Diario di Bordo dalla Pre-Quali (1)


(Matteo Donati – Foto Nizegorodcew)

di Alessandro Nizegorodcew (inviato al Foro Italico)

E’ sempre bello tornare al Foro Italico. Questa mattina, verso le 10.45, ho parcheggiato accanto al Campo Centrale e sono entrato nell’impianto all’altezza del Campo Pietrangeli, davvero bellissimo senza alcuna ringhiera o recinzione. Le statue come al solito spadroneggiano e ti fanno capire che il grande tennis sta arrivando a Roma. Oggi è il primo giorno di pre-qualificazioni, anche se noto subito che qualche big è già arrivato per allenarsi, come Andy Murray, visto al Bar del Tennis intento a mangiare un buon piatto di pasta.

I compagni di viaggio di questi giorni, tra Garden e Foro Italico, sono sempre gli stessi: Daniele Palizzotto (Il Tempo), Claudia Faggioni (Corriere dello Sport), il celeberrimo Roberto Commentucci, il prode Nicola Corrente, la neofita Ilaria (che ci darà una mano nei mesi a venire), l’inossidabile Grigo, Andrea Gabrielli (manager, tra gli altri, di Lorenzi e Brianti), oltre a tutti gli addetti ai lavori, coach, preparatori, genitori e, ovviamente, giocatori.

E iniziamo parlando di qualche match. Il primo match che mi ritrovo a vedere è tra il romeno Vasile Antonescu (classe 1990) e Andrea Attrice (classe 1993). La partita è godibile ed entrambi i giocatori esprimono un buon tennis. Antonescu sembra piuttosto completa e fa viaggiare la palla in maniera importante, mentre Attrice palesa un bel diritto e un rovescio meno sicuro ed incisivo. Il primo set, in lotta, finisce al tie-break: Antonescu sale subito 6-1, ma chiude solamente 7-5 grazie ad un diritto in accelerazione di Attrice che termina abbondantemente lungo. Il secondo set è assolutamente folle. Attrice in un amen vola 5.1, ma si spegne la luce e Antonescu a suon di vincenti chiude 76 75 grazie ad un parziale di 6 giochi a 0.

Sul campo adiacente Marco Cecchinato ha appena vinto il primo set 7-5 con Alex Colella. Incrocio Giovanni Di Natale di Supertennis Tv, che mi dice che i due hanno giocato innumerevoli volte contro da junior e che Colella era sempre favorito; ma che per la prima volta è il siciliano il favorito. “Cech” sale 5-0 nel secondo in scioltezza, sotto gli occhi attenti di coach Francesco Aldi. Ma Colella non ci sta a perdere così e inizia a diventare più aggressivo, cambia tattica e prova a spingere di più, scendendo anche spesso a rete. Sul 5-3 però Cecchinato gioca un buon game e chiude la pratica. Marco gioca benissimo a tratti, ma si intuisce che è in una fase della stagione in cui è leggermente cotto, come ci ha confermato dopo il match: “Negli ultimi game mi stavano per venire i crampi. Purtroppo non sto giocando al meglio in questi ultimi tornei.”

Mentre Federica Di Sarra vince agevolmente 62 62 con Giulia Bruschi e Anastasia Grymalska non gioca benissimo (a detta del suo coach Giampaolo Coppo) ma supera 62 64 Alessia Bertoia, mi appresto a vedere Adelchi Virgili contro Marco Viola. Mentre mi avvicino al campo incontro e saluto Karin Knapp, che saluto con un gran sorriso. Spero abbia capito quando sono felice per quello che sta ottenendo. Merita tutto e ogni sua vittoria è una mia gioia… Arrivo sul campo di Virgili che è sotto 4-3 nel primo. Faccio in tempo a vedere due tre colpi impressionanti di diritto, ma anche che non si muove bene e quando Viola prende campo non ce n’è. Mi dicono che Virgili non è in forma e probabilmente ha qualche problema fisico, fatto sta che Viola senza problemi chiude 63 63. Non giudicabile.

Non c’è il tempo di rifiatare. I match sono tanti e bisogna correre, correre, correre. Gianluca Naso vince 6-0 il primo set con Nicola Barraco e tutto mi sarei aspettato (lo verrò a sapere dopo) tranne di vederlo perdere quattro giochi nel secondo (6-4). E’ il turno di Nastassja Burnett, che super agevolmente 60 62 la giovanissima Deborah Chiesa (classe 1996), che non mi è però sembrata male, in particolare col rovescio. Ed è proprio questo che ho chiesto ad Asia, che mi ha risposto: “Gioca bene e tira anche forte, con il rovescio soprattutto; invece il diritto se lo perde parecchio.”

Nel frattempo c’è molto più equilibrio tra Alice Matteucci (classe 1995) e la russa Marina Shamayko. La Matteucci ha un bel tennis, colpi molto ben impostati, rovescio in back efficace, si muove anche bene e tatticamente sembra già pronta. La Shamayko però ha ancora un’altra velocità di palla e, nonostante la rimonta della Matteucci da 2-5 a 4-5 nel secondo set, chiude 62 64. La Matteucci è una ragazza interessante, su cui si può lavorare bene.

