Colpo di Grazia
Una (Nuova)Rubrica di Stefano Grazia
su Tennis, Genitori, Figli ed anche qualcosa di piu’ …
Intro
“La prima cosa da fare affinche’ un sogno si realizzi e’ svergliarsi”
(Paul Valery)
Di chi e’ la colpa se una Rubrica dal titolo Genitori & Figli che era andata avanti per 4 anni su due differenti Blog si interrompe improvvisamente? Quasi esclusivamente mia perche’ son riuscito a far andare d’accordo quattro persone Ted Gollum, Arcipeto, Hulk e Bacio Perugina che se messe insieme in una stanza non finirebbero per sbranarsi essendo agli antipodi gli uni degli altri: ebbene queste quattro persone (il Gollum,l’Uomo di Marmo,Hulk e Bacio Perugina) solo nella mia trista figura hanno trovato il catalizzatore e hanno cercato in tutti i modi di rompere il giocattolo. Confondendo clamorosamente la Rubrica col suo Conduttore. Confondendo Contenuti col Contenitore. Confondendo, secondo me, un sacco di altre cose., E che in amore e guerra e sui blog non si fanno prigionieri: si danno e si prendono e poi si puo’ comunque andare al Bar (dello Sport) a bersi una birra o un cappuccino insieme. Macche’, qui se uno non era della stessa opinione e si azzardava a dissentire, veniva subito tacciato come minimo di essere in malafede o al soldo di una multinazionale.
Tanti nemici, tanto onore (e il mio cuore vola alto come un falco). Ci sono momenti in cui mi viene la voglia di tendere la mano (sono incapace di serbare rancore) ma poi ci penso meglio e mi dico: sui, dai, non scherziamo. L’unica cosa che mi ha dato veramente fastidio pero’ e’ stata quella di essere spesso confuso o da una parte o dall’altra quando io invece mi riservavo semplicemente il diritto (dovere) di poter giudicare di volta in volta senza dovermi calare le braghe di fronte a nessuno, federale o guru indipendente che sia.Quello che secondo me squalifica per esempio un Nikolic (con cui comunque andrei tranquillamente a prendere un cappuccino al bar) e’ che mai una volta ci abbia dato, a noi Genitori, ragione: ma su, dai, e’ possibile che in 4 anni non ci sia mai stata una volta che uno di noi non fosse dalla parte del torto? A parte questo e’ stato poi illuminante essere stato confuso perfino da Congy alla stregua di un iconoclasta qualsiasi e solo per essermi trovato d’accordo con l’Abominevole Uomo delle Reti sulla definizione di Professionista (Io sostenevo e sostengo che un professionista e’ colui che col suo lavoro guadagna da vivere. Purtroppo se sei solo un numero 200 (e cioe’ un fenomeno) col tennis non guadagni ma spendi e quindi a un certo punto e’ segno d’intelligenza capire quando e’ il momento di smettere o comunque di tirare fuori il Piano B). Altri infine, vedi il Maestro Veneziani, mi hanno confuso con un Mangiacoach a Tradimento quando io,semmai, ho sempre e solo detto che ci sono Genitori e Genitori, Maestri e Maestri, Coaches e Coaches, Atleti ed Atleti. In pratica, volevo dire che prima di vietare l’ingresso a Genitori (e cani,negri, ebrei, froci e comunisti)bisognerebbe magari provare a parlarci e a conoscerli. E poi magari decidere di proibirgli l’Ingresso. La stessa cosa vale per l’altra parte. Insomma, il mio credo e’ sempre stato quello non di promuovere la sostituzione di un Coach con il Genitore ma quella piuttosto di far comunicare Genitori e Coaches perche’ e’ talmente lapalissiana l’importanza del Genitore soprattutto nell’eta’ che va dai tre ai 12 anni che soltanto un Neanderthal Coach la puo’ rifiutare a priori e a prescindere.Il mio famoso (?) postulato ‘Un Genitore Appassionato e Illuminato e’ meglio di un Maestro Scoglionato’ va interpretato in questo senso.
