(Simone Roncalli – Foto Panunzio)
da Milano, big lebowski
Si prevedono ventisei gradi oggi a Milano e il programma del Trofeo Bonfiglio è molto fitto; si giocheranno tutti gli incontri del secondo turno e pertanto i match inizieranno alle 9.00.
Essendomi preso, spontaneamente, questo impegno con Ale ed essendo abituato a rispettare gli impegni, decido di prendermi una mattinata free dal lavoro e di dedicarmi a vedere tennis.
Arrivo verso le 10 al Bonacossa e mentre sto prendendo un caffè mi avvicina un signore molto elegante e distinto, il classico socio di circolo in pensione come ce ne sono tanti in Italia, che vedendomi consultare l’order of play mi dice deciso: “visto uno, visti tutti! ”.
Non ha effettivamente tutti i torti e aggiunge che ha già osservato tre campi, e in un oretta di gioco non ha visto più di tre tra smorzate e discese a rete. “Tirar forte tirano forte, ma io mi ricordo quando……”.
Lo saluto e decido di cercare la mosca bianca, ma vedendo qualche scambio nei campi che conducono alla mia meta, il campo tribuna, ho la conferma che “l’avvocato” avesse ragione.
Sul campo tribuna, invece, stanno giocando il tennista del Burundi che abbiamo “conosciuto” ieri opposto al nostro Roncalli: lo score segna 6-0 4-4, primo set Iradukunda.
Fin dai primi scambi mi rendo conto che il match non è affatto deciso. E’ il classico incontro in cui uno cerca di accorciare gli scambi pur con una ragionevole dose di controllo e l’altro di allungarli. Se fosse uno sport da paletta, parleremmo di una bella categoria di differenza, ma Roncalli, oltre ad essere un bell’atleta e di avere un atteggiamento molto positivo, non sbaglia quasi mai e sembra avere un piano di gioco corretto.
E così, nonostante specie sul secondo servizio di Roncalli, l’altro tenda a giocare spesso un pregevolissimo, sia per eleganza che per efficacia, rovescio lungolinea in qualche caso vincente e anche a rete dimostri una bella manina, il set gli scappa via e si va al terzo.
Dal campo tribuna, affacciandosi dalla rotonda in prossimità della scala si ha un bella vista dei campi 8 e 9, e anche lì ci sono match combattuti che infatti si concluderanno tutti al terzo set.
La tds 5 Rublev (Russia) viene portato al terzo dall’inglese di origini direi pakistane o simili, mentre Pellegrino se la sta giocando con la tds 12 Mousley from Australia, un ragazzone che spicca sul non certo piccolo Andrea, e uno di quelli che tira forte forte sfruttando in particolare un servizio assai potente.
Facendomi una passeggiata, noto una bimba che sta “facendo” un po’ di elastici che mi sembra di riconoscere. Piccola e minuta mi sembra si tratti della australiana, di passaporto, Seone Mendez, che abbiamo anche “conosciuto” ieri. Testa di serie 1 del tabellone cadetto, ha vinto i tre incontri della qualificazione perdendo 2 soli game e ieri ha sconfitto la Sartori.
“Are you Mendez” chiedo conferma: mi si avvicina una bella e giovane signora mora che ci stava evidentemente osservando. Mi presento come l’inviato del più importante web site italiano di tennis e le chiedo informazioni circa la loro storia. Funziona.
Mi racconta che lei e il marito sono entrambi argentini, mentre la ragazza è nata in Australia dove la signora si era trasferita per seguire la carriera di calciatore di Gabriel che vi giocò parecchi anni tanto da essere naturalizzato e da disputare 9 incontri con la nazionale australiana dal 1994 al 2000, un anno prima che nascesse la ragazza che è del 1999, quindi tra le più giovani in assoluto.
Mi conferma che il coach della figlia è proprio il padre che poi ho l’occasione di vedere e conoscere.
Fisicamente ed anche il viso, ricorda un po’ Ardiles, campione mondiale con l’Argentina nel 1978, per chi lo ricorda.
Mi dice che ora vivono a Valencia, soprattutto perché l’altro figlio sedicenne gioca a calcio nel Valencia, ma anche perché ci sono ottime condizioni per portare avanti la passione della piccola Seone per il tennis.
Li saluto chiedendo se conoscono la storia di un altro argentino che da non tennista sta costruendo una magnifica giocatrice di nazionalità italiana: “oh yes, camila giorgi, i love her” mi risponde Seone.
Nel frattempo ci siamo diretti verso uno dei campi destinati all’allenamento, dove stanno scambiando un’altra bimba con quella che presumo essere la sua allenatrice.
Si tratta della tds 7 del seeding Catherine Bellis, anch’essa della classe del ‘99 (mentre scrivo non posso non pensare alla classe del 99 del secolo precedente, avendomi mio nonno che vi faceva parte raccontatomi tante volte da piccolo le sue avventure durante la prima guerra mondiale, anche loro sedicenni o poco più, mandati invece a morire per la patria……scusate la divagazione).
