di Alessandro Nizegorodcew
Prosegue il cammino di Spazio Tennis alla scoperta e conoscenza delle promesse del tennis italiano. La puntata di oggi è dedicata al giovanissimo Federico Maccari, toscano classe 1994.
Federico, raccontaci per prima cosa la tua storia..
“Sono nato a Abbadia San Salvatore, in provincia di Siena, il 7 febbraio 1994. Ho cominciato a giocare all’età di sette anni e mezzo, grazie a mio padre e alla sua passione per il tennis; non era un giocatore, ma si divertiva semplicemente con i suoi amici. Io ho iniziato al circolo di Abbadia San Salvatore con il maestro Michele Fabbrini.”
Rispetto alla media hai anche cominciato un po’ tardi. Da quel momento ti sei subito dedicato al tennis al 100%?
“Assolutamente no. Prima di essere chiamato a Tirrenia praticavo tennis, calcio e sci allo stesso modo, senza dare priorità a nessuno di questi sport.”
E poi è arrivata la chiamata della federazione a Tirrenia?
“Si, la convocazione è arrivata quando avevo 13 anni ed è stato solo allora che ho deciso di dedicare tutte le mie energie, fisiche e mentali, a questo sport.”
A proposito di Tirrenia, cosa ne pensi? Come ti stai trovando?
“E’ un ottimo centro. Penso sia il miglior posto per allenarsi in Italia. Mi ci sono trovato subito bene. Personalmente il coach che mi segue è Antonio Canavacciuolo.”
Parliamo ora nello specifico del tuo tennis. Quali sono le tue caratteristiche?
“Il mio gioco si basa essenzialmente sullo schema servizio-diritto. Il colpo che devo certamente migliorare è il rovescio bimane, ma l’elemento su cui il mio maestro si sta concentrando maggiormente è l’atteggiamento in campo; ci lavoriamo ogni santo giorno.”
C’è un giocatore nel circuito al quale ti ispiri o che ami particolarmente?
“Beh, il mio mito naturalmente è Roger..”
Passiamo all’aspetto fisico-atletico. Cosa ci puoi dire?
“Sono alto 187 cm. Fondamentalmente sono piuttosto veloce, ma anche abbastanza pigro.”
Per questa stagione giocherai solo tornei under 18 o tenterai già la strada di qualche 10.000$? E quali sono i tuoi obiettivi per questo 2010?
“L’obiettivo è quello di entrare tra i primi 100 della classifica junior under 18, per poter iniziare a disputare il prima possibile gli Slam giovanili. Per quanto concerne invece il discorso sui 10.000$, col mio maestro abbiamo in mente di giocarne qualcuno sul finire della stagione, per iniziare a fare un po’ di esperienza.”
Per concludere quanto è stata ed è importante la tua famiglia in questo tuo percorso verso il tennis professionistico?
“Per me la famiglia è alla base di tutto. I miei genitori hanno creduto da subito in me e mi hanno sostenuto in tutto e per tutto. Credono in me e li ringrazio per tutti i sacrifici che fanno ogni giorno per permettermi di inseguire il mio sogno. Senza di loro non avrei potuto fare niente e mi hanno aiutato tantissimo nei momenti di difficoltà.”
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