(Fabio Lavazza ed Helene Pellicano)
da Tarbes, Fabio Lavazza (Coach Internazionale)
Caro Alessandro e cari amici di Spazio Tennis,
come mi è stato chiesto sono qui a raccontarvi la mia esperienza al torneo under 14 riconosciuto come “Campionato del Mondo per U14”. La mia è stata la prima presenza a Tarbes, dove si è svolto il famosissimo “Les Petits As 2015“, torneo che fa parte del circuito Tennis Europe e classificato come G1; ma a differenza degli altri tornei europei, all’evento francese prendono parte tutti i giocatori che vogliono/possono ambire al titolo di più forte del mondo di categoria.
Hanno preso parte 45 delegazioni di paesi provenienti da tutto il mondo per un totale di ben 5000 giocatori. La curiosità è che un po’ come accade per gli Internazionali BNL d’ Italia ci sono tornei di pre qualificazioni in tutti i centri periferici della federazione francese, ed ognuno dei partecipanti ha diritto all’ ospitalità, che fa salire il budget del torneo ad udite udite 900.000 €. Non ho sbagliato a contare gli zeri, questo torneo costa forse più di un torneo Atp 250.
Al torneo danno il loro aiuto ben 180 volontari e a detta del direttore del c’è una lunga lista d’attesa per poter aiutare l’organizzazione di questo magnifico evento che dispone di 8 campi coperti in greenset piuttosto lento. Una lentezza dovuta al fatto che 6 degli 8 campi vengono costruiti nuovi ogni anno. Il campo centrale è capace di ospitare 2500 spettatori, prima d’ ora non ho mai visto così tante persone sugli spalti per assistere a un match giovanile, e che tifo!! A tratti sembrava di trovarsi in Coppa Davis con il pubblico che tifava a gran voce il beniamino di turno.
Durante la settimana del tabellone principale si contano 30.000 presenze, parecchi sono i bus che sono parcheggiati all’esterno della struttura. Il padiglione centrale dove ci sono i tre campi principali ospita anche la zona mista dove giocatori e spettatori si mescolano e possono usufruire di tutte le comodità che una players lounge di un torneo del Grande Slam mette a disposizione: playstation, un campetto da badminton, uno da minitennis, ed un sacco di altri divertimenti per grandi e piccini oltre che tre o quattro zone ristoro. La trasportation è garantita in qualsiasi momento grazie a una ventina di mezzi di autoveicoli.
Venendo alla competizione, come ho precedentemente detto è stata la mia “prima volta” poiché generalmente lavoro con atleti più grandi, ma da quasi due anni seguo alla “Brett and Lavazza Tennis Academy” la giovanissima tennista maltese Helene Pellicano, che già nel 2014 si è tolta parecchie soddisfazioni vincendo due tornei Tennis Europe under 12 un Tennis Europe under 14. Ha anche raggiunto la finale all’Eddie Herr in Florida, perdendo solamente da Himari Sato, che insieme ad Helene è stata l’ unica delle 2002 a raggiungere i quarti di finale a Tarbes, come fece l’ anno passato la vincitrice della manifestazione appena conclusa, Anastasia Potapova.
Sono molto soddisfatto del torneo della mia allieva, soprattuto perché ha dimostrato di saper lottare contro giocatrici molto più sviluppate fisicamente e recuperando al secondo turno e negli ottavi di finale un set di svantaggio. Il torneo femminile è stato di altissimo livello con almeno 6/7 giocatrici che avrebbero potuto vincere il titolo. Come confermato dai moltissimi osservatori presenti al torneo il livello femminile di quest’anno è stato particolarmente alto e prevedono lo stesso per l’anno prossimo quando si sfideranno le 2002 e le 2003. La fortissima giocatrice russa che ha dominato già dall’anno scorso la categoria non ha avuto affatto vita facile ed ha ceduto per due volte un set durante il torneo, persino per 6 giochi a 0 durante i quarti di finale contro l’ucraina Laguza. Al momento la differenza che ha rispetto alle altre è la consapevolezza di essere la favorita che la “costringe” a fare di tutto per vincere ogni volta, oltre che alle ottime doti tecniche ed atletiche.
Il torneo maschile ha visto la vittoria del taiwanense Tseng che è dotato di una tecnica praticamente perfetta, grande grinta e gioco di gambe. Non ho potuto concentrarmi troppo sui ragazzi visto che sono stato spesso impegnato a studiare come battere le future avversarie della Pellicano. A differenza di alcuni anni fa, nei quali vinceva i tornei under 14 chi buttava più palle di là, ora si gioca un tennis moderno con accelerazioni e cambi di ritmo che la fanno da padrone, quindi anche la preparazione tattica di ogni singola partita viene studiata come per i professionisti di volta in volta, di avversario in avversario.
L’evento, pregno di professionalità, ha fatto in modo che non ci fossero scenate di alcun tipo; non credo di aver visto un singolo lancio di racchetta, urla o genitori che volevano entrare in campo a giocare al posto dei figli. Sarebbe stupendo se ogni volta si potesse giocare con queste condizioni.
Sono stato felice di vedere parecchi giocatori italiani, seguiti a Tarbes da Luca Sbrascini e Giovanni Paolisso che hanno accompagnato 2 ragazze e 5 ragazzi. Le ragazze erano le finaliste dei Campionati Italiani under 13 Elisabetta Cocciaretto, che è uscita al primo turno in una partita molto lottata, che ho avuto modo di vedere, contro la Giapponese Sato, e Federica Rossi che si è arresa negli ottavi contro la finalista Olga Danilovic. Come già detto non ho avuto modo di seguire più di tanto il torneo maschile, dove Tabacco e Musetti entrambi nati nel 2002 e vincitori della Summer Cup under 12 non sono riusciti a superare il primo turno, mentre Rottoli, anch’egli vincitore della Summer Cup, e Furlanetto unico dei quattro nato nel 2001, si sono dovuti arrendere al secondo turno.
Che dire, è stata una indimenticabile esperienza e quasi sicuramente avrò la fortuna di ritentare l’assalto al titolo l’anno prossimo!
Helene ed io non vediamo l’ ora…