A bordo campo faccio due chiacchere con il gentilissimo papà, che mi racconta e insiste per scriverlo personalmente sul mio notes (riporto fedelmente ciò che ha scritto), che la ragazza ha 15 yr. and 1 month, viene da San Francisco, California USA, #8 junior, coached by Jelena Panzic (CRO) former top junior + tour player. A domanda mi risponde che è una private coach, non federale.
Torno verso i campi principali per vedere il tie break perso da Pellegrino, sapere che Roncalli ha vinto 75 al terzo e assistere agli ultimi game del 6-0 con il quale il russo ha battuto il britannico.
E poi, magicamente, trovo la mosca bianca, l’unica giocatrice del torneo ad utilizzare il rovescio ad una mano, e che rovescio, anzi che rovesci! Gonna bianca, maglietta azzurra ed è italiana.
Bianca Turati, a dispetto del fisico ancora in costruzione, ma decisamente armonioso e già sufficientemente tonico, compete assolutamente ad armi pari contro la più potente slovacca Kuzmova e pur dovendosi spesso difendere, ma mai troppo passivamente è autrice di colpi spettacolari che trasportano il numeroso pubblico. Una piccola Roberta Vinci, seppure meno fantasiosa. Purtroppo cede di misura il set dopo un lottato tiebreak e finirà per essere eliminata.
Mentre sul campo accanto, anche l’altra italiana Brescia, bella e brava, cedeva il primo set alla tds 1 Bolsova, una quadrumane (altro neologismo di quel geniaccio di Clerici), cioè una di quelle che gioca a due mani da entrambi i lati. La nostra, dopo un inizio sofferto, rimonta fino al 6-6 e perde purtroppo anch’essa al tiebreak subendo alcune smorzate, anzi tagliate che definire artigianali è poco, di quelle che giocano a due mani i vecchietti con le braccia attaccate al corpo. A dispetto dello stile rivedibile, i colpi si rivelano efficaci, anche perché giocate con l’avversaria lontana e le danno il set e, in seguito, anche il match.
Intanto la temperatura è aumentata notevolmente: ho voglia di un ghiacciolo quando incontro Iradukunda e il suo staff.
Ci sdraiamo sull’erba e facciamo due chiacchere mangiando un ghiacciolo insieme.
Ve ne parlo un’altra volta. A domani!
COMUNICATO STAMPA
RONCALLI NON SMETTE DI STUPIRE: È AGLI OTTAVI
E STEFANINI LO RAGGIUNGE. FUORI TUTTI GLI ALTRI
Milano, 21 maggio – Stefanini e Roncalli. Sono loro gli unici due azzurri a superare indenni il secondo turno del 55° Trofeo Bonfiglio. Per gli altri, sette in totale al via del Day 3, nulla da fare. E così, senza più ragazze di casa nel tabellone, il Tricolore si affida alle due wild card Simone Roncalli e Jacopo Stefanini. La vera sorpresa è rappresentata dal lombardo, autore di un buon torneo a Santa Croce (quarti di finale): “Sto bene – ha detto l’allievo di Mattia Ceruti – anche se dopo due match lunghi un po’ di fatica si fa sentire”. Sì, perché il ragazzo del Tc Parabiago, dopo aver superato al primo turno il peruviano Nicolas Alvarez, testa di serie n.14, ha rimontato anche nei confronti del qualificato africano Guy Iradukunda (Burundi). “Ho perso il primo set 6-0 – racconta – ma poi mi sono sciolto e ho cominciato a spingere, a quel punto il match è girato e ho cominciato a comandare io”. E i risultati si sono visti: 7-5 il secondo parziale, 6-3 il terzo. “Ora affronto il brasiliano Matos: so che sarà un match tosto ma io sono carico”. Negli ottavi, come detto, ci sarà pure il toscano Jacopo Stefanini, bravo a superare in due set lo slovacco Martin Blasko grazie a un break nel primo parziale e a un’andatura di crociera nel secondo (6-4 6-2 lo score finale). Negli ottavi di finale, Stefanini se la dovrà vedere con il croato Nino Serdarusic, n.19 del ranking giovanile. Tra gli azzurri sconfitti, quello che esce dal campo con più recriminazioni è il pugliese Andrea Pellegrino, capace di fare match pari con la testa di serie n.12, l’australiano Bradley Mousley. Il vincitore del Torneo Avvenire 2013 ha avuto l’occasione di servire per il match sul 5-3 nel terzo set, ma si è fatto riacciuffare prima di alzare bandiera bianca al tie-break decisivo.
