SAGHE MENTALI IN STATO DI GRAZIA
La Rubrica dell’(In)Esperto di Stefano Grazia
EPISODE 13_ Viaggiando al centro della notte
Questa non e’ una storia col lieto fine: il ragazzino non mette le mani sul Trofeo e non scappa nemmeno con la ragazza piu’ bella: difficilmente Hollywood ne trarra’ mai un film e forse non e’ materiale nemmeno per una buona serie televisiva, anche se i personaggi ci sono tutti: famiglie disfunzionali, ribelli senza causa, affiliati della Mafia Russa, scommettitori, economisti, tassisti, giornalisti, poliziotti, nani, ballerine …puttane … militari (questa volta la citazione e’ da Amici Miei) … Ma questo era solo l’inizio del nuovo articolo: facciamo invece un passo indietro e andiamo a vedere come, circa un mese fa o forse anche di piu’, avevo cominciato quello che doveva essere un nuovo articolo, quello con cui sarei tornato a scrivere dopo una prolungata assenza …
“Ritorno a scrivere, dopo un prolungato silenzio, l’ennesimo ULTIMO articolo della mia saga di Genitore piu’ o meno Illuminato di Tennista piu’ o meno Talentuoso: avevo smesso un po’ perche’ mio figlio, abbandonata la Bollettieri Academy e rientrato nella mia e sua Africa dopo un paio di settimane aveva praticamente deciso di confermare il suo status di exgiocatore smettendo per davvero anche di fingere di continuare a provarci e un po’ perche’ negli ultimi due mesi la mia attenzione era stata attirata dai Mondiali di Rugby in corso in Nuova Zelanda e vinti, al grido di Dio lo vuole! dai mitici All Blacks. Ora succede che dopo un po’ che non scrivi ti impigrisci o diventi timido e a un certo punto davvero ti passa sempre piu’ la voglia di lasciarti invischiare nelle beghe di cortile dei frequentatori vecchi e nuovi del nostro (ma ormai piu’ vostro) subblog dedicato al Tennis Giovanile.
Nel mio caso poi, a parte il solito Atti, nessuno ha mostrato di sentire piu’ di tanto la mia mancanza mentre invece tutti si strappavano i capelli perche’ non c’era piu’ il Principe Buzzurro ad insultarli come si meritavano e quindi piu’ che irato ai numi semplicemente biasito (amazed, si direbbe in inglese) sulle circonvoluzioni di cui e’ capace la natura umana, mi ero ormai rassegnato a restarmene nell’ombra e nell’oblio trovando magari il tempo di mettere mano a quei due capolavori che cambieranno il corso della Letteratura Italiana (“Uomini Fuori” e “La Canaglia di Lagos”) quando sono successe un paio di cose, anzi tre. La prima e’ che Mad Max e’ tornato a scrivere e ‘a sparar cazzate’, direbbe Guccini, come un pio, un teorete, un bertoncelli o un prete e questo sarebbe ancora niente ma e’ il fatto che non ci sia piu’ nessuno a fargli da contraltare che mi lascia giu’. La seconda cosa non me la ricordo e la terza ve la dico dopo, a conclusione dell’articolo ed e’ anche il frutto di una amara riflessione ed anzi, il vero e proprio motivo per cui ho sentito forte l’impulso di riprendere la penna in mano, si fa per dire visto che sto scrivere su uno dei miei tanti Mac comprati non perche’ ritenuti superiori a Windows, anzi, ma unicamente perche’ dopo aver visto anni fa I Pirati di Silicon Valley mi resi conto che fra Bill Gates e Steve Jobs c’era la stessa differenza che ci puo’ essere fra Pete Sampras e Andre Agassi: uno puo’ anche essere stato il miglior tennista di sempre ma e’ l’altro che ha cambiato lo sport.
