresi di best ranking.
Si sono qualificati al main draw anche Gonzalo Escobar, arrotino vecchio stampo, Juan Pablo Paz che ha piegato la stoica resistenza a cui ci ha abituato Walter Trusendi, sempre straordinario per impegno e grinta, e un giocatore che pochi conoscono ancora ma che presto impareranno tutti a temere: il tunisino Moez Echargui.
Echargui, 526 ATP, ha molte caratteristiche del campione, perché è tecnicamente completo (ma ha margini di miglioramento ampi, soprattutto sui primi colpi del gioco), tatticamente sa cosa fare e quando farla, atleticamente è superbo, forza nelle gambe pazzesca ma anche agilità straordinaria, mentalmente è un treno. E’ proprio un treno vero: il suo Coach, Skander Mehir, un tunisino giramondo con grande cultura tennistica e a 360 gradi, ma da tempo trasferito in Italia, non ha bisogno nemmeno di sferzarlo troppo, lo incoraggia con piccoli gesti a bordocampo, ma Moez ha una solidità mentale pari alle sue motivazioni, che sono quelle di un ragazzo disposto ad ogni sacrificio pur di riuscire nel tennis come nella vita. Ha 24 anni, ha studiato negli Stati Uniti, non avendo grandi possibilità economiche ha disputato solo Futures nella sua Tunisia (ad Hammamet) ed ora alla prima esperienza Challenger in Europa ha messo in fila uno dopo l’altro Riccardo Ghedin (che ha avuto il merito di tenere fisicamente fino all’ultimo), lo svedese Lindell (demolito al terzo set) e il francese Eysseric, che preda della frustrazione per i recuperi spettacolari del tunisino e le susseguenti azioni di contrattacco nei giusti momenti, ha finito per crollare da tutti i punti di vista.
Ora nel main draw Echargui avrà l’australiano Polmans, giocatore già pronto a spiccare il volo a livello ATP.
La testa di serie numero 1 del tabellone principale sarà Federico Delbonis che se la vedrà nel derby con Andreozzi, mentre le wild card sono andate a Gian Marco Moroni, Matteo Donati e Andrea Arnaboldi. L’organizzazione ha premiato Marcel Granollers che arriva direttamente da Wimbledon. Spicca il derby Travaglia- Giannessi, peccato che uno dei due dovrà andar fuori, mentre Giustino se la gioca contro il francese Sakharov. Salvo Caruso è stato sorteggiato con l’argentino Paz, qualificato, e ci sarà anche un’altra sfida fratricida tra Luca Vanni alla ricerca di punti buoni per gli US Open, e Stefano Napolitano che vorrà senza dubbio riprendere la strada dell’ascesa nel ranking.
Gaio ha una buona chance di tornare al successo contro il francese Bonzi. Sorteggio tosto per le Wild card azzurre: Arnaboldi ha pescato Gerald Melzer, che ha una pesantezza di palla notevole più una importante velocità di crociera nel ritmo, Donati se la vedrà con Gimeno-Traver che al netto di infortuni è uno dei giocatori più in gamba del circuito Challenger, e Moroni avrà vita dura con una vecchia volpe da terra rossa come Munoz De La Nava.
Risultati ultimo turno quali
G. Di Nicola b. [7] R. Safiullin 6-2 6-7(5) 6-3
[4] J.P. Paz b. [5] W. Trusendi 7-5 4-6 6-2
M. Echargui b. [1] J. Eysseric 4-6 6-4 6-2
[8] G. Escobar b. [3] T. Brkic 6-3 6-3