Il calendario del tennis under-18 come di consueto regala gli ultimi colpi del suo repertorio alla fine dell’anno, nei due tornei che approfittano del clima della Florida per riempire novembre di speranze e attenzioni. Si parla di Eddie Herr ed Orange Bowl.
L’Eddie Herr, ospitato sui campi della IMG -fu Bollettieri- Academy di Bradenton è il primo di questi due e si è appena concluso, l’Orange Bowl è in avvicinamento. Sarà il “combinato disposto” di questi due eventi a tirare le somme sull’inverno della stagione juniores e a preparare il terreno per quella che verrà, per ora vale la pena analizzare singolarmente gli eventi.
EDDIE HERR UNDER 18 – TORNEO MASCHILE
Il tabellone maschile si presentava con un favorito d’obbligo: il serbo Miomir Kecmanovic, arrivato a Bradenton (dove per altro fa base, in quanto allievo della IMG) da fresco n.1 del mondo juniores dopo gli ottimi risultati nei tornei messicani di ottobre coi quarti di finale alla Yucatan Cup e la vittoria all’Abierto Juvenil Mexicano. E il classe ’99 di Belgrado non ha deluso le attese, ha dominato il torneo dall’inizio alla fine perdendo un solo set in semifinale contro il sorprendente turco Ergi Kirkin e annichilendo poi in finale il canadese Benjamin Sigouin (6-2 6-1), seconda testa di serie del tabellone intento a difendere almeno la semifinale dell’anno precedente.
Lo strapotere di Kecmanovic si spiega anche per la composizione del tabellone visto che tutti gli attuali top-10 juniores eccetto egli stesso, hanno candidamente disertato la competizione, a partire da Stefanos Tsitsipas che fino a una settimana prima della chiusura delle liste risultava regolarmente iscritto salvo poi annullare tutto in virtù della doppietta di Challenger italiani sul veloce e –probabilmente- dell’inizio di off-season recentemente annunciato sui campi della Mouratoglou Academy. Buon risultato per Sigouin che con il secondo posto migliora la prestazione dell’anno scorso e difende la tradizione del suo Paese “orfana” di Auger-Aliassime e Shapovalov ormai rapidamente migrati verso il circuito dei grandi, le prospettive del ragazzo sono difficili da valutare, ma di certo Tennis Canada non dorme sugli allori.
Paga qualcosa la USTA invece che ha piazzato un solo ragazzo tra i primi otto, Lukas Greif, classe 1999 entrato in tab con una wild card meritata con la finale ai PanAmerican di Tulsa ed eliminato ai quarti di finale dall’estone Kenneth Raisma. Proprio Greif aveva estromesso al secondo turno l’atteso Sebastian Korda, fermato per la verità da un infortunio più che dall’avversario di giornata. Deludente, in parte, anche il terzo turno raggiunto da Sam Riffice, qui campione under-16 nel 2014 e atteso già da due anni a un cambio di passo che per ora tarda.
Tra i personaggi di spicco una nota di merito va proprio al già citato Raisma, il ragazzo estone è da tempo un prospetto interessante, certamente sulle superfici più consone a chi come lui si allena a temperature basse per buona parte dell’anno. E Raisma arrivava a Bradenton da ottimi risultati pro’ (compreso il suo primo titolo) sul velocissimo carpet indoor estone, il quarto di finale lottato contro Sigouin sull’har-tru all’aperto di Bradenton assume quindi un significato particolare e meritevole d’attenzione.
EDDIE HERR UNDER-18 TORNEO FEMMINILE
Se il torneo maschile sembrava avere un padrone predestinato nell’unico top-10 presente in tabellone, quello femminile è stato molto più anarchico con nessuna delle dieci migliori juniores del mondo presenti a Bradenton la scorsa settimana. A prendersi gloria e alloro è stata la classe 2000 argentina Maria Carle, che il ranking vuole al n.59 delle ragazze del tennis. Risultato ben oltre le aspettative per la sedicenne di Daireaux, autrice di un torneo vinto quasi tutto sui nervi, uscita vittoriosa solo al terzo set in ben quattro dei sei incontri giocati a Bradenton, compresa la finale contro la russa Varvara Gracheva (2000 anche lei) nella quale era partita subendo un severo 6-2 prima di conquistare i due set successivi.