“Ma se avessi previsto tutto questo (dati cause e pretesto)” e tenuto in considerazione che “ci sara’ sempre un pio, un teorete, un arcipedro, un prete, a sparar cazzate”, chissa’, forse avrei fatto gli stessi errori, perrche’ anch’io “son della razza mia, per quanto grande sia, il primo” che a tennis abbia giocato.E fossi rimasto invece a rugby,windsurf e sci avrei fatto solo un favore a mia moglie e a mio figlio. Cio’ detto, meglio chiudere un capitolo e ricominciare. Da quattro. Con questa Rubrica dal titolo un po’ cretino e che ha una giustificazione appunto solo sulle pagine in rete di SpazioTennis. Confesso di aver tentato anche di farmi pagare una serie di articoli da Tennis Italiano e Match Point scrivendo loro una letterina tanto ingenua e naif che probabilmente si stanno ancora scompisciando dalle risate. Scrivevo insomma se luna delle due riviste fosse per caso interessata ad ospitare a cadenze mensili un mio pezzo su Tennis Italiano (avente appunto come argomento il rapporto fra Genitori e Figli) e quanto sarebbero state disposte a pagarlo (le risate…,direbbe Toto’. Spiegavo anche ,a scanso di equivoci, ch la mia intenzione era di continuare a scrivere (a gratis) una Rubrica (dal titolo Colpo di Grazia) su Spaziotennis per l’amico Alessandro Nizegorodczew. Vorrei continuare a farlo e ovviamente lo faccio a gratis. E che pero’ mi era venuta voglia di ‘monetizzare’ e non perche’ avessi davvero bisogno di soldi ma piuttosto perche’ mi sarei sentito meno in colpa: in fondo se io scrivo di tennis e’ unicamente perche’ mio figlio (La Canaglia di Lagos…) gioca e siccome ora gioca e si allena alla Bollettieri, se potessi pagare parte della retta con soldi ‘tennistici’ mi sentirei quasi come se avessi trovato uno sponsor e quindi…meno in colpa di buttar via tutti quei soldi…Aggiungevo anche: ‘Scusate se sono brutalmente onesto e naif ma siccome in passato alcuni articoli per riviste di windsurf mi furono pagati anche 500-600000 lire, ed eravamo negli anni 80, mi chiedevo se per caso non esistesse questa possibilita’ anche nell’area delle riviste tennistiche. Insomma,le mie motivazioni sono puramente economiche: vorrei essere pagato per quello che scrivo e con il ricavo ‘sponsorizzare’ mio figlio.”
Come dicevo prima come risposta ho ricevuto solo il frusciare del vento fra le foglie e magari e’ giusto cosi’ anche se nella rubrica della posta al Direttore Anderloni un lettore (Alessandro Satta) si lamentava della mancanza del Punto di Vista del Genitore (a fronte di tante opinioni,sulla sua rivista, offerte da Coaches, Maestri, Managers e tutta questa specie di cose che magari anche quella di un Genitore non avrebbe stonato. Che poi quel Genitore dovessi per forza essere io e non Mad Max o Archipedro, be’, questo magari era un altro paio di maniche: io mi offrivo per la mia presunta capacita’ di scrivere.
