(Gianluigi Quinzi – Foto Nizegorodcew)
di Salvatore Greco, Luca Brancher e Daniele Sforza
SETTIMANA 9-15 MARZO.
È risaputo che l’attesa per il torneo di Indian Wells è quasi quanto quella che precede un torneo del grande slam e i motivi sono chiari a tutti gli appassionati. Sparuti però i tennisti sotto l’occhio del nostro radar che hanno potuto (e deciso di) misurarsi con il torneo californiano, ma ne parleremo comunque la prossima settimana, a giochi conclusi. In questa puntata ci concentreremo su quanto di buono, o non buono, ottenuto dai più interessanti prospetti nati dal ’96 in poi nei due tornei Challenger di Santiago del Cile e Guangzhou e nel consueto e variegato panorama del circuito ITF.
MASCHILE
Hyeon Chung: il giovane coreano ci ha talmente abituato alle vittorie che raccontare una sua sconfitta fa quasi notizia a sé. Questa settimana lo stop è arrivato nella semifinale del torneo Challenger di Guangzhou, in Cina, per mano del belga Kimmer Coppejans. Partita dalle sorti condizionate dalla pioggia che ha obbligato gli organizzatori a decretare l’interruzione del match nella sera di sabato (ora cinese) sul punteggio di 4-3 e break in favore del coreano. La partita è poi ripresa domenica mattina con il tennista belga che ha ben approfittato del “reset” conquistando in rimonta il set e poi dopo lo scatto d’orgoglio del coreano nel secondo, ha chiuso nettamente nel terzo. Punteggio finale in favore di Coppejans 6-4 2-6 6-2 e la possibilità di giocare, in serata, la finale contro il nostro Roberto Marcora, poi per altro vinta. Per Chung una piccola battuta d’arresto, se così davvero la si può definire, ma un altro passettino mosso verso la top 100.
Gianluigi Quinzi: molto meno limpido il cammino del nostro portacolori che proprio domando Chung conquistò il torneo di Wimbledon juniores nel 2013. Il ragazzo marchigiano, impegnato nell’altro Challenger della settimana sui campi in terra rossa di Santiago del Cile, ha superato senza particolari problemi i due turni del tabellone di qualificazioni di cui era la testa di serie numero 1 ma si è fermato subito nel main draw sconfitto 6-4 6-4 da Juan Ignacio Londero. L’argentino su queste superfici non è un cliente facile e Quinzi potrebbe recriminare qualcosa, ma è già tempo di pensare a Miami dove il nostro sfrutterà una wild card per il tabellone di qualificazioni.
Christian Garìn: si impantana nella terra di Santiago anche uno dei diamanti grezzi della cantera cilena. Dopo l’entusiasmante week-end di Davis dove aveva conquistato il primo punto in favore del Cile, è arrivata una sconfitta condita da svogliatezza e molti errori nel primo turno contro il connazionale Juan Carlos Saez, giocatore che sente bene le superfici lente e di fronte al pubblico di casa dice sempre la sua come dimostra, ultima in ordine di tempo, la sua vittoria nel Futures F1 di Vina del mar a febbraio. Probabilmente anche un Garìn più centrato e meno stanco avrebbe comunque patito contro questo Saez.
Omar Jasika: il ragazzo australiano, due settimane dopo la finale nel Futures di casa sul cemento di Adelaide, ha scelto di restare nel quadrante sud-est asiatico giocando – come Chung – a Guangzhou. Nel challenger cinese Jasika è partito dalle qualificazioni e lì è rimasto. Dopo due vittorie non banali, la prima contro il connazionale e testa di serie n.5 Matthew Ebden (6-4 7-6 il risultato finale) e la seconda in rimonta sull’indiano Singh chiusa 2-6 7-6 6-3 ha poi ceduto le armi nel turno decisivo all’esperto tennista olandese Matwe Middelkoop dopo avergli strappato il primo set al tie break e aver perso i seguenti due in maniera piuttosto netta rispettivamente per 6-2 e 6-3.
FEMMINILE
Marie Bouzkova: uscita da Flushing Meadows la scorsa estate con un bel trofeo juniores tra le braccia, la giovanissima ceca continua ad arrancare in questo 2015 con un bilancio che racconta una sola vittoria a confronto di cinque sconfitte. Se l’onorevole resa di due settimane fa al cospetto di Sesil Karatantcheva nel tabellone principale del WTA di Acapulco aveva ampiamente ragion d’essere, la debacle di questa settimana contro la russa di un anno più giovane Veronica Miroshnichenko sulla terra verde di Gainesville (Florida) nel primo turno del locale torneo da 10.000$ di montepremi dà un po’ più da pensare. 6-3 7-6 il risultato in favore della russa.