Rapidissima nei movimenti e molto forte a respingere i colpi avversari, la Carle –che si allena a Tandil nell’accademia dove iniziò a muovere i suoi primi passi Del Potro- non è al suo primo successo sulla fertile terra di Florida, qualcuno infatti ricorderà il suo successo lo scorso anno nel torneo under-16 dell’Orange Bowl. Perlomeno sul fronte delle motivazioni, questi tornei coltivano i propri vincitori.
Proprio la Gracheva invece, ennesima bombardiera russa in fase di emersione, a un certo punto della settimana aveva dato l’impressione di poter prendere la parte delle assenti giustificate Pervushina e Potapova e difatti solo il blackout nella finale contro la coriacea argentina le ha tolto un successo che probabilmente per risultati pregressi avrebbe maggiormente meritato. In un’intervista post-partita la russa ha dichiarato una vera e propria frustrazione nel vedere i suoi colpi potenti sempre facilmente respinti dalla rapidissima argentina.
Se già le teste di serie di questo torneo partivano il conto dalla n.11 del ranking, la cinese Wang, la rapida eliminazione di quelle maggiori ha reso ulteriormente difficile immaginare l’andamento dell’Eddie Herr 2017 delle ragazze. La succitata Wang, attesa a una inaspettata prova di n.1 del seeding, si è sciolta come neve sotto il sole della Florida già al secondo turno, eliminata in due set dalla mancina tedesca classe 2000 Irina Cantos Siemers, biondina “terribile” che si è poi spinta fino alla semifinale persa dalla Grocheva. Per trovare eredi di Na Li invece c’è ancora molto da aspettare all’orizzonte. Deludente anche la tds n.2, l’estrosa slovena Kaja Juvan che aveva emozionato la scorsa primavera al Bonfiglio, ed eliminata al secondo turno da Sofia Sewing, statunitense campionessa under-16 nel 2014. Ha mancato l’appuntamento anche un’altra tennista molto attesa, seppur priva di testa di serie: Tyra Hurricane Black, classe 2001, sorella della più famosa Tornado Black assieme alla quale è stata spesso investita del pesantissimo nome de “Le nuove Williams”. Se comunque la giovanissima Hurricane continua ad avere sostenitori tra gli addetti ai lavori, questa prova a un livello un po’ più in alto l’ha mancata, eliminata al primo turno dalla coriacea croata Lea Boskovic che si è meritata i quarti di finale poi persi nettamente dalla campionessa finale Maria Carle.
EDDIE HERR TORNEI UNDER-16 UNDER-14 UNDER-12
Boys under-16
SF: Hersey (GBR) b. Singh (IND) 6-2 6-4;
SF: Matusevich (GBR) b. Drapper (GBR) 6-4 7-5;
F: Matusevich b. Hersey 6-4 7-6.
Girls under-16
SF: Volynets (USA) b. Bilokin (UKR) 6-0 6-2;
SF: Hu (USA) b. Navarro (USA) 6-1 6-2;
F: Volynets b. Hu 6-3 6-2.
Boys under-14
SF: Yunchaokete (CHN) b. Kodat (USA) 6-4 1-6 6-2;
SF: Khan (USA) b. Gaponenko (ISR) 6-2 6-4;
F: Khan b. Yunchaokete 6-3 6-3.
Girls under-14
SF: Pielet (USA) b. Price (USA) 6-7 6-2 6-4;
SF: Raducanu (GBR) b. Sengphrachanh (CAN) 6-7 6-3 6-1;
F: Pielet b. Raducanu 6-2 6-3.
Boys under-12
SF: Braswell (USA) b. Lilov (USA) 6-4 6-4;
SF: Kang (KOR) b. Nakamura (JPN) 7-5 6-3;
F: Kang b. Braswell 6-1 6-2.
Girls under-12
SF: Scott (USA) b. Peeva (BGR) 6-3 6-2;
SF: Piekhanova (CAN) b. Muzykanckaja (RUS) 6-3 3-6 6-4;
F: Piekhanova b. Scott 6-4 7-5.
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