Ma come al solito sto divagando. Dunque Mad Max (ancora tu? Ma non dovevamo rivederci piu’?)ha ripreso a scrivere e con la pala a ricoprire di merda maestri, bloggers, pseudocoaches e genitori … la cosa piu’ buffa, o imbarazzante, e’ semmai leggere le repliche di gente che non sa o non ricorda di essere stata prese a badilate (metaforiche) di merda e sembra quasi cercare d’ingraziarselo sperando che poi cosi’ si dimentichi di insultare anche loro… La scena mi ha ricordato quella volta che Carmelo Bene ando’ a Domenica In e comincio’ a dirne di cotte e di crude su registi coetanei e critici e in particolare nei confronti di uno di cui non mi ricordo il nome e che chiameremo con un nome fittizio, Bistazzoni. In trasmissione c’era anche un altro regista, di cui tacero’ il nome, che si preoccupo’ subito, sollecitato da Mara Vener, mi pare, di accodarsi a Bene dando dell’infame al povero Bistazzoni. Bene se ne va e viene annunciato il prossimo ospite: un ancor giovane Abatantuono. Che appena entrato guarda la Vener e dice: Oh, io son il cugino di Bistazzoni: come la mettiamo?
No, non sono il cugino di Ivano ma mi fa davvero specie che nessuno di voi, che pure lo avevate tanto apprezzato in passato, si sia sentito in dovere di intervenire in sua difesa. Intendiamoci, molte e anche moltissime delle cose dette da Mad Max sono condivisibili e anzi, furono gia’ state dette e ridette anche da altri ai bei tempi andati. E intendiamoci, non e’ che Ivano abbia sempre brillato per comportamenti (l’elogio del coaching spudorato, tanto per citarne una) o per punteggiatura e sintassi. Ma alla fine qual e’ stato il vero oggetto del contendere fra I due? Che una tal cosa, di cui manco ricordo il nome, era secondo Ivano innata e secondo Max invece allenabile. Su questa cosa, altro che invasione della Polonia: si e’ scatenata la Guerra di Religione. Ora capisco anche Ivano che a un certo punto saputo che Mad Max e’ stato bocciato alla prova di istruttore di primo grado perche’ la sua prova con la racchetta e’ stata imbarazzante a detta di chi c’era, a un certo punto si e’ rifiutato di continuare a discutere facendo suo il detto che a discutere con un ignorante si corre il rischio che gli altri non notino piu’ la differenza. Mad Max invece ha cominciato a citare a post alterni il nome di Bollettieri, a dimostrazione che non sarebbe necessario saper giocare a tennis per essere un buon coach, quello stesso Bollettieri che finche’ ci mandavo io il figlio era invece reputato un cioccolataio incapace di tirar fuori un campione negli ultimi 10 anni. Tra l’altro, io che l’ho conosciuto, anzi li ho conosciuti entrambi, mi sono sempre chiesto se il paragone fosse comunque ammissibile visto che comunque e’ vero che adesso Bollettieri non sa piu’ giocare ma e’ anche vero che adesso ha quasi 80 anni… Non sappiamo come giocasse 50 anni fa, sappiamo che aveva cominciato tardi, a 20 anni, ma magari era comunque un B2 o un C1, e comunque era un ex para’ col mito della prestanza fisica, uno che correva, nuotava, si lanciava col paracadute, giocava a basket, football Americano, e comunque alle sei del mattino era gia’ sul campo e non smetteva mai prima delle sette, otto di sera… mai avuto un filo di grasso, magari non era un gran tennista ma forse un buon atleta si … Ma si fa per dire. Rispondendo ad un Aficionado che ammetteva che alla fin fine il modo di intendere il tennis di Max era quello in fondo piu’ vicino al suo, piu’ di Pulsatilla, Muziek, Nicoxia e Compagnia Bella, mi sono ritrovato a scrivere: si, anche il mio, ma mi sono stufato di dargli soddisfazione per beccarmi solo merda in faccia, visto che gli dai un dito e ti prende il braccio…lui dice una cosa giusta (ma anche tante stronzate, sempre gucciniamente parlando,eh!) e tu, e io, gli offriamo il ramoscello d’ulivo per quella sorvolando sul resto (te la ricordi la famosa prevenzione…uno non s’infortuna mai se fa le cose fatte bene, che non e’ vero che ci vuole culo, anzi: chi si infortuna se lo merita…Poi capita a sua figlia e allora silenzio stampa per due mesi, che e’ meglio… OPPURE Bollettieri che quando ci andavo io era merda e adesso macche’, pare sia il suo mentore …e infatti adesso vuole creare un Academy, LUI!!!! Ma falla, certo, ma con umilta’ e sobrieta’, e non con arroganza, falla come Manager Supervisor, poniti come L’Assemblatore piuttosto che come l’AntiMaestro…ma fossi io uno dei tuoi vituperati Maestri, ma ti mando la Finanza, la Fit, I Pompieri, i NAS, i NO TAV, il sindaco leghista, quello comunista, Gesu’ Cristo, il Lupo Cattivo e tutti quelli che mi vengono in mente, tutti insieme ad inibirlo a vita … Ah, ma lui la fa gratis…Allora gli mando Archipedro!!!
