(Chiara Mendo – Foto Nizegorodcew)
di Renato Lugarini
Prosegue la serie di interviste alle nostre giovani “under” più promettenti. Questa volta abbiamo l’occasione di conoscere meglio Chiara Mendo, classe 1993. La ragazza sta iniziando a frequentare con assiduità il circuito dei futures, specialmente quelli nostrani, mettendo in mostra un tennis convincente e prestazioni interessanti, in attesa di accumulare l’esperienza giusta per decollare nel circuito.
Come è iniziato il tuo rapporto col tennis?
“Sono nata in una famiglia di sportivi. Papà è allenatore e preparatore atletico di calcio nonchè istruttore di tennis, mentre mamma è insegnante di ginnastica. La grande passione per il tennis di mio padre l’ha portato ad avviare a questo sport me e mio fratello. Col tempo poi abbiamo iniziato a fare delle lezioni col maestro tre volte a settimana, finendo con l’intensificare sempre di più gli allenamenti!”
Dove e con chi ti alleni attualmente?
“Mi alleno a Pietracuta, in provincia di Rimini, con Patricio Remondegui e Adriana Serra Zanetti. Alla preparazione atletica, invece, ci pensa il papà.”
Parlaci del tuo gioco, dei punti forti e degli aspetti tecnici su cui stai lavorando attualmente..
“Sono una giocatrice offensiva da fondo, il mio è un gioco aggressivo di spinta. Il colpo migliore è il dritto. Arrivati a un certo livello tecnicamente non c’è molto da migliorare, tutte giocano bene e la spunta chi è piu solido di testa, chi gestisce meglio le tensioni e le situazioni di gioco. E’ soprattutto su questo aspetto che sto lavorando..”
Superficie preferita?
“Greenset.. o comunque superfici veloci!”
Sei reduce dal torneo di Imola, ripercorriamo brevemente la tua stagione 2010..
“A Imola ho perso al primo turno di tabellone contro Alice Moroni. E’ gia la seconda volta che la incontro quest’anno, l’altra è stata a Galatina negli ottavi di finale. A livello juniores ho fatto finale a Prato e quarti a Cap d’Ail, in Francia, due tornei grade 2. Poi mi sono concentrata sui 10 mila e ho perso all’ultimo di quali nel 25.000 di Campobasso.”
Quali sono le tue impressioni su queste prime esperienze internazionali, sui tornei e sul livello di gioco?
“I futures sono tutto un altro mondo rispetto al circuito under, sia come ambiente sia come livello di gioco. Spesso riesco a passare le quali ma le partite del main draw sono toste.. sai ti trovi a giocare con ragazze più grandi di te, che hanno alle spalle più esperienza.. sono partite dure e completamente diverse rispetto a quelle dei tornei juniores.”
Programmazione e obiettivi a breve (e lungo) termine?
“L’obiettivo di quest’anno è quello di avere un ranking wta.. e se non è troppo vorrei finire sotto il 900. A lungo termine beh….entrare tra le prime 100! Il sogno nel cassetto è quello di imitare Pennetta e Schiavone top ten! Per quanto riguarda la programmazione ora farò soprattutto 10 mila, mentre magari, all’inizio dell’anno prossimo, vorrei tornare a disputare qualche torneo under 18 per provare a qualificarmi in uno Slam juniors.”
Grazie mille Chiara, in bocca al lupo!
“Grazie a voi!”
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