Si completano in questa seconda giornata gli incontri di primo turno e si giocheranno anche diversi incontri validi per il secondo con dovizia di italiani e italiane in gara, dal momento che tra giocatori entrati direttamente in tabellone, wild card destinate ai tennisti di casa e le buone prestazioni dei nostri nelle qualificazioni, c’è un italiano impegnato quasi in un campo su tre.
Per provare a vederne il maggior numero mi sono programmato un paio di ore in mattinata e un passaggio nel pomeriggio; per fare questo ho dovuto iniziare la mia giornata un po’ prima del solito e la terminerò piuttosto tardi, ogni tanto si può fare.
Il programma è iniziato alle 9 .00, con tutti incontri del tabellone maschile, e sono ben 7 i match in cui gli azzurri sono impegnati nei 10 campi schedulati.
Quando arrivo al Bonacossa e ritiro il programma noto che l’altoatesino Weis ha già sbrigato la pratica con punteggio perentorio, Pellegrino è in fase di chiusura e mi imbatto nel campo dove Giacomini è impegnato contro la tds russa Bublik, uno spilungone molto secco che si esibisce in servizi al fulmicotone. Il nostro si è aggiudicato il primo set e sta resistendo. Hanno invece già perso Tinelli, Mosciatti e Mora.
Contemporaneamente Manfred Fellin (97) sta onorando la wild card che gli è stata assegnata vincendo un combattuto tiebreak per portare al terzo set la testa di serie 5, il francese Denolly.
Sui campi liberi stanno iniziando le tre azzurrine impegnate nel secondo match del programma, vale a dire Verena Hofer (97), Lisa Piccinetti (00) e Jessica Pieri (97), tutte contro pronostico. Ludmilla Samsonova (98) dovrà invece attendere che si completi il match Denolly-Fellin.
In questi casi sarebbe forse più sensato scegliere un match e seguirlo con attenzione per farsi un idea precisa, ma la possibilità di osservare live ragazzi di cui ho spesso sentito parlare ha il sopravvento e così mi divido per i campi agevolato dalla vicinanza di quelli in cui sono impegnate le ragazze che alle fine osserverò con maggiore attenzione, con un passaggio per vedere il giovane Fellin perdere 5-7 un combattuto terzo set, mostrando una minore freddezza nei momenti topici.
Sofya Zhuk (99) è la rivale della “Pierona” (la chiamo in questo modo per differenziarla dalla sorella più giovane rispetto alla quale è però ancora più minuta); sebbene la brochure del torneo dedichi un articolo alla russa definendola (tanto per cambiare) la nuova Sharapova e una delle favorite del torneo, mi informano che nell’unico precedente la nostra ha avuto la meglio di strettissima misura.
Ma mai mi sarei immaginato quello che mi aspettava; un’autentica lezione di tennis di quelle che bisognerebbe avere l’onestà di richiedere la fattura. La prestazione di Jessica è persino difficile da descrivere e tutti i presenti sembravano colpiti dall’esaltazione del tennis nella sua forma più bella.
Non so quanto ci sia di talento puro in quello che ho ammirato e quanto invece sia ascrivibile al lavoro del suo papà e coach che mi descrivono come maestro preparatissimo oltre che persona squisita; se sia frutto di una giornata perfetta o se prestazioni di questo livello verranno ripetute. Ma credetemi perché sto cercando di misurare il mio entusiasmo, le evidenti differenze fisiche scomparivano completamente in quel campo in terra rossa e la pallina usciva dalla racchetta come le parole escono dalla bocca degli attori di talento. Per non parlare dell’aspetto tattico: la Pieri guadagnava un pezzetto di campo ad ogni colpo, mai esagerando, ma togliendo costantemente il tempo alla sua rivale, fino a quando entrava nella consapevolezza che era giunto il momento di forzare quel tanto in più che costringeva l’avversaria alla resa. E quando invece era pressata ribaltava la situazione con colpi mai banali o casuali, variando le traiettorie con grande intelligenza, mettendo alla fine in risalto le lacune di un gioco più standardizzato e senza possibilità di deroghe.