(Mad Max Family e Nicky Grazia)
Che poi, anche tutta la discussion sul CP e’, se vogliamo, da ridere : Pulsatilla dice che non va bene, Max dice che sbaglia…Atti e’ un entusiasta, e sbaglia pure lui… Cioe’, e l’ho notato spesso, tu sbagli anche quando gli dai ragione perche’ insomma, la sua, di ragione, e’ comunque un po’ piu’ ragionevole della tua … Certo, di Catizzone che si e’ convertito al SensoTraining non ce ne ha mai parlato…A dire il vero neanche Nicoxia.
E comunque, tornando alla diatriba Mad Max-Maestro Pieri… ma insomma, dov’e’ il problema, il nodo, il fattore scatenante, il motivo del contendere? Chi e’ Harry Kellerman e perche’ parla tanto male di me? Non sara’ che il Maestro Ivano si e’ macchiato di non avergli tributato il rispetto (tennistico) che gli compete (della serie io ti posso offendere e dire che come maestro non capisci una sega ma tu non puoi replicare …perche’ appunto sei un Maestro! … Che poi e’ tutta da ridere, se fate mente locale, a vedere il Maestro Gerbino inneggiare a Max, SimplyPete inneggiare a Max, Max inneggiare a Simply (come persona) e a Gerbino e…Gerbino e Simply dirsene di cotte e di crude!!! Recentemente poi Max ha contestato ad Ale di aver messo sullo stesso piano Maestri e Genitori…Oh, prima di continuare, ricordatevi che sono stato io il primo, e ben prima di Max, a criticare il Cartello Vietato a Cani, Negri, Ebrei, Froci, Comunisti e Genitori” appeso metaforicamente fuori dai campi di tennis, sono stato il primo a criticare l’assioma ‘Meglio Orfani’ tanto caro a certi Maestri, e sempre il primo a rinnegare la discriminazione aprioristica e a coniare il termine o meglio il postulato: Ci sono Coach and Coaches e ci sono Genitori e Genitori…Quindi, vi prego, non fraintendetemi … pero’ ipotizziamo che Ivano non sia un Maestro, categoria odiata da Mad Max a prescindere, e valutiamo i risultati… Ivano Pieri batte Mad Max 2-0. Certo, coi titoli italiani U12 e anche 13 o 14, Max ci si spazza il culo (e anche NuntioVobis) ma allora perche’ dopo che sua figlia aveva vinto la Coppa Belardinelli da sola, ha fatto la ruota (e secondo me anche giustamente) per settimane intere? La Coppa Belardinelli si, I Campionati Italiani no? Battere le prime due under 13 d’Italia conta solo quando a batterle e’ tua figlia ma non conta un cazzo se sono loro a battere lei o se a vincere I campionati italiani sono altri? In misura di quali risultati noi dobbiamo credere di piu’ a Mad Max rispetto ad altri che ne vantano di simili o di migliori visto che lui stesso per primo dice che I risultati junior non contano nulla? Non e’ un cane che si morde la coda? Un circolo vizioso e anche un po’ viziato? Per quale motivo uno dovrebbe portare I propri figli alla sua Academy a parte il fatto, non indifferente, che e’ gratis visto che lui per primo non ci porterebbe sua figlia? Perche’ ha fatto gli ottavi ai campionati italiani, perche’ ha battuto una volta la Zerulo, perche’ ha fatto la finale in un torneo junior in Francia? Non so, avete presente Groucho Marx, o era Oscar Wilde?, quando dicevano che non avrebbero mai voluto far parte di un circolo che annoverasse fra I soci uno come loro? A volte leggere Mad Max e le sue contorsioni dialettiche mi fa venire in mente questa battuta: dove e’ infatti la differenza fra lui e quelli da lui denigrati per gli stessi risultati? Perche’ lui Maestro o Coach non lo e’ e gli altri si, e allora tanto vale andare da lui? Potrebbe essere, ma lui ci porterebbe sua figlia da un altro Mad Max? O la vorrebbe portare, come ho letto, da Castellani? E ci arriviamo subito.