(Stefano Galvani al cambio di campo sulla Panca Fit)
Non mi hanno, come direbbero a corte, cagato pari (ma continuero’ tranquillamente a leggerli e ad apprezzarli lo stesso) e quindi eccomi di nuovo qui. Ma come ho tenuto a precisare, qui ci sarei tornato comunque, sempre che,beninteso, mi avessero voluto. Ed ora basta con le ciance e veniamo al dunque: di cosa trattera’ questa Rubrica? Di tutto un po’ ma senza alcuna responsabilita’ morale nei confronti della Categoria dei Genitori. E’ una Rubrica mia e per quanto sono convinto che potrebbe tornare utile a quanti di voi si apprestino a percorrere il lungo e tortuoso sentiero che vorrebbe, ma non e’ detto, portare “dalla panca della sagrestia fino alla cattedra di un tribunale (tennista finalmente, arbitro in terra (e sul cemento) del bene e del male)”, lo ripeto, parliamoci chiaro: io scrivo di tennis solo ed esclusivamente perche’ ho un figlio,la famosa Canaglia, che gioca appunto a questo sport inventato dal Diavolo. La fortuna ha voluto che la nostra historia fosse particolare e in fondo un poco avventurosa, ci vuole poco a capirlo, rispetto alla vita del tennista italiano medio confinato ai tornei di terza e quarta fra Mirandola e San Matteo della Decima …Eppero’ non me ne si puo’ fare nemmeno una colpa come a un certo punto e’ stato fatto dal Amici di Archipedro Fan Club agli occhi dei quali probabilmente appaio come un ricco e viziato fighetto coi capelli laccati all’indietro e gli occhiali da sole alla moda (che in effetti indosso quasi sempre ma perche’ sono anche da vista).David Niven chiosava nella sua divertente biografia che se uno ha per invitato a cena il Presidente lo si dovra’ scusare se non si sofferma a lungo a parlare del Maggiordomo. Allo stesso modo se io talora mi dilungo a parlare di certe esperienze e’ perche’, in un modo o nell’altro, le ho vissute e non e’ che uno se non e’ Ken Loach debba per forza essere Liala: in mezzo c’e’ tanto cinema e letteratura americana.
Ma insomma, tutte queste chiacchere sono quelle che indispettiscono i miei critici piu’ severi, quello di cui mi accusa l’Architetto di Udine, di non essere rappresentativo della classe media italiana e di non poter / voler indicare la retta via sotto le stelle, quella fatta di sudore e sangue e sacrifici e campi crepati e reti spelacchiate e dacie siberiane alla Rocky tre (o quattro). Ma a parte il che cosa ne sa poi lui di prammatica(per esempio noi adesso ci alleniamo su campi pubblici e facciamo atletica nel cortile in cemento di fronte a casa), io ho sempre sostenuto che non voglio risolvere i problemi di nessuno ne’ indicare la Via Maestra ad chicchessia ne’ aprire una Scuola Virtuale per Genitori o una meno virtuale Academy degli Insoddisfatti … Io volevo solo aiutare mio figlio ad arrivare verso i 12-14 anni ad un punto in cui potesse decidere lui, e solo lui, se valeva la pena di continuare o meno.Io volevo, e voglio, solo raccontare e se raccontando ogni tanto riesco a passarvi qualche informazione utile (e credo in passato di esserci riuscito forse addirittura molto piu’ spesso di qualche altro)tanto meglio anche perche’ io di informazioni utili ne ho spesso ricevute e non l’ho mai nascosto.