E voglio spendere ancora due parole riguardo all’atteggiamento, al modo educato di stare in campo, alle reazioni ordinate, sia quando commetteva errori sia quando metteva a segno i molti vincenti o costringeva allo sbaglio l’avversaria, compresa la misurata ma sincera esultanza finale e il bellissimo sorriso da brava ragazza. Veramente degna di ammirazione, bravissima!
Mi bastava girare lo sguardo per assistere ad un’altra bella partita, quella che opponeva la recente vincitrice del torneo “Città di Santa Croce” e dodicesima assoluta del ranking junior, Anna Bliskova (98), anch’essa from Russia e la nostra Piccinetti di soli 14 anni e mezzo e praticamente senza classifica in considerazione della sua giovanissima età .
Chi si fosse aspettato che la più affermata potesse fare un sol boccone della meno esperta non aveva fatto i conti con il talento e la determinazione della toscana, anch’essa avviata al tennis dal padre maestro; richiamiamo qui un bell’articolo comparso poco tempo fa sul nostro sito nel quale si parla di lei e del suo percorso.
Sicuramente meno leggiadra di Jessica, Lisa ha dalla sua un fisico più imponente specie in considerazione dell’età, direi da discobola agile. Ancora i colpi non hanno la necessaria potenza, ma sa opportunamente utilizzare i colpi più performanti dell’avversaria per appoggiarvisi e sviluppare una buona velocità.
Piuttosto compassata nei movimenti, si prendeva i giusti tempi tra uno scambio e l’altro denotando anche notevole personalità. Appena Bliskova non manteneva la la nesessaria profondità, la nostra non aveva nessun timore ad “entrare” prepotentemente, con lo sguardo sempre attento alla posizione della rivale per dirigere la palla nella giusta direzione e con l’opportuna traiettoria. Decisamente intelligente dal punto di vista tennistico.
Probabilmente ha pagato una comprensibile disabitudine a questo livello nelle fasi iniziali del match, ma è poi cresciuta giocando un secondo set in cui ha mostrato una netta superiorità per cedere alcuni game di misura nella fase finale del match salutando con onore il torneo, mostrandosi perfino troppo severa con se stessa giudicando scadente una prestazione che mi è sembrata invece assai incoraggiante.
Probabilmente la più bella sorpresa del torneo, anche considerando le qualificazioni superate con perentorietà, nonché forse la migliore nel rapporto fra età e maturità, almeno a mio parere.
Meno positiva la prova della Hofer che mi pare abbia ancora troppe lacune negli spostamenti per essere vincente a questo livello e che ha subito una severa lezione da una spagnola che appariva tutt’altro che irresistibile.
Apro una parentesi per dire che i giudizi che si possono dare vedendo qualche minuto senza conoscere i percorsi, le realtà e il momento che questi giocatori stanno vivendo non vanno considerati se non una fugace impressione di un giorno di maggio, tra l’altro scritti da una persona piuttosto incompetente, e che quindi è molto probabile che Verena e altri che oggi appaiono più in difficoltà potrebbero molto probabilmente smentirmi a breve, cosa che peraltro mi auguro vivamente.
Tornando a bomba, il babbo della Tirelli mi invita nel frattempo a seguirlo perché vuole dare uno sguardo a un suo conterraneo che mi paragona a Jessica Pieri in versione maschile e che, aggiunge, si è dedicato al tennis full time solo da pochi mesi, ottenendo velocemente buoni progressi peraltro resi evidenti dal fatto che ha superato con una certa scioltezza le ardue qualificazioni di questo torneo.
E anche la scusa per fumarsi una sigarettina senza essere rimproverato dalla figliola e ci avviamo verso il campo dove gioca questo Guerrieri (dicembre 98) contro uno slovacco, tale Molcan, di un anno più vecchio, e vedendolo ricordo che l’anno scorso fece fuori Luz, il brasiliano tds 1, arrivando poi mi sembra fino ai quarti di finale; uno che gioca da tempo gli slam junior e che anche qua è tra i possibili favoriti.