La seconda ragione per cui ho sentito la necessita’ di tornare a scrivere continuo a non ricordarmela e allora improvviso: ho letto dell’ennesima minaccia di querela e ricordando di essere stato uno dei primi a riceverla, sconsolato, ho scosso il capo … la mia reazione, ben diversa da quella eroica e strafottente di Andrew o dal silenzio precauzionale e ad oltranza di Roberto e’ stata, se ricordate, molto simile a quella del leone che nella foresta va in giro col taccuino per prenotarsi la colazione: vede l’antilope e dice: ok, te ti mangio per colazione, e segna sul taccuino…poi vede una zebra, ok, te ti mangio a mezzogiorno… e segna, e cosi’ continua, ogni animale che vede, segnando e organizzandosi tutta la settimana: gazzelle, facoceri, perfino una giraffa, tutti vengono inseriti nel menu’…Poi arriva sotto un albero, lo scuote un po’ e appare un gorilla di 300 chili e dice: ok, te ti mangio mercoledi’ alle 20 per cena…e il Gorilla: E io ti faccio un culo cosi’… E il Leone: E io ti cancello!
Tu mi quereli? E io ti cancello …
Perche’ alla fine, secondo me, la morale di tutta questa storia, mia sua vostra nostra e loro, e anche di Mad Max, Andrew, Trophy, Roberto, Ale, Atti, Mauro, Nicoxia, Fuor de Cabeza, Archie, Pulsatilla etc etc, e’ che non ci sono buoni e cattivi ma solo ‘rari nantes in gurgite vasto’ (e avevamo gli occhi troppo belli ad affrontare del mondo la burrasca…che la pieta’ non vi rimanga in tasca…) …Cioe’, sono solo canzonette, chiacchere da Bar … Non prendetemi, ne’ prendetevi troppo sul serio … Per esempio ho anche letto di varie critiche ad Alberto Castellani, il Decano dei nostri Coach Internazionali, e anche qui sono stato combattuto se intervenire o meno…Da un lato mi sentivo un po’ in imbarazzo e capivo il perverso meccanismo che da un lato induce il Guru in buona fede ad intervenire, a volte anche ingenuamente attratto dal sottile piacere della gratificazione, e dall’altro lo fa poi scappare a gambe levate chiedendosi ma che diavolo stavo pensando quando ha cominciato a battere sui tasti del computer… Dall’altro e’ il Blog ,bellezza!, la crudelta’ di un Bar Sport globale, di un Café’ Universe dove non esistono piedistalli e nessuno e’ intimorito, a torto o a ragione, dai titoli dell’altro e ritiene, spesso a torto qualche volta a ragione, di potersi confrontare alla pari con lui… Nei miei primissimi articoli su Ubitennis e anche su SpazioTennis ho spesso citato come INDISPENSABILE il Libro Nero di Castellani (scritto in collaborazione con D’Aprile e Tamorri) e anche il libro di D’Aprile Ok Tennis che pero’ in pratica e’ contenuto gia’, come ha ricordato giustamente Mauro, in Tennis Training. Gia’ il fatto che molti di voi non dico non l’abbiano letto o almeno sfogliato ma non ne conoscessero nemmeno l’esistenza, offre gia’, secondo me, la possibilita’ di effettuare una prima selezione fra interlocutori con cui vale la pena di confrontarsi e altri con cui francamente no…Voglio dire, va bene se sono solo sei mesi che vi siete affacciati al tennis o a questo blog, ma altrimenti, non avete scuse… Tennis Training io l’ho letto, tutto!, ma non ora bensi’ nel 91 o 92 e a quel tempo era talmente rivoluzionario in Italia da spalancarmi le porte di un Universo Sconosciuto: voglio dire, all’estero c’erano gia’ decine di pubblicazioni sul Tennis Training e Tennis Coaching, sul Mental, sulla Preparazione Atletica Specifica per il Tennis…In Italia c’erano solo le cassette FIT del Maestro Rasicci e poco piu’… Magari saranno state anche ineccepibili, ma credo, se ricordo bene, ma forse e’ leggenda, parlassero ancora, nel 92, di una presa unica, la Continental, per tutti i colpi per I giocatori piu’ esperti e il rovescio bimane era guardato come un’invenzione del demonio… Quando gia’ Bollettieri dieci anni prima sosteneva che non esisteva un solo metodo perfetto per insegnare il tennis ma