(Hyeon Chung, classe 1996 trionfatore nel challenger di Burnie)
di Daniele Sforza
Da quest’anno Spazio Tennis ha deciso di seguire settimana dopo settimana l’andamento delle giovani promesse più fulgide che cercano di mettersi in luce nel mondo dei professionisti. Siamo arrivati alla quinta settimana e soprattutto in Fed Cup ci sono state sorprese, con alcune storie da raccontare.
SETTIMANA 2-8 Febbraio
Maschile
Hyeon Chung: Continua il periodo positivo per il coreano che dopo la semifinale ad Hong Kong, arriva a trionfare per la prima volta in un Challenger, quello di Burnie. Durante il suo cammino ha spento più volte i sogni degli australiani che speravano di veder trionfare un connazionale. Sconfitti in successione Mott (75 64), il moldavo Albot (63 63), il britannico Edmund (63 62) e i due australiani Barton (62 67 63) e Bolt (62 75).
Andrej Rublev: Splendida settimana per il russo, per lui quarti nel Challenger di Dallas partendo dalle qualificazioni dove ha sconfitto, in due set, Ouellette (63 63), Evan King (76 63) e Bangoura (61 62). Nel main draw arriva poi il capolavoro contro Blaz Rola, un match vinto in rimonta per 26 76 64 a cui si aggiunge la vittoria su Velotti, trionfatore nel match discusso contro Molchanov. Poi contro Ram, con problemi fisici, paga il nervosismo a causa dello stile di gioco dello statunitense e del suo back di rovescio che lo manda in tilt. Alla fine arriva la sconfitta con il punteggio di 36 62 75.
Roman Safiullin: Dopo la vittoria degli Australian Open Junior, arriva una buona vittoria al primo turno di Burnie contro Jordan Thompson (36 61 64). Peccato che poi al secondo turno, contro il cinese Zhang, si debba ritirare dopo appena un gioco per un problema alla spalla.
Stefanos Tsitsipas: Torneo di prestigio a Burnie, per il giovane greco che nelle qualificazioni ha eliminato la testa di serie n.1 (Yuya Kibi, 76 75), poi in una vera e propria lotta Matthew Barton (76 67 75). Vittoria ancora più importante se si pensa che poi Barton è approdato nel main draw come lucky loser e ha raggiunto le semifinali. Per il greco invece il cammino si è interrotto al primo turno con un secco 62 62 subito da parte del giocatore di casa Benjamin Mitchell.
Omar Jasika: Delusione per l’australiano che, anche lui a Burnie con una wild card, non riesce a convincere contro l’americano Sandgren uscendo sconfitto facilmente con il punteggio di 61 64.
Christian Garin: Non va oltre il secondo turno di qualificazioni nell’Atp 250 di Quito uscendo sconfitto, dopo aver battuto Demoliner, dal brasiliano Ghem, poi qualificatosi nel main draw, con il punteggio di 64 62.
Elias Ymer: Non si adatta per nulla alla superficie e all’altitudine di Quito e si arrende con un doppio 64 allo spagnolo Cervantes nel primo turno di qualificazioni.
(Ivana Jorovic, classe 1997, strepitosa nel weekend di Fed Cup difendendo la maglia serba)
Femminile
Ivana Jorovic: parlare di un weekend splendido sarebbe riduttivo. La serba sostituisce al meglio la Ivanovic e si prende, con la Krunic, la squadra sulle spalle vincendo tre match su tre. Batte all’esordio 63 62 Barbara Haas (Austria), poi 61 60 la giovane e promettente Dalma Galfi (Ungheria) e poi, nel match promozione, la croata Konjuh con il punteggio di 63 26 75.
Louisa Chirico: Arriva la prima finale stagionale, nel torneo da 100k $ di Midland, per la statunitense, originaria di Morristown, con un percorso netto, se si esclude il quarto di finale contro Naomi Osaka. Sono arrivate vittorie contro Maria Sakkari (76 61), Naomi Cavady (61 62) e Katerina Vankova (62 61). In finale non c’è stata storia con Tatjana Maria, uscita vincitrice con il punteggio di 62 60.
Jelena Ostapenko: chiedere di più alla lettone sarebbe stato impossibile. Si carica la squadra sulle spalle e riesce a salvarla dalla retrocessione nella Zona Europa/Africa. Vince nel girone un match di prestigio contro Donna Vekic (63 61 nel girone), toglie un set alla Flipkens, uscendo sconfitta per 62 46 63, perde 75 63 contro la Glushko ma salva la Lettonia nello spareggio contro l’Austria battendo la Grabher 62 61 e in doppio, insieme alla Marcinkevica, la stessa Grabher accompagnata dalla Klemenschits con il punteggio di 75 63.