Quello che voglio dire pero’ e’ che e’ inutile riempire questo spazio con articoli supertecnici copiati pari pari dai testi di fisiologia…Ma credete davvero ‘voi critici severi, voi personaggi austeri’ che non avrei potuto stordirvi anch’io con trattati sull’ATP (inteso come AdenosinTriPhosphato) e/o sulla trasmissione sinaptica e giunzionale, presi magari pari pari dal mio vecchio e rabberciato Ganong? Ma si, gia’ mi faceva venire l’orchite allora quando lo dovevo davvero studiare, figuriamoci se mi metto a fare il saputello adesso … Qui bisogna volare bassi, essere pratici, raccontare il campo e il fuori dal campo, l’aneddotica che puo’ illuminarti meglio di tanti articoli noiosi e un po’ pomposi in stile wikipedia. Non sto dicendo che non sono utili o necessari, sto dicendo che si trovano gia’ sia sui libri che in rete, che li abbiamo gia’ letti o fatto finta di leggerli, e che alla fine molte delle nozioni che leggiamo o che ci vengono enunciate sono in realta’ inapplicabili una volta al cospetto della Dura Legge del Campo (e del Tempo a disposizione). Per cui in questa mia nuova rubrica non seguiro’ alcuna regola ne’ andro’ alla caccia di commenti e di ‘odiens’ (altra cosa rimproveratami dal mio personale ‘aldo grasso’) ne’ vi stimolero’ a raccontare di voi e dei vostri pargoli. Scrivero’ per me e solo per me, a livello esclusivamente catartico: se volete aggregarvi siete i benvenuti, altrimenti pazienza…Se i contatti dimostreranno che la Nuova Rubrica e’ una ciofeca di scarsissimo successo, Alessandro mi invitera’ a scrivere da qualche altra parte o tutt’al piu’ mi dimezzera’ lo stipendio. Scrivero’ di me, della Canaglia, del Senso Training e SensoTouch, di Galvani e della PancaFit, del Coach Nigeriano Moses e di Kabiru (e chi cazzo e’ Kabiru? Lo scoprirete a suo tempo…),della Bollettieri,di Abuja, dei miei Dodici Giorni a Bologna e dei Test Antropometrici del Dr Sergio Roi, di Donati in doppio contro Camporese e di Miccini che e’ stato cordialissimo con Nicholas …
(Sensotouch)
L’aver vissuto all’estero ci ha permesso in primis di aver allargato in una certa misura i nostri orizzonti e anche di avere tante storie, piu’ o meno interessanti, da raccontare. Ci ha inoltre dato la possibilita’ di inviare Nicholas, mio figlio, ad una delle piu’ prestigiose Tennis Academy del mondo. Come ho piu’ volte raccontato la scelta non e’ dovuta alla mancanza di fiducia nei Coaches Italiani ma semplicemente ad un complesso accumularsi di circostanze (fra cui il fatto che Nicholas abbia sempre frequentato scuole di lingua inglese) e alla nostra preferenza per un sistema All in One (Tutto in uno, dal punto di vista esclusivamente logistico). Certo, col senno di poi la miglior scelta forse sarebbe stata fare l’intero ciclo delle medie in Australia, paese bellissimo e forse piu’ rilassante: avevamo avuto l’idea proprio durante l’ultimo anno a Luanda quando ci era ormai chiaro che l’Angola tennisticamente ci era (o meglio lo era per Nicholas) ormai stretta. Avevamo gia’ pagato l’application fee per la Scuola e cominciato a riempire i moduli quando si apri’ la possibilita’ per tornare a Lagos, in una Nigeria che scompare di fronte all’ex colonia portoghese in un ipotetico confronto paesaggistico estetico ma tennisticamente sembra, al confronto La Terra Promessa. Che poi, come ho piu’ volte spiegato, una terra promessa agli occhi dell’espatriato lo e’ davvero al punto che non ho mai cercato di nascondere che se avessi continuato a vivere in Italia a tennis probabilmente non ci avrei mai giocato. E il motivo e’ piuttosto semplice, basta pensare che in questo momento Nicholas sta giocando al National Stadium di Abuja…20 nuovi campi pubblici in cemento, a disposizione senza dover pagare nulla (a noi per esempio ci hanno chiesto 50 euro all’anno per la manutenzione e pensate che molti dei locals sono insorti e tuttora si rifiutano di pagare…Noi abbiamo pagato senza batter ciglio, ovviamente, ma hanno rifiutato quelli di Nicholas perche’, parole loro, figuriamoci se facciamo pagare un bambino…
(Giacomo Miccini)
Ed ecco quindi,per esempio, l’argomento del primo Colpo di Grazia (Titolo: Se 18 Euro vi sembran pochi. I 18 Euro sono il costo di un campo in terra all’aperto al Circolo TCA di Bologna)Dai, andiamo a incominciare?
I’ll Be Back!
(Terminator )
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