ne esisteva uno perfetto per te… Mentre io mi riempivo le valigie ad ogni viaggio negli US dei libri di Loher, Howard, Kriese, Allen Fox, VanDerMeer, Vic Braden e tanti altri saccheggiando gli scaffali dei vari Barnes & Nobles, Books a Million, Borders, le librerie in Italia erano sconsolatamente vuote alla voce Tennis… Ricordo ancora dunque l’emozione quando alla Libreria dello Sport di Piazzale Azzarita, a Bologna, mi ritrovai fra le mani Tennis Training, il Libro Nero di Castellani, che per me assunse da subito la stessa valenza del White Album dei Beatles … Il libro lo porto sempre con me e campeggia in bella vista anche sugli scaffali della mia libreria ad Abuja … Detto questo, e rinnovate a distanza di 20 anni, le lodi a Castellani, confesso anche che avrei qualche dubbio ad affidargli un figlio perche’, onestamente, lo trovo spesso, nei suoi articoli sulle varie riviste di settore, francamente noioso, retorico, troppo politicizzato … insomma, il termine di Savonarola a lui affibbiato da Galgani l’ho sempre trovato azzeccato… Quello che voglio dire e’ che quando anche Mad Max ha chiesto la mail di Castellani, mi e’ rimasta la curiosita’ della reazione di Max, Berlusconiano convinto, nel veder partire sua figlia per uno stage di sei mesi col Maestro e vederla tornare trasformata ne la Pasionaria, cantando col pugno chiuso Bandiera Rossa la trionfera’ e indossando la maglietta del Che …Cioe’, come possono conciliarsi due personalita’ opposte come quella di Castellani e di Max? Il primo estimatore del Che, del Comandante Marcos e di Bertinotti e il secondo invece di Berlusconi e forse della Lega? Magari e’ possibile, nel nome dello sport, ma insomma, e’ difficile , anche se e’ vero che Max ha sempre fantasticato di aprire un’academy gratis in Africa… Io stesso francamente, con le mie idee libertarie e sinistrorse, avrei qualche preoccupazione ad affidare mio figlio ad un Coach che vuole anche essere un Pigmalione ed e’ per questo che avrei rilanciato la Discussione su dove si debbano porre, o se si debbano porre, intendiamoci, i paletti nell’affidare un ragazzino/a ancora in una fase molto permeabile dell’eta’ ad un Allenatore che ambisce, senza nasconderlo, ad essere anche un Educatore… Confesso che nei miei pensieri se da un lato il Coach deve essere sicuramente un importante punto di riferimento (e quindi, per esempio, non essere anche uno Spacciatore o un Razzista o uno Stupratore di Fanciulle e Vecchiette anche se magari e’ un Fenomeno ad Insegnare) e qualche volta persino e invece una Father Figure (vedi Carlos Rodriguez con la Henin), dall’altro mi chiederei se e’ davvero quello che voglio il demandargli anche l’indottrinazione politica (se Castellani fosse invece un fascistone sarebbe ovviamente la stessa cosa…) Una cosa infatti e’ parlare di certe cose con maggiorenni e vaccinati e un’altra con bambini con la bocca ancora sporca di latte… Questo era un punto. L’altro punto da dibattere poteva essere: come mai Castellani non riesce a trattenere questi Campioni un po’ come fa Piatti che ha con loro un rapporto monogamo finche’ morte (sportiva) non li separa (vedi Furlan e Ljubcic)(si, e’ vero, non e’ successo con Bolelli….)… Per troppo disavanzo culturale? Per inconciliabili divergenze politiche? Per ingerenze famigliari da parte di Genitori di Destra? Per eccesso di cultura che,si sa, non fa troppo bene al prototipo dell’atleta che secondo Foster Wallace piu’ e’ ottuso meglio e’? e anche secondo Agassi che,ricordate, invidiava a Sampras non il servizio ma la sua spectacular dullness…Ricordo pero’ anche che Castellani si compiaceva di farci sapere che leggeva Prevert ad Hicham Harazi o discuteva di Dostojevski con Tipsarevic … Chissa’, magari sarebbe stato lui l’unico in grado di attirare l’attenzione di Nicholas e a dire il vero, in Florida,un coach che aveva lavorato con lui e che