di Ivan Sabatini
Eduardo, in Italia c’è grande curiosità su Gianluigi, che tutti considerano la nostra più grande speranza. Come vanno le cose?
“Per la verità con Gianluigi stiamo facendo un lavoro piuttosto importante, e le cose finora sono andate molto bene. Ma siamo solo all’inizio del percorso, occorre continuare a lavorare e a migliorare.”
Come va il diritto? E’ migliorato il movimento, sul piano tecnico?
“Sul diritto stiamo lavorando per renderlo ancora più offensivo: stiamo modificando il gesto per avanzare un po’ il punto di impatto, e per fare in modo che vada più incontro alla palla con il corpo, per ottenere maggiore aggressività.”
In Italia lo hanno visto giocare in pochissimi, ma tutti ne seguono i risultati su internet. Che tipo di tennista è Quinzi? A quale degli attuali giocatori assomiglia?
“Io personalmente lo vedo come un Verdasco, ma con un rovescio migliore.”
Su cosa deve migliorare per competere a livello Futures?
“Dobbiamo continuare a perfezionare il diritto, finché non avrà la confidenza necessaria, e poi sulla volèe e nella posizione a rete.”
Avrete delle wild card per i tre futures che avete in programma di affrontare nelle prossime settimane in Messico e in USA?
“No, faremo le quali, ma è meglio così: andremo là con l’unico obiettivo di fare esperienza, e partendo dalle quali lui potrà giocare qualche match in più.”
Come sarà poi la programmazione fino alla fine dell’anno?
“Dopo i tre futures faremo 2 settimane di allenamento alla Bollettieri Academy, poi il 29 novembre Gianluigi è iscritto all’Eddie Herr, nella categoria under 16, e infine faremo l’Orange Bowl, dove farà sia under 16 e che under 14.”
Ci sono possibilità di vederlo giocare nelle qualificazioni dell’Australian Open juniores 2011?
“Si, se farà bene all’inizio dell’anno e salirà in classifica, altrimenti cercheremo di entrare in tabellone a Roland Garros e agli US Open.”