(Il capitano Silvia Farina con la nazionale under 16 dell’edizione 2014)
di Luca Fiorino
La Winter Cup è il campionato europeo under 16 a squadre nato nel 1977 ed organizzato dal circuito Tennis Europe. Dal 6 all’8 febbraio al Tc Maniago (PN) e in altre tre sedi europee andranno in scena i gironi di qualificazione dei campionati under 16 femminili validi per l’accesso alla fase finale che si terrà a Veska, Repubblica Ceca, dal 20 al 22 febbraio. Abbiamo intervistato Daniele Fortugna, presidente del circolo Tennis Club Maniago da circa dieci anni e direttore del torneo. Nato a Milano ma poi stabilitosi da più di vent’anni nel Friuli, Fortugna è un ex maestro di tennis che nel tempo ha abbandonato l’insegnamento per dedicarsi totalmente all’attività dirigenziale.
Quando nasce il circolo? Com’è composta la struttura?
Il Tennis Club Maniago è una struttura sportiva sorta nel 1978 e dotata di ben sei campi: quattro in terra rossa di cui uno coperto da una tensostruttura apribile ai lati e due in sintetico. Abbiamo circa 40 bambini iscritti alla scuola tennis e 120 soci. Il circolo è ubicato in una bella zona, in cui i campi da gioco si inseriscono all’interno di ampi spazi verdi. Disponiamo inoltre di una club-house nella quale trovano spazio la ristorazione, la sala televisione e la segreteria. I soci inoltre possono disporre anche di strutture di altre associazioni come piscine o palestre.
Ci racconta la storia sua e della Winter Cup a Maniago? Qual è il suo meccanismo?
Siamo giunti all’11esima edizione della Winter Cup a Maniago.La prima la ospitammo nel 2005 quando ancora non ero presidente, da quell’anno posso dire che partì la macchina organizzativa. Io iniziai come direttore del torneo esattamente un anno dopo. Le nazioni partecipanti in questa edizione saranno Danimarca, Estonia, Norvegia, Polonia, Ungheria (campionessa europea in carica), Slovenia, Spagna e ovviamente Italia. In questa manifestazione vengono convocate le migliori under 16 delle rispettive nazionali. L’anno scorso l’Italia vinse il girone salvo poi perdere al primo turno della fase finale. Quest’anno come in quello precedente le nostre ragazze saranno capitanate da Silvia Farina, ex numero 11 del ranking mondiale. Le prime due di ogni girone andranno a giocare la fase finale continentale in Repubblica Ceca dal 20 al 22 febbraio a Veska (in tre diverse sedi europee si disputeranno contemporaneamente le altre partite degli altri gironi). Il tabellone è ad eliminazione diretta dove però sono previste anche partite di consolazione. Tennis Europe sceglie le teste di serie in base alle classifiche delle giocatrici e sorteggia poi i tabelloni in presenza dei capitani. Le partite di consolazione nascono dall’esigenza di stilare una classifica dalla prima all’ultima partecipante ma soprattutto di concedere, specialmente a chi viene da fuori, di giocare più partite non solo nell’arco di una singola giornata. La squadra che arriverà prima nel girone sarà poi testa di serie nella fase finale. Da quando esiste la manifestazione invitiamo il giorno prima che il torneo abbia inizio una delle nazionali e facciamo disputare un’amichevole contro una rappresentativa under 16 femminile ragionale per dar modo alle nostre ragazze di confrontarsi con un livello di tennis alto.
Quali sono le aspettative sulle nostre ragazze convocate? Questa manifestazione può essere vista come un buon trampolino di lancio verso il tennis professionistico?
A quest’età non è esattamente semplicissimo inquadrarle, è meglio aspettare e non caricarle di troppa pressione. Tatiana Pieri, Elisa Visentin e Federica Bilardo saranno le nostre giocatrici, coloro che difenderanno e rappresenteranno i colori azzurri nel corso del torneo. Penso sia importante per loro una convocazione di questo tipo, un motivo di vanto ma soprattutto orgoglio. Sono tutte e tre top 5 under 16 in Italia e crediamo che possano fare bene nel corso della manifestazione e mettersi in mostra approcciando a tornei di un certo spessore in vista del futuro che verrà, seppur siano già abituate ai tornei Tennis Europe.
Vi sono delle giovani che hanno partecipato in passato e si sono affermate nel circuito WTA?
Sì, nell’arco di questi undici anni abbiamo visto ragazze che poi si sono affermate nel mondo del tennis, anche di un certo spessore. Abbiamo avuto Agnieszka Radwanska nel 2005, oggi assoluta protagonista nel circuito WTA, due anni fa ha partecipato anche Belinda Bencic, da tanti pronosticata come futura numero uno, Caroline Garcia, attuale numero 30 del mondo e Polona Hercog, presente a questa manifestazione per ben tre volte, convocata già all’età di 14 anni come riserva.
Riguardo l’organizzazione del torneo quali sono i costi e i ritorni economici (sempre se ci siano)? La FIT aiuta da questo punto di vista?
Cerchiamo di organizzarlo come se fosse un torneo da 25000$ sperando di dare l’impressione di disputare un vero e proprio torneo professionistico. Ciò comporta costi non indifferenti in quanto le spese sono a nostro carico. Diamo infatti la completa ospitalità alle tre ragazze di ogni nazionale e al relativo capitano come da contratto con Tennis Europe. Questo si traduce in circa 15000€ in quattro giorni comprensivo di pasti, alloggio in hotel a quattro stelle, servizio di transportation andata e ritorno, allestimento area giocatori con internet, televisori e quant’altro. Di questo ammontare abbiamo fortunatamente un contributo dalla regione Friuli-Venezia Giulia. Il riscontro che abbiamo avuto nel giro di questi anni però è sempre stato positivo a detta dei capitani, è un sacrificio dunque che facciamo ben volentieri. Ritorni economici non ci sono (a parte la ristorazione) poiché l’ingresso è libero, abbiamo però un ritorno d’immagine sia a livello federale che politico sul territorio. La FIT ancora non aiuta, può darsi che un domani ci daranno una mano se ospiteremo la fase finale continentale e non il girone di qualificazione. Chissà…
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