(Renzo Furlan – Foto www.federtennis.it)
Renzo Furlan è intervenuto sabato scorso in diretta durante la trasmissione Spazio Tennis (Radio Manà Manà Sport) ai microfoni di Alessandro Nizegorodcew. L’ex davisman e numero 19 Atp ha parlato di Simone Bolelli, suo attuale giocatore, dei giovani azzurri e del torneo di Parigi-Bercy.
“Credo che i nostri ragazzi potranno darci delle ottime soddisfazioni nei prossimi anni.” – ha spiegato Furlan – “Nel femminile forse abbiamo qualche ragazza in meno in rampa di lancio rispetto al maschile, ma è pur vero che per le donne è meno complicato arrivare in alto. Credo che il ricambio, nel circuito Wta, non mancherà assolutamente. Il livello Atp è invece molto alto ed emergere è complicato. Abbiamo però molti ragazzi e ragazze, nati tra il 1989 e il 1996, che ci daranno soddisfazioni in futuro.”
Per quanto riguardo Simone Bolelli, Furlan ha stilato un bilancio della stagione: “Simone ha iniziato in maniera negativa il 2011, soprattutto a causa di una preparazione non ottimale. Il motivo deriva dal fatto che Bolelli ha provato, sul finire del 2010, a giocare moltissimo per tentare di rientrare nei 100 e quindi nel main draw degli Australian Open. Verso maggio-giugno, grazie alle belle prestazioni al Roland Garros e a Wimbledon, sembrava finalmente aver rimesso in piedi la stagione, ma purtroppo ha perso molte partite al terzo set in queste ultime settimane, seppur non giocando male.”
Renzo Furlan si è poi soffermato sulle problematiche specifiche di Bolelli, sulle quali lavorare nei prossimi mesi: “Simone gioca molto bene contro tennisti che viaggiare la palla molto velocemente, mentre va in difficoltà con i giocatori attendisti. Il motivo? Simone deve riuscire a venire a prendersi il punto a rete, altrimenti con chi rimanda la palla sempre dall’altra parte della rete, senza spingere, farà fatica. Inoltre dovrà migliorare in fase difensiva e quindi anche dal punto di vista fisico. Bisogna lavorare su tanti piccoli dettagli, essenziali per un tennista professionista. Ma sono fiducioso, perché Simone è un grande lavoratore, motivato e serio. Tra fine 2010 e inizio 2011 non era tranquillo, ma adesso dal punto di vista mentale è sereno e le voci che possono esserci non gli danno fastidio e comunque sia fanno parte del gioco e vanno accettate.”
“Quinzi, Napolitano e Donati sono ragazzi molto maturi per la loro età” – ha spiegato Renzo sui giovani azzurri – “Sono seguiti tutti benissimo e individualmente e Napolitano e Donati svolgono la preparazione a Tirrenia. Oltre ad avere tutti e tre un grandissimo talento, sono già molto professionali. Nonostante la giovane età sembrano già avere le idee chiare su quali siano i passi da seguire per entrare nel mondo del professionismo.”
Chiosa finale sul torneo di Parigi Bercy: “E’ l’ultimo grande torneo dell’anno e assegna i 3 posti rimanenti per il Master di Londra. La superficie è molto veloce e in particolar modo Seppi penso possa fare bene, adattandosi molto bene al “rapido”. Credo però che anche Fognini sia cresciuto molto sulle superfici indoor e può far bene.”
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