Ingrid Neel: settimana molto ricca quella della vice-campionessa in carica dell’Orange Bowl che a Gainesville ha giocato una settimana a buoni livelli. Partita dalle qualificazioni la sedicenne americana ha liquidato la classe ’99 ceca Joanna Markova e nel turno decisivo ha incontrato colei che potrebbe diventare presto la sua nemesi, quella Sofia Kenin che le aveva tolto la gioia della vittoria nel prestigioso torneo juniores della Florida e che le ha quasi tolto la gioia del main draw. “Quasi” visto che dopo quella sconfitta, arrivata in una partita rocambolesca vinta 6-0 al terzo dalla Kenin dopo due parziali finiti al tie-break di cui il secondo conquistato proprio da lei 10 punti a 8, la Neel è rientrata dalla proverbiale finestra come lucky loser e si è tolta lo sfizio di eliminare prima la “russa d’Italia” Marina Shamayko (6-0 6-3), poi la connazionale e coetanea Rianna Valdes (7-5 6-0) prima di fermarsi ai quarti di fronte alla futura campionessa del torneo Katerina Stewart che con un lapidario 6-4 6-3 ha impedito il proseguo del cammino della Neel e la suggestiva ipotesi dell’ennesimo scontro Neel-Kenin in finale. Scontro che c’è stato, nella finale del torneo di doppio, conquistato stavolta dalla Neel in coppia con l’ungherese Fanni Stollar mentre la Kenin era accompagnata dall’americana Marie Norris.
FUORI RADAR
Come sempre sono stati diversi i tennisti coerenti con i nostri criteri di età che si sono dati ben da fare nei vari circuiti, alcuni destinati a restare fuochi di paglia, altri magari lanciati in una buona serie di risultati.
Il migliore:
La palma del migliore fuori-radar va per la seconda settimana di fila al russo Karen Khachanov che, dopo il Futures conquistato a Lille lasciando per strada solo le briciole, ha conquistato anche quello successivo (France F5) sui campi indoor di Toulouse-Balma senza perdere un set e avvantaggiandosi di un walkover ai quarti di finale per il ritiro di Maxime Teixeira. Ottimi segnali da un ragazzo a cui in molti avevano già appeso al collo l’ignominiosa lettera scarlatta dell’incompiuto.
Gli altri:
Futures Australia F3 – erba
Nel suggestivo torneo combined sulla superficie più nobile organizzato a Mildura si è messo in luce un ragazzo che in una nazione tennistica senza Kyrgios, Kokkinakis e Jasika sarebbe considerato un prospetto senza pari, ma che in terra aussie dovrà fare a spallate con dei talenti notevoli per emergere davvero. È il classe ’96 di Hobart Harry Bourchier che nel torneo di casa ha superato prima l’azzurro Riccardo Stiglich e poi in serie i connazionali Marc Polmans, Oliver Anderson e in semifinale un giocatore del livello del rientrante Dane Propoggia eliminato 6-3 al terzo. In finale si è arreso con un netto 6-4 6-2 a Matthew Barton ormai lontano dagli anni migliori ma comunque di un livello superiore –momentaneamente- al giovane Bourchier.
Futures Francia F4 – carpet indoor
Nel torneo che ha incoronato Khachanov si è fatto notare il giovane tennista di casa Benjamin Bonzi che ha raggiunto la semifinale, persa proprio da Khachanov, dopo le vittorie combattute contro i connazionali Alexis Musialek, Baptiste Crepatte e Alexandre Sidorenko. Su di lui, noto in Francia per aver vinto il Roland Garros juniores in doppio assieme a Quentin Halys nel 2014, le attenzioni non mancheranno.
Futures Svizzera F1 – carpet indoor
Nel primo torneo ITF al maschile in terra elvetica buona settimana per il tedesco Johannes Haerteis, classe 1996 di Norimberga, che ha superato prima con facilità i giocatori di casa Enzo Sommer (6-0 6-4) e Patrick Heichenberger (6-2 6-2) per poi vincere in rimonta (2-6 6-3 6-4) su un altro svizzero ma di valore superiore come Yann Marti. A fermarlo, con il punteggio di 6-7 6-3 6-0, il russo Dmitriev in semifinale.
Futures Giappone F1 – cemento outdoor
Già captato dai nostri radar tre settimane fa torna a farsi vedere il coreano classe ’98 Duck Hee Lee che sul cemento di Tokyo si è liberato in sequenza di tre tennisti di casa oggettivamente non irresistibili per poi perdere in semifinale contro Yuya Kibi con il punteggio di 3-6 6-4 7-5. Aspettiamo di vedere il ragazzo su palcoscenici più competitivi per poterne saggiare il polso.