Naomi Osaka: secondo quarto di finale della sua stagione, in due tornei importanti (al 50k di Hong Kong a Gennaio si aggiunge questo 100k a Midland) per la giapponese. Dopo le prime due battaglie vinte contro la britannica Webley Smith (75 36 75) e contro la testa di serie numero 1 del torneo e favorita per la vittoria finale, Nicole Gibbs (16 62 64), arriva la sconfitta in un ulteriore lotta contro Louisa Chirico, con il punteggio di 75 57 75.
Jill Teichmann: buona prestazione per la giovane svizzera che rimane in Australia per giocare il 50.000 $ di Burnie. Qui supera al primo turno, al tiebreak del terzo set, la Wild Card Tammi Patterson e poi si arrende al secondo turno alla finalista e testa di serie n.1, Irina Falconi, con il punteggio di 64 61.
Francoise Abanda: Non poteva fare molto di più la canadese al debutto in Fed Cup. Senza la Bouchard, il Canada esce sconfitto senza vincere un match mentre lei raccoglie 6 giochi nel match di esordio contro Karolina Pliskova (62 64 il punteggio).
FUORIRADAR
Non ci sono ragazzi che questa settimana hanno conseguito risultati di rilievo nel circuito Itf.
Tante invece le storie da raccontare per quanto riguarda la Fed Cup..
La migliore: Ipek Soylu. Chissà quanto peserà al coach turco (Alaaddin Karagoz) la scelta nel primo match del girone contro l’Ucraina. La Turchia infatti perde lo scontro contro l’Ucraina per 2-1 facendo giocare la Ozgen al posto della giovanissima Soylu. La scelta cambierà il giorno seguente e i risultati si vedranno. Ipek batte prima la Konta (Gran Bretagna) 63 76 e poi 60 62 Lynn Zund (Liechtenstein) lasciando un solo punto nel primo set e portando la Turchia al secondo posto nel girone, visto che in entrambi i casi la Buyukakcay aveva vinto i suoi match. A confermare l’ottima forma è arrivata la vittoria sulla Gorgodze, per 26 60 61, che ha spezzato i sogni di gloria delle georgiane e ha portato la Turchia al 5 posto nella zona Europa/Africa 1. E dire che la settimana scorsa era a Sunrise, 25k su terra, a giocarsi il passaggio in semifinale e qui in Ungheria si è giocato su cemento indoor…
Le altre:
Fed Cup:
Brasile, Beatriz Haddad Maia, classe 1996: buona prestazione per la brasiliana che vince i due match di girone (61 e ritiro contro la Koch Benvenuto e 76 75 contro la Duque Marino). Peccato che poi si debba arrendere nel match decisivo per la promozione contro il Paraguay, sconfitta dalla Cepede Royg con il punteggio di 76 64.
Egitto, Sandra Samir, classe 1997: ancora una buona prova per l’egiziana che porta, con la vittoria sulla Husaric per 63 63, la sua nazione al terzo posto nel girone (2 i giochi invece raccolti nei match contro Simmonds e Kontaveit). Poi nello spareggio è fredda nel battere la Molinaro (atleta del Lussemburgo) con il punteggio di 76 62.
Finlandia, Oona Orpana, classe 2001: Si può partecipare alla Fed Cup, secondo le nuove regole, compiuti i 14 anni. Lei a 14 anni e 17 giorni si prende il lusso di vincere il suo primo match professionistico, contro la quasi coetanea Molinaro, con il punteggio di 75 64. Se si aggiunge anche una lotta, persa per 76 75, contro la Majeric non si può che non essere soddisfatti e sorpresi…
Georgia, Mariam Bolkvadze, classe 1998: Solo un match giocato per la giovane georgiana che si è imposta, nello spareggio per il quinto posto, contro la turca Eraydin con un ottimo 63 63.
Lussemburgo, Eleonora Molinaro, classe 2000: Esordio difficile con 4 giochi raccolti contro la Majeric. Poi arriva il botto per la giovanissima lussemburghese, di evidenti origini italiane, che si impone 62 63 contro l’irl andese Byrne. Poi l’emozione si fa sentire e arrivano due sconfitte, con la Orpana e contro la Samir, entrambe in due set lottati.
Tornei Itf:
Itf 50k – Burnie (Australia) – cemento outdoor
Fiona Ferro: dopo la vittoria in tre set sulla thailandese Wongteanchai, una delle maggiori promesse del tennis francese si arrende al secondo turno contro la ceca Hlavackova, testa di serie numero 6, con il punteggio di 75 63.
Jana Fett: ottimo esordio per la croata che si impone al primo turno sulla qualificata e numero 1 junior, Shilin Xu, con un secco 63 60. Anche lei si deve arrendere contro una testa di serie, la numero 5, vale a dire la polacca Katarzyna Piter.
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