di Alessandro Mastroluca
Una quindicenne agli Us Open. La baby prodigio Catherin Cartan “Cici” Bellis, classe 1999, è la più giovane campionessa USA Under 18 dai tempi di Lindsay Davenport (1991). Con la vittoria ai playoff Under 18 USTA si è meritata la wild card per il tabellone principale di Flushing Meadows. Mai in discussione la finale su Tornado Black, finalista l’anno scorso agli Us Open junior, che ha già vinto due titoli ITF ed è con la sorella Hurricane Tyra il nuovo fenomeno del tennis giovanile a stelle e strisce. La maggiore delle due sorelle considerate da molti “le nuove Williams” ha raccolto appena sei game nella finale che ha reso Bellis
Seconda miglior giocatrice al mondo nel ranking junior, Bellis subisce un break in apertura, ma dallo 0-3 lascia appena un game nel resto del match. Infila un parziale di sei giochi di fila fino al 6-3 e nel secondo dal 3-1 0-30 vince otto punti di fila, allunga 5-1 e dopo aver annullato una palla break nell’ultimo game, chiude al secondo match point con un vincente di dritto.
“Cici” ha iniziato la stagione con una serie di 28 vittorie nelle prime 29 partite (unico stop di questa serie in finale a Santa Croce contro Darya Kasatkina), che culmina con il titolo al Bonfiglio raggiunto senza perdere un set. Al Bonacossa, Bellis batte la messicana Clark, la ceca Vondrousova, la lituana Parazinskaite, la spagnola Bolsova Zadoinov, la russa Kasatkina e l’australiana, nata a Leeds, Naitkha Bains, alla prima finale in un torneo Junior Grado A, perdendo appena 23 game in totale. A Wimbledon, però, arriva inattesa la più pesante delle quattro sconfitte stagionali a livello junior, contro la wild card di casa Maia Lumsden al primo turno. I 34 successi e i 4 titoli, comunque, proiettano la baby prodigio di Atherton verso grandi destinazioni.
Sembra proprio che stia per prendere il volo la carriera della bambina che ha imparato a giocare a tennis a 3 anni nel campo costruito nel giardino di casa accanto all’orto che cura ancora insieme a mamma Lori, buona giocatrice nel Midwest da giovane. Cici, che si divide ancora tra casa e il Burlingame Country Club a Hillsborough, di cui i genitori sono soci e in cui ha preso per la prima volta in mano una racchetta, ha studiato a casa e continua a frequentare online i corsi della high school. “Preferisco così” ha spiegato, “in questo modo ho molto più tempo libero”. E conservare tempo, risparmiare energie da destinare all’allenamento e a una strada di successo ancora tutta da costruire, è senza dubbio la sua priorità.
CiCi si allena part-time con il coach USTA Leo Azevedo, che però vive a Carson e l’opzione di trasferirsi al centro tecnico della California del Sud è fuori discussione. “Andiamo molto d’accordo con Leo” ha spiegato Lori Bellis, “ma non vogliamo che CiCi vada laggiù a vivere in una stanza d’albergo. Alla sua età ha bisogno di stare con la sua famiglia”.
È stato proprio Azevedo che ha accompagnato CiCi a Les Petits As, lo storico torneo per giovani promesse di Tarbes, lo scorso gennaio. E CiCi ha ripagato lo sforzo e la fiducia come meglio non avrebbe potuto. È diventata la prima americana a vincere il titolo dal 1999 e ha completato l’opera vincendo anche il torneo di doppio in coppia con Jaeda Daniel. Evidentemente, poi ci ha preso gusto a giocare il doppio, perché quest’anno ha vinto il suo primo titolo ITF, a Orlando, e raggiunto la finale al Roland Garros junior.
Ma tutto prende una luce diversa a New York, nella terra dei sogni e della ricerca della felicità.
Leggi anche:
- None Found