La migliore:
Dovremmo dire “le migliori” perché è difficile scegliere tra due giovani vincitrici di altrettanti tornei da 10.000$ di questa settimana. L’argentina di evidenti origini est-europee Nadia Podoroska ha vinto il titolo di Sao Jose dos Campos in Brasile, torneo su terra dove ha approfittato di un parco giocatrici di livello contendibile e poi ha saputo vincere la finale contro la connazionale Victoria Bosio, tennista che in questi tornei non è mai facile da superare.
Sempre sulla terra, ma quella verde di Gainesville, è arrivata la vittoria di Katerina Stewart, tennista classe ’97 originaria della Florida che ha conquistato il titolo alla fine di un torneo giocato su ottimi livelli. Vittorie facili per lei fino ai quarti di finale contro Ingrid Neel, superata 6-4 6-3 recuperando da un pesante 0-4 nel primo set seguita poi dalla semifinale strappata alla ceca Kramperova in rimonta 5-7 6-3 6-2 fino alla finale vinta contro Sofia Kenin. Nel match che le ha garantito il titolo la Stewart ha conquistato il break del potenziale K.O. nel terzo set (i primi due si erano conclusi entrambi 6-4 ovviamente uno per parte) sul 4-3, salvo poi perdere il servizio a zero e poi ristrappare il break sul 5-4 e quindi la vittoria finale.
Le altre:
Australia – ITF 15.000$ -erba.
Sull’erba di Mildura, ottimi risultati per le giovani tenniste di casa Zoe Hives (1996) e Kimberly Birrell (1998), con quest’ultima particolarmente nota a chi segue il tennis juniores, fermate rispettivamente in semifinale e poi in finale dalla vincitrice del torneo Alison Bai. La Birrell in particolare ha ottenuto la sua meritata finale partendo dalle qualificazioni, anche se rientrata in main draw come lucky loser.
Sharm El Sheik –ITF 10.000 $- cemento outdoor.
Sui campi in cemento della località sul mar rosso nel torneo 10k di questa settimana ottima prestazione per la bielorussa Vera Lapko (1998) che non ha bissato il successo della scorsa settimana ma ha raggiunto comunque le semifinali dove si è fermata contro Melanie Klaffner che l’ha superata 7-5 7-5. Semifinale nell’altra metà del tabellone per la giapponese Kanami Tsuji, fermata a sua volta da Nudnida Luangnam alla fine trionfatrice nel torneo.
Solarino – ITF 10.000$ – cemento outdoor.
Nella seconda settimana del giovane torneo siciliano su cemento si è fatta notare per continuità di risultati la francese Carla Touly che ha raggiunto la semifinale dove ha perso dalla futura vincitrice del torneo Cristiana Ferrando con il punteggio finale di 4-6 6-4 6-4. Semifinale anche per la talentuosissima sedicenne ungherese Dalma Galfi che al penultimo atto del torneo ha ceduto contro Irina Ramialison 7-6 6-2.
Gainesville – ITF 10.000 $ – terra verde outdoor.
Già citata in due occasioni, va comunque sottolineata nel posto deputato la finale ottenuta dalla campionessa dell’Orange Bowl 2014 Sofia Kenin. La statunitense nata a Mosca ha giocato un torneo praticamente perfetto fino agli ultimi due turni di servizio del terzo set della finale contro Katerina Stewart. Finale conquistata superando nel turno precedente un’altra giovanissima tennista statunitense, la classe ’97 Kaitlyn McCarthy uscita dal torneo con un 6-2 6-7 7-5 in favore dell’avversaria.
El Kantaoui – ITF 10.000$ – cemento outdoor.
Nel consueto appuntamento algerino questa settimana ha attirato la nostra attenzione la semifinale raggiunta dalla francese nata nel 1997 Margot Decker, la prima della sua carriera professionistica.
Jiangmen – ITF 10.000 $ – cemento outdoor.
Il piccolo torneo cinese non ha attirato, comprensibilmente, molte tenniste straniere. Dal piccolo contingente di tre giocatrici britanniche è arrivato l’exploit della classe ’97 di Birmingham Freya Christie che partendo dalle qualificazioni si è fermata in semifinale superata dalla cinese, ma di Taipei, Kai-Chen Chang con il punteggio di 6-2 1-6 6-3. Nonostante la sua presenza sul circuito non sia ancora delle più visibili, il movimento tennistico del Regno Unito sembra puntare non poco su di lei tanto che la federazione le ha offerto wild-card per il tabellone juniores dei Champonships sia nel 2013 che nel 2014 conquistando anche l’attenzione della BBC. Tanta attesa sarà meritata?
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