Match quasi a senso unico invece quello del saronnese Nicolò Turchetti, sconfitto dal polacco Majchrzak, n.17 del ranking juniores. La solidità e la pesantezza dei colpi del polacco, uniti a una giornata di poca lena del lombardo, hanno stampato sul tabellone il 6-3 6-2 finale. Tra le ragazze è Georgia Brescia a impressionare di più. La lombarda, opposta alla prima favorita della vigilia, la spagnola Aliona Bolsova Zadoinov, ha recuperato dallo svantaggio iniziale di 5 a 2 e ha trascinato l’iberica di origine moldava al tie-break, perso per sette punti a tre. Nel secondo set, l’azzurra si è anche portata avanti per 3-1 ma ha subito un parziale di 5 giochi a zero e ha dovuto abbandonare il Bonfiglio 2014. Stesso risultato – 7-6 6-3 – ma altra storia, per Bianca Turati. La brianzola di Barzanò (Lecco) è stata eliminata dalla slovacca Viktoria Kuzmova in un match dagli scambi prolungati e comunque sempre sul filo, deciso da pochi strappi decisivi. Sconfitta sonora invece quella subita dall’altra azzurra Beatrice Lombardo, con un duplice 6-1 inflitto dalla bielorussa Iryna Shymanovic (testa di serie n.15). Grossa sorpresa nel tabellone maschile, con l’uscita di scena del brasiliano Orlando Luz, battuto in tre set dall’altro slovacco Molcan. È invece un brutto episodio a spianare la via al n.2 del seeding, lo spagnolo Munar Clar: a fine primo set, il qualificato statunitense Uspensky scaglia la racchetta al di fuori delle mura del Tc Milano Bonacossa, colpendo un’autovettura posteggiata e sfiorando alcuni passanti. Immediata la squalifica sul parziale di 6-3. Domani gli ottavi, domenica le finali dei singolari, sempre con ingresso gratuito e in diretta in chiaro su SuperTennis Tv.
Tabellone singolare maschile, secondo turno
A. Molcan (SVK) b. O. Luz (BRA) [1] 7-6(4) 3-6 6-4, A. Rybakov (USA) b. K.K. Kang (KOR) 6-1 6-3, D. Appelgren (SWE) b. M. Zukas (ARG) [10] 2-6 6-2 7-6(0), A. Rublev (RUS) [5] b. A. Lizen (GBR) [Q] 6-3 6-7(1) 6-0, B. Mousley (AUS) [12] b. A. Pellegrino (ITA) [WC] 6-7(9) 6-2 7-6(2), R. Matos (BRA) [Q] b. M. Mmoh (USA) [4] 7-6(5) 6-2, J. Yamasaki (JPN) [7] b. H. Hurkacz (POL) 6-2 7-6(3), S. Roncalli (ITA) [WC] b. G.O. Iradukunda (BDI) [Q] 0-6 7-5 6-3, N. Nakagawa (JPN) [13] b. W. Zheng (CHN) 2-6 7-5 6-4, A. Biro (HUN) b. L. Valero (COL) [Q] 3-1 rit., J.A. Munar Clar (ESP) [2] b. D. Uspensky (USA) [Q] 6-3 def., K. Majchrzak (POL) [9]b. N. Turchetti (ITA) [WC] 6-3 6-2, R. Safiullin (RUS) [6] b. J. Menezes (BRA) 6-4 6-1, J. Stefanini (ITA) [WC] b. M. Blasko (SVK) 6-4 6-2, N. Serdarusic (CRO) b. A. Bublik (RUS) 6-1 6-1, H. Bourchier (AUS) b. J. Arconada (ARG) 6-3 6-2.
Tabellone singolare femminile, secondo turno
I. Ducu (ROU) b. T. Grende (INA) 6-2 7-6(4), A. Parazinskaite (LTU) b. H. Ploskina (UKR) 0-6 6-3 7-5, C.C. Bellis (USA) [7] b. M. Vondrousova (CZE) 6-3 6-4, V. Kuzmova (SVK) b. B. Turati (ITA) 7-6(4) 6-3, A. Bolsova Zadoinov (ESP) [1] b. G. Brescia (ITA) [WC] 7-6(3) 6-3, I. Shymanovich (BLR) [15] b. B. Lombardo (ITA) [WC] 6-1 6-1, D. Kasatkina (RUS) [3] b. G. Liang (CAN) 6-4 6-4, A. Kalinina (UKR) [5] b. M.F. Herazo Gonzalez (COL) 6-4 6-4, M. Lumsden (GBR) [Q] b. K. Sebov (CAN) [Q] 6-3 7-5, J.B. Teichmann (SUI) [6] b. S. Mendez (AUS) [Q] 6-0 6-1, L. Wargnier (FRA) b. A. Pospelova (RUS) [Q] 7-6(6) 3-6 6-1, T.A. Black (USA) [2] b. S. Heinova (CZE) 6-3 6-3, N. Bains (AUS) b. K. Schmiedlova (SVK) [4] 6-4 6-0, A. Komardina (RUS) [14] b. J. Mikulskyte (LTU) 2-6 6-2 7-5, S. Samir (EGY) [10] b. M. Njoze (GBR) [Q] 6-4 6-4. Da concludere: M. Yerolymos (FRA) – Z. Sun (CHN) [8]
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