aveva incontrato mia moglie e mio figlio per caso ad un torneo, lo aveva anche consigliato e mentre lo consigliava, quasi si commuoveva nel ricordare il suo antico mentore… O magari no, Nicholas si sarebbe addormentato o rotto anche lui I maroni, come suppongo sia poi successo, alla lunga, a molti dei suoi allievi,inclusi Harazi e Tipsarevic … Non tutti quelli che giocano a tennis alla fine sono sensibili alle Sirene della Cultura … Ma ribadisco, qui non parliamo solo di Cultura … Perche’ un conto e’ leggere un libro e farsene una opinione e un altro e’ essere portati per mano a farsela, l’opinione… E’ una materia alquanto mai delicata e quindi, si, sarebbe stato un dibattito interessante, quello su Castellani e sui Coach e su quale possa o debba essere il peso che essi hanno anche sull’educazione …”
(Pusceddu Family)
Ecco cosa scrivevo un mese fa, forse due, e non avevo osato pubblicare per timore di scatenare qualche inutile polemica …Le risate…Che ora invece, dopo gli ultimi avvenimenti, non dovrei voler pubblicare per cosa? PER MINACCIA DI RAPPRESAGLIE SU DI ME O LA MIA FAMIGLIA? Ma vi rendete conto di a che punto siamo arrivati? Al punto che Bogar si sente in dovere di farci la morale! BOGAR! Come a dire, facciamo di tutta l’erba un fascio e io che sono moralmente superiore me ne tiro fuori … maddai, va … No, qui l’unica vera ragione per cui uno non dovrebbe piu’ scrivere e’ che se va bene si becca una querela e se va male ‘un cannone puntato in gola’ …
E il terzo motivo? Un’ulteriore proposta di riflessione, una provocazione certo, ma guardatevi un po’ in giro e poi mi saprete dire…. Parlando con amici, genitori, conoscenti, bloggers, insegnanti, psicologi, sfaccendati e persino qualche Coach, l’idea che uno si fa e’ che a un certo punto I figli attraversano la Lunga Notte dell’Adolescenza e l’unica cosa che ti resta da fare e’ sperare che non si perdano … Pare non ci sia granche’ da fare: e’ innato nell’essere umano passare per quella fase della vita in cui I Genitori, visti dapprima come degli DEI, vengono ora considerati come IL NEMICO o quando va bene come degli Sfigati che non capiscono niente. La figlia di un mio amico, stimatissimo professionista, diceva tranquillamente a tavola: ma e’ normale, dai, I figli vedono I genitori come dei nemici, degli avversari. Cioe’, e’ natural:e forse non tutti, forse solo l’80%, ma I Figli vedono I Genitori come qualcosa, qualcuno da eludere…non sara’ a loro che racconteranno I primi amori o le dinamiche del gruppo o la prima volta che si sono ubriacati o si son fatti una canna…Non lo sentono naturale, non ci riescono, quasi come Fonzie quando doveva chiedere ‘scusa’ e proprio non gli veniva fuori … Preferiranno confidarsi fra loro o, somma onta delle onte somme, rivelarsi ad un altro adulto, magari uno zio, magari un insegnante, magari il custode del circolo o l’incordatore di Punto Sport … E quindi se per la stragrande maggioranza di essi, I figli, noi genitori ‘siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa”, se non il nemico o degli sfigati, comunque gente lontana dal loro modo di pensare E COMUNQUE NON MODELLI DA REPLICARE, non sara’ che davvero abbiamo sbagliato tutto? E che invece avremmo dovuto usare quella che gli anglosassoni chiamano ‘reverse psicology’? Se dopo la Perdita dell’Innocenza il figlio/a oltrepassa la linea d’ombra e si avventura nel lungo viaggio attraverso la note quasi per fuggire al modello che gli proponiamo con l’esempio, non dovremmo invece proprio fare tutto il contrario per educarli ad essere quello che vorremmo loro fossero ma non possiamo dire? (Si, certo, e’ querllo l’errore, noi non dovremmo volere che siano qualcosa ma amarli per come sono, si vabbe’, ma nel mondo reale se non vanno bene a scuola e non fanno sport a noi “ci “ dispiace, pche storie, non diciam cazzate…) Cioe’, invece di cercare di essere