È di nuovo tempo di Trofeo Bonfiglio. L’edizione numero 57 torna al Tc Milano Bonacossa dal 14 al 22 maggio prossimo, ed è già pronta a scoprire i campioni di domani. Un’abitudine che il torneo milanese, presentato oggi nella boutique Rolex di Pisa Orologeria in via Montenapoleone, non ha proprio mai perso. Come dimostra la scorsa edizione: ve lo ricordate Taylor Fritz? Arrivò in semifinale, fu sconfitto dal mancino francese Corentin Denolly, e adesso l’americano è già n.70 del mondo. Con una finale in un torneo Atp messa in cascina a Memphis, Stati Uniti, e persa lottando (6-4 6-4) contro l’allora n.7 del ranking mondiale Kei Nishikori. Tutto questo a dimostrazione del fatto che il Bonfiglio i campioni li vede con largo anticipo. Perfino quelli che non vincono, come già successo sulla terra rossa di via Arimondi ad alcuni dei più grandi nomi della storia del tennis, Federer e Djokovic compresi, tanto per stare ai nostri giorni. Per l’Itf, la federazione che regola e gestisce il circuito mondiale giovanile, l’evento di Milano è un Grado A, il più alto possibile; per il nostro Paese rappresenta gli Internazionali d’Italia Junior, che raccolgono il testimone temporale degli Internazionali di Roma; per il resto del mondo e per gli addetti ai lavori il Trofeo Bonfiglio è il 5° Slam dell’anno, paragonato ai tornei giovanili di Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e Us Open. Tutte cose note, per chi vive con assiduità il mondo del tennis, ma mai da dare per scontate.
L’edizione di quest’anno porta in Italia come tradizione alcuni dei migliori talenti di tutto il mondo e li fa entrare nel vivo della stagione “rossa”. Al netto di ritiri dell’ultimo secondo, nella competizione maschile in lista ci sono 7 dei primi 10 del ranking Itf Under 18, compresi numero 1 e numero 2, l’ungherese Mate Valkusz e il giapponese Yosuke Watanuki. Dieci delle prime venti, con due Top 10, anche nella lista femminile, dove spesso l’attività “Pro” mischia le carte e tende a far venir fuori sorprese più o meno prevedibili. E proprio nel torneo in rosa è la Russia a ottenere il ruolo di osservata speciale, perché con tutta probabilità avrà 4 portacolori tra le prime 10 favorite. Anastasia Potapova, Olesya Pervushina, Elena Rybakina e Sofia Zhuk sono tutte serie pretendenti al titolo, con quest’ultima che arriva a Milano da campionessa in carica del torneo junior di Wimbledon. Capitolo azzurri: con la vittoria di Gianluigi Quinzi ormai archiviata nel faldone del 2012 e con la semifinale dello scorso anno di Jessica Pieri, l’Italia si affida alle wild-card e a chi parte a fari spenti, magari dalle qualificazioni. Corrado Summaria è l’unico certo di un posto di diritto nel main draw maschile, insieme a Liam Caruana, nato a Roma nel 1998 ma trasferitosi a soli 7 anni negli Stati Uniti, dove è cresciuto. Tra le donne, in tabellone c’è solo Tatiana Pieri, sorella minore di Jessica, ma da tenere d’occhio ci sono anche la siciliana Federica Bilardo e la ligure Ludmilla Samsonova (nata in Russia). Le finali del singolare si giocano domenica 22 maggio, il sabato i match clou dei due tabelloni di doppio (ingresso libero per tutta la durata della manifestazione).
LA PRESENTAZIONE IN VIA MONTENAPOLEONE – La tradizionale conferenza stampa di presentazione del Trofeo Bonfiglio 2016 ha lasciato la classica cornice di via Arimondi, dove ha sede il Tc Milano Alberto Bonacossa, per spostarsi nel cuore di via Montenapoleone, più precisamente nella boutique Rolex di Pisa Orologeria, storico e prestigioso partner della manifestazione. Al tavolo dei relatori, Enrico Cerutti (presidente del Tc Milano Alberto Bonacossa), l’ambasciatrice del tennis azzurro Lea Pericoli e il direttore del club milanese Roberto Recalcati (nella foto Panunzio).
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