Arriviamo mentre il ragazzo italiano si aggiudica il primo set giocando un game autoritario, ma poi l’altro comincia a sovrastarlo fisicamente e rimonta nonostante il più leggero Guerrieri mostri delle trame di grande pregevolezza. Restando in tema di uomini un buon prospetto è sicuramente Giovanni Fonio della classe 98 che nonostante la sconfitta mi è piaciuto molto; fisicamente ben costruito, gioca un rovescio ad una mano molto sbracciato di assoluta pregevolezza e serve anche con una certa potenza.
Come saprete anche noi abbiamo la nostra –ova, anche lei è alta, bionda e con la treccia d’ordinanza e potete notare che esiste in tabellone anche una –ova svizzera, tale Masarova che ho visto eliminare la slovacca fresca vincitrice degli Australian Open Junior che mi è parsa poco a suo agio sulla terra.
Ludmilla, che ho trovato progredita dal punto di vista fisico e d’altra parte è normale considerato che le vediamo normalmente a distanza di parecchio tempo, tira forte tutti i colpi anche se non tutti le stanno dentro e così la vedo perdere di misura il primo set contro un indiana certamente battibile.
Mi diranno che nel secondo set le stavano dentro eccome, e infatti lo vince 6-2; così come nella terza frazione, almeno fino ad un certo punto, cosa che le consente di portarsi a condurre 4-1.
Ma si farà recuperare per poi perdere malamente il tie-break decisivo e l’incontro.
Quando torno per un caffè, verso le 16, Bianca Turati sta mazzolando una malcapitata argentina alla quale infligge senza pietà e in bello stile un doppio bagel con grande personalità.
L’impresa l’aveva fatta ieri restando molto applicata contro la talentuosa inglesina Swan e portando in questo modo a casa una dura partita come spesso sa fare; oggi ha sfruttato il tabellone che ti si apre quando batti una testa di serie prestigiosa.
Nel campo accanto Bilardo (99) ha invece perso in tre set lottati una partita che ad un certo punto sembrava possibile contro la coetanea statunitense Gordon, denotando poca aggressività ed aspettando troppo che l’avversaria le offrisse la vittoria su un piatto d’argento, cosa che si è ben guardata dal fare pur commettendo molti errori.
Il suo esordio in un torneo di alto livello va comunque considerato assai positivo.
Per ricapitolare il torneo degli italiani, sono rimasti in gara 5 uomini e 3 donne.
Tra i ragazzi Summaria (98) è già al terzo turno e domani verrà raggiunto sicuramente da un altro azzurro, quello che uscirà vincitore dal derby tra Bonacia e Giacomini, entrambi nati nel 1997.
Ha un compito improbo il sorprendente Weis (97), bolzanino seguito dal maestro Bruno del CT Trento, che non aveva mai giocato un torneo di livello fino ad un mese fa e che ha superato con sicurezza le quali ed il primo turno anche a Salsomaggiore e a Prato e che sarà opposto alla tds 2 Taylor Fritz (USA).
Pellegrino (97) dovrà vedersela con il cileno Barrios Vera (tds 7) in un match duro, ma fattibile.
Tutti i nostri sono nella parte bassa del tabellone, decisamente meno impegnativa.
Tra le ragazze Jessica è chiamata a riconfermarsi contro la qualificata Babic per raggiungere Bianca al terzo turno e dar vita ad un eventuale appassionante derby.
Beatrice ha il tabellone più arduo e giocherà contro la forte ceca tds 9 Kolodziejova in un match a mio parere molto aperto.
Si preannuncia cattivo tempo e sono attesi forti temporali a Milano nei prossimi due giorni e il torneo potrebbe essere spostato in una struttura al coperto, sempre in terra battuta, presso lo Sporting di Milanodue.