magri, giusti, onesti, sobri, colti, casual eleganti,pronti al sacrificio e blah blah blah, dovremmo invece, a bell’apposta, fare il contrario di quello che mai ci sogneremmo di fare: se non vuoi che tuo figlio si tagli I capelli alla cresta di mohicano o si faccia un tatuaggio gigantesco sulla schiena, la cosa migliore forse e’ sacrificarsi e presentarsi davanti a lui nella versione imputridita di Sid Vicious a 60 anni se non fosse morto giovane … probabilmente il figlio di Keith Richard, se non fosse miliardario, sarebbe stato un timido pretino di campagna o un ragioniere in una oscura banca di provincia … O forse no. Ma guardatevi un po’ in giro e ditemi se non c’e’ spesso discrepanza fra genitori e figli e se allora questa cosa del guidare con l’esempio, questa colossale bufala che io ed archipedro ci eravamo messi in testa, non e’ altro che un archetipo letterario contraddetto dai fatti….Non e’ con l’esempio che tiri su I figli, ma proprio il contrario… non e’ andando a correre con loro al mattino presto o alla sera, non e’ andando in palestra, non e’ scendendo con gli sci in mezzo al bosco, facendo mille e uno sport, lavorando con successo, leggendo mille libri o guardando buoni film …No!Se ascolti la buona musica, loro vorranno fare al massimo i Dee Jay e continuano ad ascoltare la stessa canzone rap (anche se loro dicono che ne stavano ascoltando 20 diverse … ma a te era sembrata la stessa) Qualunque cosa fai, anche se la riconosceranno come The Right Thing To Do, la avvertiranno come un tentativo di coercizzarli, sentiranno il peso della pressione, si sentiranno giudicati, avvertiranno l’ansia da prestazione …
No, non e’ con l’esempio che educheremo i nostri figli, perche’ I Figli sono Ribelli per Default e quindi se volevo davvero farne un atleta avrei dovuto fumare e bere, mangiare come un maiale ed essere obeso da far fatica a correre dietro al tram, smettere di lavorare, dormire fino a tardi e a sera rincoglionirmi davanti a un cinepanettone …. Tradire e picchiare la moglie come pare abbia fatto il papa’ delle Williams e’ optional ma chissa’, magari avrebbe aiutato anche quello. Insomma, ci siamo illusi ma in realta’la soluzione era semplice, proprio li’ davanti ai nostri occhi: se i Figli fanno sempre il contrario di quello che gli dicono di fare I Genitori, il vero Genitore Illuminato si sarebbe dovuto immolare ad una vita dissoluta di vizi e pigrizia, almeno di fronte a loro … E questo e’ quello che ha fatto il nostro eroe, colui che della Vita del Michelazzo ha fatto il proprio motto, e che goliardicamente o meno non resita a tessere lodi alla Topa anche di fronte a moglie e figlia …Piu’ che illusi, siamo stati egoisti, non abbiamo avuto il coraggio di sacrificarci interpretando la parte del Genitore Orco alla Dokic che invece nella realta’ di notte fa il Professore di Belle Arti ad Harvard, e’ vegetariano e a sera tiene corsi di dizione e poesia aulica nonche’ di uncinetto … Ed da quando casualmente sua figlia scopri’ la verita’… il crollo verticale nel ranking!
Vabbe’, dai abbiamo scherzato, ma davvero, in questo mondo capovolto, il tennis (e l’educazione dei figli) sono la dimostrazione scientifica che dio non esiste o semplicemente se ne frega.
(Con questo articolo si conclude la serie logorroica di Saghe Mentali riservate al tennis giovanile e alla Tribu’ di Genitori & Figli: d’ora innanzi l’autore si riserva di scrivere di qualsiasi altra cosa che gli passa per la testa, fosse ANCHE di libri, film e canzoni…in effetti si era dimenticato di citare fra i fumetti I Naufraghi del Vento di Bourgeon, Il Grande Freddo fra i films e perfino, in ambito musicale, I REM e gli U2… Ma cerchera’ comunque di partire dal o arrivare al Tennis anche se per lui il Tennis e’ sempre stato una scusa per poter parlare di quella cosa inutile che gli ruota intorno, La Vita …)
Leggi anche:
- None Found