L’Italia non trionfa all’Avvenire da due stagioni. Un’astinenza non così lunga come la precedente, durata 42 anni. Nel 2012 e nel 2013 vinsero Filippo Baldi e Andrea Pellegrino, e ora che parte l’edizione n.52 sulla terra rossa del Tc Ambrosiano di via Feltre gli azzurri ci riprovano. Ce ne saranno molti, non soltanto nel tabellone di qualificazione (dove saranno quasi l’assoluta maggioranza) ma anche nei due main draw. C’è Giulio Zeppieri, classe 2001 da Latina, e il suo nome è in alto alla lista dei favoriti, dietro soltanto all’austriaco Lucas Krainer, che però ha un anno in più. C’è anche Filippo Speziali, che nel 2015 arrivò a sorpresa fino alle semifinali e che quest’anno punta al bersaglio grosso. E c’è pure Federico Arnaboldi, tesserato proprio per il Tc Ambrosiano e di base a Milano. Il canturino, cugino del “pro” Andrea saldamente nei Top 200 Atp e detentore del record del match più lungo mai disputato su tre set (Roland Garros 2015), sarà tra i più attesi. Non solo perché gioca sulla terra rossa di casa ma anche perché lo scorso anno fece ottima mostra di sé proprio all’Avvenire. Tra i tanti stranieri di valore, oltre al già citato Krainer, meritano una menzione anche l’ungherese Daniel Khin, che prova a tenere alta l’effige magiara per il terzo anno consecutivo dopo la finale 2014 di Mate Valkusz e la vittoria 2015 di Zsombor Piros, e il croato Borna Devald, che si allena alla Mouratoglou Tennis Academy, struttura francese guidata dall’attuale coach di Serena Williams, indiscussa n.1 Wta.
Il canovaccio non è molto diverso in campo femminile. Anche se in questo caso lo spauracchio viene come al solito da Est (le prime sei favorite provengono tutte da paesi dell’ex Unione Sovietica), l’Italia mette in campo un manipolo di ragazze agguerrite. A loro il compito di emulare Giulia Peoni, ligure dal fisico minuto ma dal tennis pimpante, capace di issarsi fino alla finale lo scorso anno (persa contro l’argentina Maria Lourdes Carlè). Il fiocco rosa in casa Italia all’Avvenire manca ormai dal 2005, quando ad alzare la coppa che fu anche di Jennifer Capriati (1988) e Martina Hingis (1992) toccò alla toscana Corinna Dentoni. E proprio da un’altra toscana, la 16enne Lisa Piccinetti di Abbadia San Salvatore (Siena), si riparte quest’anno. È lei la più attesa, a un anno dall’ultimo evento Tennis Europe giocato, sui campi dell’Avvenire 2015, prima di concentrarsi sull’attività Under 18. Ma il richiamo del torneo Under 16 sul rosso più importante del mondo vale un ritorno nella categoria. Insieme a lei anche Melania Delai, trentina classe 2002 che proprio la scorsa settimana ha firmato il primo successo italiano dell’anno nel circuito Under 16 vincendo il Bergant Memorial di Maribor (Slovenia, categoria 2 Tennis Europe, l’Avvenire è di categoria 1). Da tenere d’occhio poi c’è pure Federica Rossi, sondriese nata nel 2001 che ha appena mostrato grandi cose al Trofeo Bonfiglio under 18 (sempre a Milano): la lombarda è stata l’unica italiana a superare le qualificazioni e al 1° turno del main draw ha battuto la n.39 del ranking mondiale giovanile, la paraguaiana Escauriza. Da sabato le qualificazioni, lunedì il tabellone principale (ingresso gratuito).
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