Si va a pranzo, in attesa di vedere qualche punto di Alysa Kleybanova contro la nostra Alice Savoretti (classe 1992), con la russa che ha vinto il primo 6.2, ma è sotto 2-4 nel secondo parziale. Panino con prosciutto e mozzarello e bottiglietta d’acqua. Al bar incrocio Francesco Piccari e Francesco Aldi. Daniele Palizzotto ruba per sbaglio un piatto (nella foto a sinistra), che si porta sino al campo della Kleybanova (salvo poi restituirlo). Arriviamo sul campo mentre la Savoretti spreca tre palle del 5-5 nel secondo e perde 62 64. Alcie al termine del match ci ha raccontato che… “la palla della Kleybanova è davvero pesante e la cosa incredibile è che quando tu pensi di aver trovato un angolo importante lei riesci a stringere ancora di più e a metterti in difficoltà. Nel secondo set purtroppo ho sprecato tante occasioni.” Abbiamo fermato anche la Kleybanova che a fine partita sembrava molto stanca: “Ho avuto un problema alla spalla, che ho risolto da poco. Ero rientrata in campo grazie ad una wc a Miami, ma da allora questo è stato il primo torneo. Ho bisogno di giocare partite e sono contenta di farlo qui al Foro, a Roma, la mia seconda casa dopo Mosca.”

Mentre Alexia Virgili lascia due giochi a Miriana Tona, do uno sguardo a qualche punto di Daniele Bracciali, che prende a pallate il malcapitato Gianmarco Cacace. L’invito a “Braccio” per le pre-quali non ha molto senso, ma devo dire che vedere un paio di risposte vincente di rovescio di Daniele, quelle sue, con il polso bloccato e la palla che finisce sulla riga senza che l’altro possa nemmeno muoversi, ebbene, vedere quelle risposte ti rimette per qualche secondo in pace con il mondo. Enrico Burzi intanto si distare nel secondo contro Fabrizio Ornago, vincendo 61 64. Ornago comunque non gioca male, ma Burzi ha un’altra levatura.

Siamo pronti per gli ultimi match. Corinna Dentoni, che a fine match ci rivela di aver giocato “abbastanza bene”, supera Claudia Giovine 62 63, recuperando da 1-3 nel secondo. Matteo Viola regola 61 61 Alessandro Petrone, mentre ci apprestiamo tutti a seguire il match che si rivelerà il più interessante del giorno: Matteo Donati vs Omar Giacalone. Il primo è seguito sugli spalti da Marco Gualdi, collaboratore di Max Puci, mentre il siciliano è allenato da Fabio Rizzo (coach anche di Gianluca Naso). Pronti e via e Donati gioca 3-4 colpi spettacolari: risposte anticipate bloccate col rovescio bimane, smorzate, dirittoni che sembrano più comodini che colpi e si va 2-0 e servizio. Giacalone reagisce, grazie alla sua dinamicità e al suo rovescio bimane, molto bello stilisticamente. Rispetto al torneo del Ct Eur, dove l’avevo visto contro Sabau e Grassi, mi è sembrato più sicuro con il diritto. Il problema di Giacalone è che Donati è più potente e ha più tennis. Il diritto, giocato con una impugnatura abbastanza girata, è stupendo poiché il braccio è velocissimo. Matteo serve anche bene: ora unisce i piedi sul servizio, cosa che prima (prima di andare da Puci) non faceva. La prima a mio avviso arriva già ora, quando prova a fare ace, intorno ai 190 km/h. Il rovescio è molto piatto e gira poco, cosa che sulla terra contro avversari di altro spessore può essere un problema. Donati vince 64 64 il match più bello della giornata, chiudendo con un rovescio lungo linea vincente da urlo, un urlo che arriva proprio da Matteo, ovviamente felicissimo per la vittoria finale. Fabio Rizzo, a fine match, ci confida: “Come gioca bene sto ragazzo!”, riferendosi ovviamente a Donati.


(Camilla Rosatello – Foto Nizegorodcew) 

L’ultimo match della giornata è tra Camilla Rosatello (classe 1995) e Stefania Chieppa. Non avevo mai visto la giovane azzurra, ma credevo che la Chieppa avrebbe vinto piuttosto agevolmente. Invece Camilla ha lottato dal primo all’ultimo punto, anche dopo aver perso 4-6 il primo set. Dopo il dominio assoluto del secondo parziale vinto 6-0, ha tenuta duro sino al 5-5 del terzo, quando ha messo a segno il break decisivo. Vittoria finale per la Rosatello 46 60 75. Camilla è una lottatrice, il diritto è molto buono e riesce a conquistare parecchi punti, il rovescio è buono ma migliorabile, mano discreta (alcune palle corte di pregevole fattura) e il servizio decisamente buono. Il problema, per ora, sembrano essere gli spostamenti; non sembra rapidissima e le lunghe leve non aiutano. Attendiamo il match di domani contro la Dentoni per capirne di più..

Per il momento è tutto. Se avete domande scrivetele nei commenti.. Passo e chiudo.

ps Ho chiesto ad un po’ di gente di Quinzi… Il commento di Stefano Cobolli è stato chiaro. Mentre parlava con la Garbin li ho interrotti chiedendo a “Cobo”: “Ste, una cosa al volo, visto che ti sei allenato con Quinzi, mi dai un voto su Gianluigi?”“E’ buono, è molto buono, ti dico solo che in allenamento quando faceva il vincente mi faceva il pugno in faccia. E’ bravo e ha carattere.” In tutto ciò la Garbin annuiva…

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