Tabellone singolare maschile, secondo turno
A. Santillan (JPN) [3] b. T. Sandkaulen (GER) 6-2 6-2
W. Blumberg (USA) [6] b. A. De Minaur (AUS) 6-3 6-1
T. Wu (TPE) b. F. Capalbo (ARG) [9] 6-4 6-2
O. Luz (BRA) [1] b. K. Raisma (EST) 6-3 6-4
N. Ponwith (USA) b. Y. Chung (KOR) [4] 3-6 7-5 6-2
C. Summaria (ITA) [WC] b. E. Guell Bartrina (ESP) 6-2 6-3
H. Hurkacz (POL) b. G. Blancaneaux (FRA) 6-2 6-4
Tabellone singolare femminile, secondo turno
B. Turati (ITA) [WC] b. O. Garavani (ARG) 6-0 6-0
F. Di Lorenzo (USA) b. K. Zavatska (UKR) 6-4 6-2
O. Pervushina (RUS) [16] b. I. Ibbou (ALG) 6-2 6-2
A. Pospelova (RUS) b. S. Sewing (USA) 6-3 6-4
R. Masarova (SUI) b. T. Mihalikova (SVK) [4] 6-4 2-6 6-2
M. Gordon (USA) [14] b. F. Bilardo (ITA) [WC] 6-4 3-6 6-4
L. Stefani (BRA) [11] b. S. Samir (EGY) 6-4 6-2.
Tabellone singolare maschile, primo turno
V. Kirkov (USA) [Q] b. T.M. Etcheverry (ARG) 7-6(1) 6-2
S. Riffice (USA) [Q] b. G. Fonio (ITA) [WC] 6-3 6-4
M.T. Barrios Vera (CHI) [7] b. M. Tinelli (ITA) [Q] 6-4 6-3
C. Denolly (FRA) [5] b. M. Fellin (ITA) [WC] 6-1 6-7(3) 7-5
S. Tsitsipas (GRE) [10] b. A. Tabilo (CAN) 2-6 7-5 6-3
M. Pena Lopez (ARG) [11] b. N. Perrone (USA) [Q] 6-4 6-3
L. Giacomini (ITA) [Q] b. A. Bublik (RUS) [14] 6-4 6-3
D. Shapovalov (CAN) [Q] b. M. Mosciatti (ITA) 6-3 6-3
M. Valkusz (HUN) [13] b. F. Mora (ITA) [LL] 6-0 6-4
T. Fritz (USA) [2] b. M. Osmakcic (SUI) 6-4 6-1
A. Weis (ITA) [Q] b. J. Delaney (AUS) 6-2 6-1
A. Pellegrino (ITA) b. F. Cunha Silva (POR) 7-5 6-1
A. Molkan (SVK) [15] b. A. Guerrieri (ITA) [Q] 3-6 6-2 6-2
Tabellone singolare femminile, primo turno
A. Blinkova (RUS) [10] b. L. Piccinetti (ITA) [Q] 6-2 2-6 6-2
C. Bucsa (ESP) [Q] b. V. Hofer (ITA) [WC] 6-3 6-0
E. Babic (CRO) [Q] b. A. Sanford (USA) 4-6 6-2 7-5
J. Pieri (ITA) [SE] b. S. Zhuk (RUS) [13] 6-3 6-2
M. Kolodziejova (CZE) [9] b. A. Zabirova (RUS) 6-1 7-5
M. Paigina [Q] b. V. Lapko (BLR) 7-6(3) 0-6 6-2
P. Yadlapalli (IND) [8] b. L. Samsonova (ITA) 7-5 3-6 7-6(2)
C. Muramatsu (JPN) b. J. Crivelletto (SUI) [Q] 7-5 6-3
A. Kalinskaya (RUS) [5] b. H. Arakawa (JPN) [Q] 6-1 6-4
P. Udvardy (HUN) [Q] b. L. Wargnier (FRA) 1-6 6-1 6-0
M. Vondrousova (CZE) [2] b. P. Hon (AUS) [Q] 6-2 6-4
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